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cile

Puntata dell'8 aprile 2021

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Nella trasmissione di oggi ci siamo concentrati sull'informazione che ci manda la Coordinadora 18 de Octubre, prima con l'audio informativo settimanale sulla situazione generale dei prigionieri e delle prigioniere, poi con una intervista telefonica ad un compagno che ci ha approfondito la condizione dei 9  prigionieri anarchici in sciopero della fame dal 22 marzo per esigere che si rivedano le modifiche della legge 321 che regola la concessione  della libertà condizionata.

La puntata del 18 febbbraio 2021

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In questa puntata abbiamo Parlato di:

L'omicidio di Elisabet detta Bau, donna trans del Lof Llazkawe ni recupero territoriale.

La denuncia a tre carabineros per la violentissia agressione a Mario Acuña

In collegamento da San Antonio per focalizzare sulla situazione dei prgionieri di San Antonio che hanno dato segni di contagio e sono risutati positivi al tampone per il Covid 19 come moltissimi detenuti nello stesso carcere. 

 

Cile, i prigionieri di San Antonio e Nelson Sanhueza unico prigioniero di Curicò.

Data di trasmissione
Durata 1h 7m 50s

Due corrispondenze sui prigionieri politici in Cile, la prima da San Antonio con Marcela, cugina di Claudio uno dei quattro prigionieri che già da più di un anno sono in detenzione preventiva. 

La seconda con Don Nelson, padre di Nelson Sanhueza, unico prigioniero della rivolta a Curicò, anche lui in detenzione preventiva dal giorni del suo arrresto il 7 novembre del 2019, accusato di aver incendiato una concessionaria di auto e che rischia una pena dai 25 ai 30 anni.

 

 

A un anno dall'inizio della Rivolta in Cile

Data di trasmissione
Durata 1h 10m 13s

I diversi collettivi italiani che compongono la Red Internacional en Defensa del Pueblo Mapuche sono arrivati a Roma per il presidio stotto l'ambasciata Cilena a Roma ed hanno poi portato in radio il contributo delle specifiche lotte.  Mentre a un anno dall'inizio della rivolta Piazza de la Dignidad a Santiago è di nuovo stracolma, non ci si dimentica dei prigionieri politici della rivolta e mapuche, vittime della stessa ingiustizia.

Bari: presidio in solidarietà con i/le prigionierx politici mapuche e cileni

Data di trasmissione
Durata 6m 15s

PRESIDIO SOLIDALE CON I/LE PRIGIONIER* POLITIC* MAPUCHE E CILEN*

Programma:
-ore 16:30, presidio nei pressi del Consolato Cileno, P.zza Garibbaldi, 58
-ore 18, spostamento verso la Prefettura.
Sia al Console che al Prefetto sarà consegnato un documento con le seguenti richieste:
LIBERTÁ PER I/LE PRIGIONIER* POLITIC* MAPUCHE E CILEN* STOP VENDITA ARMI AL CILE STOP RAPPORTI COMMERCIALI COL CILE STOP GENOCIDIO MAPUCHE

Vogliamo manifestare la nostra preoccupazione per la situazione sanitaria In questo periodo di pandemia mondiale a causa del Covid 19, da molte settimane siamo attent* alla situazione sanitaria all’interno dei differenti carceri del Cile.
Ci siamo attivati fortemente attraverso campagne di solidarietà anticarceraria per richiamare l’attenzione del governo di Sebastián Piñera, perché risponda alle richieste urgenti espresse dagli stessi e dalle stesse detenut, giustamente preoccupat per la loro integrità fisica e mentale davanti al contagio del Covid-19, per il quale il governo cileno non ha applicato nessun protocollo per la loro libertà. Esprimiamo la nostra indignazione per l’operato negligente, nefasto e inesistente del governo cileno nei recinti penitenziari che non hanno applicato le misure sanitarie minime per affrontare questa situazione critica che sta colpendo la salute di tutt* i/le prigionier. Dal 4 maggio 2020 i prigionieri politici Mapuche assumono lo sciopero della fame come forma di lotta dignitosa per la Vita. Per tutte queste motivazioni reali e significative a livello umano , noi e tutt i firmatari sotto, solidal* del popolo Mapuche e Cileno in Europa e in altri continenti, collettivi e reti internazionalisti e anticapitalisti in difesa della terra e contro l’oppressione carceraria, esigiamo:

il rispetto totale per la Convenzione (ILO) 169 e la applicazione degli articoli 7, 8, 9 e 10.
per il Machi Celestino Córdova, chiediamo che gli venga concesso l’adempimento della propria condanna nel suo spazio territoriale.

Modifica delle misure di esecuzione per tutt* i/le prigionier* politic* Mapuche e non Mapuche. Che questi si possano compiere nelle rispettive comunità o nel proprio domicilio.
Modifica delle misure cautelari per tutti i/le prigionier* politic* Mapuche e i/le prigionier* politic* accusat* della rivolta sociale (ottobre 2019).

Libertà per Lonko Facundo Huala !! Il Lonko Facundo Huala, ha vissuto anni di persecuzione politica, di falsa criminalizzazione e privazione della libertà per aver difeso il territorio Mapuche dall’intromissione delle multinazionali come Benetton che si appropriano della terre ancestrali per la realizzazione di diversi progetti estrattivisti, progetti in totale contraddizione con la cosmovisione e il” buen vivir” dei popoli originari, come quello Mapuche. È importante ricordare per coloro che non sanno che il LONKO FACUNDO HUALA, detenuto nella prigione di Temuco, non si trova nel suo territorio con la sua comunità o famiglia, il che gli impedisce di ricevere visite, cibo e comunicazione con la sua gente, neanche con la sua famiglia, che a causa della distanza geografica e delle difficoltà economiche non è in grado di visitarlo. Pertanto, riteniamo che in questa specifica situazione di Covid19, sia ancora più complesso per il LONKO FACUNDO HUALA, per la sua comunità di Cushamen e la sua famiglia poter avere una comunicazione diretta e immediata per informarsi sulla situazione carceraria e sulle condizioni di salute, essere vicino a lui e chiedere il rispetto dei diritti umani e dei diritti dei membri delle popolazioni indigeni. –

La cessazione immediata della fornitura e vendita di armi allo stato cileno e la cessazione di rapporti commerciali tra lo stato del Cile e la città di Bari. Non ci si può permettere dal punto di vista umano e politico di considerare amico uno stato che pratica il genocidio dei Mapuche, un popolo ancestrale che da oltre cinquemila anni vive in Patagonia, considerare amico uno stato che utilizza come arma repressiva stupri di massa, sparizioni forzate ed esecuzioni sommarie, più volte condannato da organi internazionali per le suddette pratiche. L’indifferenza o la non presa di posizione a riguardo sarà ritenuta una macchia d’infamia per la città di Bari e per tutta la Puglia.

Riteniamo, inoltre, che queste misure siano necessarie per prevenire la diffusione della pandemia di COVID-19 per motivi umanitari.

LIBERTÁ PER I/LE PRIGIONIER* POLITIC* MAPUCHE E CILEN* STOP VENDITA ARMI AL CILE, STOP RAPPORTI COMMERCIALI COL CILE, STOP GENOCIDIO MAPUCHE

Firmatari:
Brigate Poeti Rivoluzionari
Ex Caserma Liberata Bari
Rete Internazionale in Difesa Del Popolo Mapuche: Roma, Milano,
Bari, Padova.
Asamblea Chilena NorCal
Wallmapu Support Commitee
Rete Kurdistan Puglia
Cobas
Movimento NoTap Della Provincia Di Brindisi
Sportello Sociosanitario Autogestito, Bari
GramignArci
Circolo Arci Resilenzia
Osservatorio Repressione
Casa Del Popolo Teramo
Eco Mapuche
Collettivo Exit
Potere Al Popolo Bari e Provincia
Collettivo Entopìa
Alternativa Comunista Bari – Bat – Lecce
Alternativa Libertaria/FDCA
Comitato Solidale Grup Yorum
Movimento Libertario 13 Gennaio
CICA Italia
Comitato Non Terza Corsia Monselice – Padova
Casa Occupata di Taranto
Alauda Associazione Culturale
EHL Milano – Euskal Herriaren Lagunak
Associazione Sherwood

Cile: proteste di piazza e solidarietà dal basso

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Durata 16m 6s

In Cile, dopo una pausa dovuta all'emergenza Covid-19, riprenedono le proteste di piazza contro il governo Pinera. 33 arresti negli scontri lo scorso 27 aprile dopo che un gruppo di manifestanti si era riunito per protestare contro le misure economiche governative. La crisi economica, già evidente prima della pandemia, si è acuita con il lockdown, costringendo tante persone alla fame. Nel frattempo si organizza la solidarietà popolare dei collettivi e dei movimenti sociali.

Ne parliamo con Sofia, compagna cilena, da Santiago.

Cile: sull'incontro delle Assemblee Territoriali Autoconvocate a Santiago.

Data di trasmissione

La prima corrispondenza ci ha raccontato l'incontro delle Assemblee Territoriali autoconvocate che si sono riunite lo scorso 18 gennaio. 

La seconda con Marcelo Garay, compagno di lotta e fotreporter,  che ci ha raccontato un po' il clima dei palazzi della politica di fronte ad un paese che non ha intenzione di farsi prendere in giro da una classe politica che non sa più come salvare la faccia.