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Piacenza

Arresti SI COBAS - Scioperi, presidi e manifestazione nazionale

Data di trasmissione
Durata 6m 48s
Durata 16m 18s
Durata 3m 57s
Durata 11m 21s

UN NUOVO, PESANTISSIMO ATTACCO REPRESSIVO CONTRO IL SINDACATO DI CLASSE E LE LOTTE DEI LAVORATORI.

All'alba del 19 luglio , su mandato della procura di Piacenza, la polizia ha messo agli arresti domiciliari il coordinatore nazionale del SI Cobas Aldo Milani e tre dirigenti del sindacato piacentino: Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini e Bruno Scagnelli.

Le accuse sono di associazione a delinquere per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio.

Tale castello accusatorio sarebbe scaturito dagli scioperi condotti nei magazzini della logistica di Piacenza dal 2014 al 2021: secondo la procura tali scioperi sarebbero stati attuati con motivazioni pretestuose e con intenti "estorsivi", al fine di ottenere per i lavoratori condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale...

Sul banco degli imputati figurano tutte le principali lotte e mobilitazioni condotte in questi anni: GLS, Amazon, FedEx-TNT, ecc.

Da diverse ore è partito lo sciopero generale, in realtà in numerosissimi magazzini sono in corso scioperi spontanei e presidi fuori alle Prefetture da questa mattina.

È evidente che ci troviamo di fronte all'offensiva finale da parte di stato e padroni contro lo straordinario ciclo di lotte che ha visto protagonisti decine di migliaia di lavoratori che in tutta Italia si sono ribellati al caporalato e condizioni di sfruttamento brutale.

È altrettanto evidente il legame tra questo teorema repressivo e il colpo di mano parlamentare messo in atto pochi giorni fa dal governo Draghi su mandato di Assologistica, con la modifica dell'articolo 1677 del codice civile tesa a ad eliminare la responsabilità in solido delle committenze per i furti di salario operati dalle cooperative e dalle ditte fornitrici.

Ci troviamo di fronte a un attacco politico su larga scala contro il diritto di sciopero e soprattutto teso a mettere nei fatti fuori legge la contrattazione di secondo livello, quindi ad eliminare definitivamente il sindacato di classe e conflittuale dai luoghi di lavoro.

La vera associazione a delinquere sono stato e padroni.

ALDO, ARAFAT, CARLO E BRUNO: LIBERI SUBITO! 

Ne parliamo al telefono con i compagni di Piacenza, Roma e Modena in seguito alle mobilitazioni di questi giorni.

L'appuntamento per la manifestazione nazionale è sabato 23 a Piacenza dalle ore 14:00, Giardini Margherita

 

 

Scene di lotta di classe a Tavazzano

Data di trasmissione
Durata 10m 11s

Stamattina, passata da non molto la mezzanotte, una squadraccia di bodyguard assoldata da un noto imprenditore del settore della logistica ha assaltato il presidio dei lavoratori della Fedex di Piacenza, sotto lo sguardo indifferente delle forze dell'ordine. Ai nostri microfoni Aldo Milani, del Si Cobas nazionale, ci racconta quello che accaduto, purtroppo non per la prima volta, e invita a sostenere lo sciopero nazionale del comparto della logistica, indetto per venerdì 18 giugno, e la manifestazione nazionale a Roma il giorno dopo.

Di seguito il comunicato del Si Cobas

Poco fa, verso l'1,00 di notte, alla Zampieri di Tavazzano il presidio dei lavoratori Fedex di Piacenza è stato aggredito a colpi di bastoni. frammenti di bancali, sassi e bottiglie da una cinquantina di bodyguard assoldati dai padroni.
La squadraccia guidata dai capiclan di Zampieri, mimentizzatasi tra i lavoratori e col sostegno di qualche crumiro ha attaccato il presidio, composto da circa 40 lavoratori del SI Cobas a mani nude, e per circa 10 minuti è stato lasciato agire indisturbato dalla polizia che era a pochi passi e non ha mosso un dito.
Il risultato è un lavoratore di Piacenza con la testa fracassata!
E' oramai evidente la reale identità di Zampieri: un'organizzazione mafiosa che agisce col sostegno di Fedex e col beneplacito delle forze dell'ordine.
Come accaduto due settimane fa a San Giuliano Milanese, questi criminali hanno teso un agguato in maniera infame e vigliacca, approfittando della presenza meno numerosa del presidio rispetto ad altre sere a causa dell'impegno dei lavoratori su altri fronti di lotta.
La lotta eroica dei lavoratori di Piacenza, oltre ad imprimere pesanti perdite economiche al colosso americano e ai suoi scagnozzi di Zampieri, sta contribuendo a svelare una volta per tutte la reale identità di Fedex: un'associazione a delinquere che si serve della criminalità organizzata per reprimere col sangue le proteste dei lavoratori.
Lo abbiamo promesso tre mesi fa e stiamo mantenendo l'impegno: Fedex e Zampieri non avranno tregua finchè non sarà restituito il posto di lavoro ai facchini di Piacenza!
Le loro aggressioni non fanno altro che rafforzare la lotta dei lavoratori e indebolire e screditare il fronte padronale!
Continueremo a rispondere colpo su colpo alla loro violenza con la forza organizzata dei lavoratori di tutta la filiera e dell'intero settore della logistica.
Denunceremo in tutte le sedi che i complici del tentato omicidio di stasera sono il governo Draghi, il ministro Giorgetti e le forze di polizia che attaccano gli scioperi e assistono inermi alle aggressioni di bande armate contro i lavoratori!
Per questo il 18 giugno invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero nazionale del Trasporto merci e Logistica, e invitiamo tutti i proletari, i solidali e i movimenti che intendono opporsi alla brutalità di padroni e mazzieri a manifestare sabato 19 giugno a Roma.
Il SI Cobas si stringe al fianco del lavoratore colpito, augurandosi che tutto vada per il meglio, e chiama tutti i propri aderenti alla mobilitazione per far si che questa infame aggressione non resti impunita.
SI Cobas nazionale

Amazon (Piacenza); CNR (Palermo)

Data di trasmissione
Durata 52m 29s

Prima corrispondenza con un compagno del SiCobas di Piacenza con il quale discutiamo del primo sciopero avvenuto in Amazon venerdì scorso (24 novembre).

Seconda corrispondenza con una lavoratrice del CNR di Palermo: i lavoratori hanno occupato la sede la scorsa settimana in protesta contro le condizioni di precariato lavorativo e contrattuale.

AMA; omicidio Abd Elsalam (Piacenza - GLS)

Data di trasmissione
Durata 48m 52s

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242° puntata: Corrispondenza con lavoratore Ama sulle condizioni di lavoro in azienda e sulla questione del rinnovo del contratto collettivo nazionale dell'ambiente. Corrispondenza con un compagno dei Clash City Workers sui fatti di Piacenza e le valutazioni sulla manifestazione nazionale in solidarietà di Abd Elsalam, il facchino ucciso durante un picchetto davanti i magazzini GLS.

Alle 15 presidio sotto il ministero del lavoro in seguito all'assassinio di un lavoratore a Piacenza

Data di trasmissione
Durata 4m 16s

Durante un picchetto notturno davanti ai cancelli della sede piacentina di Gls, multinazionale della logistica, tentando di forzare il blocco, un Tir schiaccia un lavoratore che perde la vita.

“Abd Elsalam Ahmed Eldanf, 53 anni 5 figli, operaio presso il magazzino GLS di Piacenza è stato ucciso da un camion lanciato contro il picchetto che accompagnava una difficile trattativa in corso nella notte. Assieme a lui è rimasto ferito, per fortuna in maniera lieve, un altro facchino”, lo comunica Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo nazionale USB.

Altre corrispondenze le trovate su questo sito più in basso.

Qui collegamento con la Conferenza Stampa indetta a Piacenza da Usb durante la quale si annuncia

lo sciopero immediato di tutto il settore della logistica a livello nazionale dalle 5.00 di oggi 15 settembre, alle 5.00 del 16 settembre, con blocco dei magazzini e delle merci, A a Roma, alle ore 15.00, una mobilitazione sotto gli uffici del Ministro del Lavoro in via Veneto, dove l’USB chiede di incontrare il Ministro Poletti. In tutte le principali città italiane si svolgeranno in giornata presìdi di protesta presso gli Uffici del Governo. Infine, il prossimo sabato 17, manifestazione a Piacenza dalle ore 12.00