Tracciamo un bilancio dell'anno scolastico 22/23, riflettendo sul filo nero che unisce gli interventi di un sistema che replica se stesso peggiorando le condizioni di chi ci lavora e di chi ci studia. Si è passati dall'istruzione al merito, da Bianchi a Valditara, è iniziato con la morte per lavoro di Giuliano De Seta e si è chiuso con il femminicidio di Michelle Causo, che ricordiamo con una corrispondenza di una compagna di Nonunadimeno (foto manifestazione).
Lunedì 26 giugno h 17 presso il Ministero dell'Istruzione
Assemblea – Conferenza stampa: per una critica alla scuola 4.0
L’esperienza vissuta al liceo Albertelli di Roma ci ha mostrato come in Italia non venga tollerato il dissenso: l’attacco di molti media alla scelta di non accettare i fondi PNRR, deliberata dal Consiglio d'Istituto e bocciata per ben tre volte dal Collegio dei Docenti, e il tentativo di delegittimare le delibere degli organi collegiali punta a uno svuotamento degli stessi e a cancellare la partecipazione democratica alle scelte. Si parla infatti di “autonomia” delle scuole mentre si realizza una scuola verticistica, diretta da dirigenti “manager” e aperta all’influenza di soggetti privati esterni. Il “sasso nello stagno” coraggiosamente lanciato da genitori, docenti e studenti dell’Albertelli, come èemersodallasplendidaassembleadel15giugno(250personecirca!),adispettodella concatenazione di concessioni e revoche per ben tre luoghi richiesti – svelando l’intento di impedirne lo svolgimento – ha indotto molte altre scuole ad esprimere a loro volta una forte critica al piano di digitalizzazione integrale della didattica e della formazione. Il “metodo Albertelli”, fatto di studio attento delle fonti, di discussione collettiva, di condivisione e confronto delle diverse posizioni, restituisce vigore ad un dibattito pubblico sulla Scuola da troppo tempo assente nel paese. Con l’assemblea-conferenza stampa del 26/06 vogliamo denunciarel’enorme contraddizione che si sta consumando sulla pelle della scuola pubblica;in questi giorni, infatti, la maggior parte delle scuole italiane è chiamata ad accorpare classi già consolidate per assecondare la dotazione degli organici assegnata dagli uffici scolastici regionali: sì, perché l’assurdità è che il numero degli insegnanti di ogni scuola non viene decisa in base alle necessità didattiche e al numero di classi già funzionanti nelle scuole, bensì da un calcolo che punta unicamente al risparmio. Questa è la dimostrazione lampante della giustezza delle nostre critiche: si stanziano i fondi del PNRR per acquistare le macchine e i contenuti che dovranno essere veicolati con esse e si tagliano risorse per gli insegnanti e tutto il personale scolastico, che devono far crescere e formare ragazzi e ragazze. Smembrare i gruppi-classe ed aumentare il sovraffollamento delle aule, peraltro da tutti condannato durante l’emergenza Covid, significa rompere quelle relazioni sociali che faticosamente bambini e adolescenti erano riusciti a ricostruire dopo due anni devastanti e riconosciuti come causa di disagi psicologici e relazionali senza precedenti. La digitalizzazione a tappe forzate intende costruire una scuolaacritica,tecno-dipendenteetecnolatrica,chedetermineràladis-umanizzazionedella formazione e il suo orientamento allaperformanceanziché alla relazione solidale. L'uso di tecnologie proprietarie che riproducono e amplificano i rapporti di potere esistenti va contrastata spingendo all'adozione dei software liberi. L’obiettivodichiaratonelPianoScuola4.0èquellodisuperareilgruppo-classeele conoscenze disciplinari per puntare invece sulle competenze digitali, unitamente alla creazione di ambienti di apprendimento centrati su dispositivi elettronici e la formazione obbligatoria dei docentiperimplementarestabilmentelafamigerataDidatticaDigitaleIntegrata,creandole condizioni affinché, in tempi assai prossimi, il ruolo didattico e pedagogico degli insegnanti venga progressivamente ridotto, sostituito da dispositivi elettronici e software. È questa la scuola che desideriamo?È questa la scuola disegnata dalla Costituzione? Dove finiscono il pensiero critico, l’autonomia di giudizio, la libera scelta, l’emancipazione sociale? La nostra iniziativa è un invitoa confrontarsi e a partecipare rivoltoa studenti, Ata, genitori, e ai docentiche si sentono isolati nei rispettivi istituti e che non si rassegnano a veder svilito il proprio lavoro, sacrificato alla burocratizzazione, al conformismo obbligato, alla standardizzazione, allo svuotamento sostanziale del principio fondante dell’azione educativa: la libertà d’insegnamento. Appuntamento Lunedì 26 al Ministero dell’Istruzione di viale Trastevere 76/A
Partiamo con il lancio dell'assemblea aperta contro il Pnrr prevista per il 15 giugno: corrispondenza con un genitore del Liceo Albertelli da cui tutto è partito.
Approfondiamo la vicenda dell'Amaldi e l'ostilità alla diffusione di Scomodo: corrispondenze con un docente del Liceo e con un redattore della rivista.
Riflessioni in studio sull'ora di religione cattolica: come avvalersi delle alternative (sito uuar)
Parliamo del probabile rinvio della marcia del Pnrr nelle scuole: evidentemente il mercato non è (ancora) pronto.
Alcune riflessioni sul lancio della campagna di comunicazione del ministro Valditara, tra spot pubblicitari sui/sulle docenti tutor e la fiction #ilministrorisponde (a Latella) di dubbia efficacia e scarsa aderenza alla realtà.
Concludiamo con alcune considerazioni sull'aggressione ad una insegnante di Abbiategrasso e sulla risposta del ministro.
C'è chi dice no nelle scuole, destando grande scandalo: approfondiamo i no al PNRR e i no alla militarizzazione con due corrispondenze, dal Liceo Albertelli e dall'osservatorio contro la militarizzazione delle scuole.
Corrispondenza finale con uno studente del collettivo del Liceo Augusto, che racconta l'aggressione fascista subìta fuori scuola e le reazioni: domani presidio alle ore 15 davanti al liceo.
Pubblicazioni:
La scuola laboratorio di pace, vol.1, storia, geopolitica e didattica di pace, prefazione di Ludovico Chianese, Aracne editrice
La scuola laboratorio di pace, vol.2, militarismi e narrazioni belliciste, prefazione di Michele Lucivero e Lorenzo Perrona, Aracne editrice
Nella trasmissione torniamo ad affrontare il tema dei fondi Pnrr per la scuola partendo dall'attualità della nostra città: al Liceo Pilo Albertelli sono stati bocciati dal Consiglio d'istituto i due progetti previsti all'interno del Pnrr per gli istituti superiori, New Generation Labs e New Generation Classrooms. Ne parliamo con una delle rappresentanti della componenti genitori al Consiglio d'istituto. Inoltre presentiamo con Carmelo Petraglia, economista di Svimez e docente all'università della Basilicata lo studio "Asili nido e infrastrutture scolastiche: il PNRR non colmerà i divari territoriali".
All'inizio della trasmissione abbiamo realizzato una corrispondenza con un compagno di Lucca, autore del profilo facebook Difendere Lucca da Casapound 2, sul tentativo di Casapound di costruire un'egemonia culturale anche nel mondo della scuola nella città toscana.
Nel corso della trasmissione abbiamo presentato infine la prima assemblea nazionale dell'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole che si terrà su zoom venerdì 19 maggio dalle ore 17. 15. Per partecipare scrivere a osservatorionomili@gmail.com.
Trasmissione interamente dedicata alla lettura (critica) dell'atto di indirizzo politico 2023 ovvero "leprioritàche orienterannol’azionedel Ministerodell’istruzionee delmerito". Valditara lancia anche il docente tutor (scopritore dei talenti) e il docente orientatore.
Puntata interamente dedicata alla scuola futura: analizziamo il piano 4.0, provando a capire come la tecnologia trasformerà gli spazi e svuoterà la didattica tra promesse, minacce e fuffa. Unica certezza: dove andranno i soldi del Pnrr: ai privati.
Nella puntata di oggi, tocchiamo vari dei grandi classici:
partiamo con i treni. Avevamo già parlato dei treni ad idrogeno, chiarendo il nostro scetticismo almeno per alcuni di questi casi e col forte sospetto che si stesse sottovalutando la questione. Oggi commentiamo gli stop ai progetti di treno ad idrogeno in Lombardia (Brescia-Iseo-Edolo) e in Abruzzo (Sulmona - L'Aquila), scoprendo nuove problematiche del treno ad idrogeno.
proseguiamo con la paranoia. Raccontiamo - senza troppi dettagli - il caso di Predator e dell'uso smodato di malware da parte del governo greco. Commentiamo la situazione dell'import/export di malware: un mondo che ci dicono essere altamente monitorato e regolamentato, ma in cui la realtà è tutta diversa.
infine notiziole sparse e assortite: social media, messaggistica, privacy, e tutte le solite cose.