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Palestina

Trump su Gaza, coloni contro la sede Unrwa, situazione drammatica a Jenin

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Con Michele Giorgio, corrispondente de Il manifesto, facciamo il punto a partire dalle dichiarazioni di Trump nella conferenza stampa dopo l'incontro con Bibi Netanyhau.

Giorgio informa poi sulla drammatica situazione a Jenin che subisce attacchi continui da quindici giorni, su Gerusalemme dopo a inizio settimana coloni, destra israeliana hanno attaccato la sede di Unrwa, l'agenzia Onu per i profughi palestinesi, a cui già è stato impedito per legge di agire.

Infine chiediamo a Michele Giorgio su Ahlam al-Tamimi su cui, dopo anni di richieste di estradizione da parte degli Usa,  l’organo di informazione qatariota Al-Araby al-Jadeed, ha diffuso la notizia che le autorità di intelligence giordane sarebbe stata estradata  a meno che non si trovasse un Paese terzo disposto ad accoglierla. 

Tamimi, cittadina giordana, era stata condannata in Israele nel 2003 a 16 ergastoli per l’attacco a una pizzeria dove avevano perso la vita anche persone statunitensi,  però rilasciata nell’ambito dell’accordo di scambio per il rilascio del soldato Gilad Shalit nel 2011 e da allora in Giordania.

Firenze: basta complicità tra università e Israele

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Giovani Palestinesi Firenze e Studentx per la Palestina Firenze nei giorni scorsi hanno denunciato tramite la pubblicazione di un appello un workshop organizzato nella città toscana con l'università di tel Aviv che portava il logo di Unifi. Chiarito che non si tratta di un'iniziativa istituzionale rimane il problema del workshop ma anche delle collaborazioni tra Università di Firenze e Università di Tel Aviv. Davanti al palazzo dove si terrà il workshop nei giorni 3 e 4 febbraio si svolgerà un presidio di protest

Ne parliamo con una compagna di Giovani palestinesi Firenze

Liberati Luisa Morgantini e il giornalista del Sole24Ore

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Come potete ascoltare dal primo audio di Meri Calvelli, era stata rrestata in Palestina dalle truppe occupanti israeliane Luisa Morgantini, che è stata vicepresidente del Parlamento Europeo e esponente di AssoPace Palestina insieme a Roberto Bongiorni del Sole 24 Ore e due persone palestinesi con l’accusa di avere “violato una zona militare”.

Pubblichiamo poi un secondo audio che dà la notizia della liberazione di Morgantini e Bongiorni che sono rimasti a aspettare la liberazione degli accompagnatori palestinesi

Trasmettiamo un audio di Meri Calvelli

Su Radio Onda d'Urto una corrispondenza più articolata

Ginevra per la Palestina, protesta collettiva della tenda bianca

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Da sabato 25 gennaio 2025, a Ginevra, è in corso la Protesta collettiva della tenda bianca davanti al quartier generale delle Nazioni Unite.

Ne parliamo con Elisabetta dei Sanitari x Gaza di Roma, che ci racconta del corteo di sabato, dei tanti incontri e confronti che ci sono stati e ci saranno in questi giorni a Ginevra.

Alla fine della corrispondenza, Elisabetta ci ricorda che sabato 1 febbraio, alle ore 14.00, a piazzale Esquilino, a Roma, i Sanitari per Gaza saranno di nuovo in piazza e invita tutte e tutti a Unirsi per Gaza.

Un appello storico all'azione: unisciti per Gaza!

Incontro per conoscere la Storia, la cultura e la resistenza palestinese

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Il sabato 1° febbraio, a partire dalle ore 16:30 (a viale Ventimiglia 38, Trullo), ci sarà l'inizio di una serie di incontri a cura del Collettivo Palestina Roma Trullo per conoscere la realtà storica della Palestina e per dare un sostegno sempre più ampio e consapevole alla lotta di liberazione del popolo palestinese. In questa opportunità interverranno Vera Pegna, scrittrice e attivista, e Jehad Othman, dell'UDAP.

Con Pina, parte del Colletivo Palestina Trullo Roma, abbiamo parlato sull'appuntamento del sabato 1° febbraio e sull'importanza di informarsi e formarsi sulla Storia del popolo palestinese per combattere la disinformazione e la cancellazione di una cultura che resiste contro il genocidio sionista.  

Reclutare e zittire

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Nella prima parte della trasmissione, una corrispondenza con due compagni di "Ferrara per la Palestina" che ci raccontano ennesimo episodio di repressione della solidarietà alla popolazione palestinese avvenuto in una scuola della città: a seguito di un loro intervento in una scuola media, destinato a presentare agli e alle studenti le condizioni di vita e la cultura nella Cisgiordania occupata, l'associazione Italia-Israele ha chiesto e ottenuto dal ministro Valditara una "lezione riparatoria alla classe, per ripristinare un presunto "equilibrio formativo".

Passiamo quindi a una corrispondenza con l'Osservatorio contro la militarizzazione della Scuola e dell'Università: gli studenti dell'Istituto Sacco di Sant'Arsenio (Salerno) sono stati accompagnati a visitare il IV Reggimento carri della caserma di Persano, in occasione dell'anniversario della battaglia di Tobruk, con tanto di articolo celebrativo sul sito della scuola, dal titolo "L'esercito tra i banchi di scuola".

Concludiamo con una corrispondenza dal Quarticciolo dove, a fronte della propaganda collegata al DL "Emergenze, l'I.C. Pirotta è chiuso ormai da due settimane per la disinfestazione successiva a casi di legionella, senza che ci siano notizie sulla riapertura del plesso, con i bambini e le bambine costretti a frequentare le lezioni in altre scuole, anche lontane. Per questo è stato indetto un presidio davanti alla sede Marconi dell'I.C. Luca Ghini, in via del Campo 57, giovedì 30 gennaio alle ore 16.30

Roma: Fuori i genocidi dalla storia

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Sabato 25 gennaio 2025 Corteo per la Palestina Piazza Vittorio h 15.00

Un compagno del Comitato solidarietà con la Palestina in terzo ci aggiorna sulle iniziative e mobilitazioni messe in campo dalla neo nata Rete Antisionista Palestina Roma e sulla necessità di scendere in piazza sabato per una Palestina libera dall'occupazione.

Cagliari: Siamo ancora qui...per la Palestina

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Sabato 25 gennaio 18.30 piazza Costituzione a Cagliari

Siamo qui per rendere attuale il valore della giornata della memoria... per non dimenticare! Abbiamo dato valore a questa data perché come un faro ci aiutasse a riconoscere la discriminazione l’abuso il fascismo e ci permettesse di fermare un genocidio prima che questo si compia definitivamente. Oggi vediamo questi segni. Oggi un nuovo genocidio è sotto in nostri occhi, visibile tutti i giorni, in diretta, un orrore senza fine. Per fermare Israele non basta una tregua un progetto che prevede lo sterminio di un intero popolo, con la pulizia etnica a Gaza nella Palestina occupata e l’occupazione di territori in Libano in Siria e chissà dove ancora... per fermare Israele non basta una tregua, serve l’impegno di tuttә Questa violenza parte anche da qui * da qui dalla fabbrica di bombe RWM di Domusnovas dove si producono queste bombe * da qui dove nei poligoni NATO i piloti israeliani si addestrano per colpire meglio i civili * da qui dove i soldi sottratti a sanità e istruzione vanno ad ingrassare i fabbricanti di armi. Se non vogliamo più essere complici possiamo fare la nostra parte con tante piccole azioni più o meno coraggiose: - boicottare le aziende che partecipano al massacro e all’occupazioni - informarsi e parlare della questione a chi ci sta vicino - pretendere l’arresto dei criminali internazionali che vengono qui in vacanza - e lottare perché i nostri soldi vengano investiti in sanità e istruzione e non in armamenti! Sta a noi decidere se dire NO è nostra responsabilità reagire difendere il popolo palestinese e noi stessi dal sionismo globale perché mai più deve voler dire: mai più per nessunә

Ne parliamo con un compagno palestinese dell'UDAP