Turchia: inizia processo contro Pinar Selek
Numerosa la delegazione che da tutta Europa si è recata ad Istanbul per seguire il processo contro Pinar Selek. Presente anche le compagne di Roma.
Numerosa la delegazione che da tutta Europa si è recata ad Istanbul per seguire il processo contro Pinar Selek. Presente anche le compagne di Roma.
Pinar Selek, sociologa, femminista e antimilitarista turca, già assolta diverse volte dall'accusa di aver preso parte all'organizzazione di attentati esplosivi, rischia di essere nuovamente processata: nell'udienza del 22 novembre 2012 è stata incredibilmente annullata la sentenza precedente e decretata la riapertura del processo, una decisione che non ha precedenti nella storia turca. Domani in aula, i giudici dovranno stabilire se considerare illegittima la decisione di novembre, come sostengono gli avvocati, oppure proseguire il processo: l’accusa chiede una condanna a 36 anni di reclusione.
Un interessante commento di un compagno curdo sulla situazione attuale in Turchia che sta sta pianificando di fare una operazione militare contro i curdi con la collaborazione iraniana e irachena. Da luglio è iniziato un bombardano da parte dell'esercito iranieno di entrare nel territorio del movimento curdo lungo il confine dell'iraq. Lo stesso sta facendo la Turchia convinta di poter eliminare il movimento curdo.
Il prossimo 12 giugno si terranno in Turchia le elezioni politiche. Il partito curdo BDP (Partito della Pace e della Democrazia) si presenta con il blocco “Lavoro, Democrazia, Libertà”, una formazione di 64 candidati indipendenti che riunisce voci della società civile curda e turca.
Dall’Europa è partita una delegazione di 150 rappresentanti della società civile – 10 dall’Italia tra giornalisti e rappresentanti della società civile - per vigilare sul corretto svolgimento del processo elettorale. Ne parliamo con una compagne della Rete italiana di solidarietà con il popolo Kurdo, analizzando brevemente anche le prospettive del ruolo che la Turchia cerca di ritagliarsi nello scenario mediorientale..
Il 9 febbraio si è tenuto l'ennessimo processo a carico di Pinar Selek. Anche se assolta dovrà di nuovo presentarsi di fronte ad una corte che continua a rigettare le sue assoluzioni. Perseguitata dal governo turco perchè attivista per i diritti umani e della popolazione curda, al suo processo erano presenti 200 persone da diverse parti del mondo.
La solidarietà nei suoi confronti continua cosi come la sorellanza.
Abbiamo raggiunto Pinar Selek in Germania per un'intervista. Attivista turca, sociologa e scrittrice che difende da molti anni i diritti delle donne, dei popoli marginalizzati e delle minoranze (in particolare quella kurda e armena), personaggio scomodo per il governo turco, è ingiustamente accusata di essere una terrorista e nonostante due assoluzioni, rischia il carcere a vita. Un altro processo a suo carico sarà il 9 febbraio.
Simonetta Crisci con altri osservatori della delegazione italiana è presente all'inizio dei processi che si svolgono in Kurdistan contro i comopagni Kurdi