14 novembre: ancora art. 1
Conferenza stampa questa mattina a Scienze Politiche dell'Università La Sapienza di Roma di un compagno di 23 anni a cui è stato dato l'articolo 1.
Conferenza stampa questa mattina a Scienze Politiche dell'Università La Sapienza di Roma di un compagno di 23 anni a cui è stato dato l'articolo 1.
Corripondenza con una compagna dall'assemblea che ha concluso la manifestazione di questa mattina, portata in piazza a Roma nord da occupanti della nuova occupazione abitativa di Villa Fiorita (Torrevecchia), studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici del San Filippo Neri.
Oggi pomeriggio è prevista un'assemblea cittadina alla nuova occupazione fatta questa mattina in via ostiense nell'ex stabile dell'Acea. Ci si vuole fare uno studentato.
E' partito dalla Sapienza anche il corteo degli studenti universitari, arrivato a piazza fiume ha rivolto la contestazione alla rinascente.
Altra giornata di mobilitazione per gli e le studenti delle scuole superiori.
Avvenuta ieri sera, si tratta della prima scuola occupata a Roma, in un periodo che vede studenti e insegnanti impegnati nell'organizzare lotte e proteste contro l'aumento delle ore di lavoro a parità di salario e l'ingresso dei privati nei consigli di istituto previsti dal ddl Aprea-Ghizzoni. Il 10 novembre ci saranno manifestazioni in molte città italiane.
Nel giorno della "verifica" parlamentare della maggioranza di governo, la piazza di Montecitorio è tornata ad affollarsi dei precari della scuola, della pubblica amministrazione, dei soggetti che compongono il movimento per il diritto all'abitare. Quando il premier ha preso la parola in aula è scattata la sfiducia della piazza, con slogan e qualche ortaggio volato verso il Palazzo. Immediata la reazione della polizia che ha caricato la folla, poi riorganizzatasi per un corteo che si è diretto verso il Ministero della Fuzione Pubblica.
Intere classi di studenti hanno rifiutato di sottoporsi ai test di valutazione programmati dal Ministero, in una protesta che ha già coinvolto i professori e che è appoggiata anche dalle famiglie. Contro gli studenti minacce e provvedimenti di sospensione.
Due giornate di lotta.
Corrispondenza sotto il ministero della Pubblica istruzione.