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cambiamento climatico

17-18/10: Comporre la Resistenza per un mondo comune

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Con Adriano de La Strada e Renato del Movimento dell'Acqua/Per il Clima Fuori dal Fossile parliamo della due giorni che si terrà al CSOA La Strada questo 17 e 18 ottobre. Per confrontarsi su vari temi che toccano l’ecologia e la giustizia sociale; partendo da Roma, passando per le lotte ecologiste in Europa, fino ad arrivare alla COP30 a Belém, in Brasile. 

Dal 12 al 16 novembre, Belém infatti ospiterà il Vertice dei Popoli (Cupula dos Povos), evento parallelo alla COP30, con oltre 10.000 partecipanti e 1.000 organizzazioni da tutto il mondo, per dare voce a popoli indigeni e movimenti sociali e proporre soluzioni alla crisi climatica fondate su giustizia sociale e ambientale. Nei giorni prima (dal 12 al 16, sempre a Belém) si terrà il 4º Incontro Internazionale delle persone colpite dalle dighe e dalla crisi climatica, con 350 delegati da 62 paesi. L’obiettivo è coordinare una strategia globale di resistenza al modello economico estrattivista e promuovere la sovranità energetica popolare. 

Di questo ed altro si parlerà in questi due giorni di iniziativa al CSOA La Strada a Garbatella, via Francesco Passino 24.

In un mondo in pezzi; dilaniato da guerra, genocidi, ingiustizie e cambiamenti climatici; abbiamo provato a fare un collage per ricomporlo e ricostruirlo diversamente.
Non partiamo da zero ma da una costellazione di esperienze che in tutto il mondo stanno sperimentando pratiche di lotta e resistenza innovative da valorizzare, studiare, organizzare e mettere a sistema. 


Per comporre un fronte plurale, aperto e determinato.
Partendo dalla città, ma con lo sguardo sempre rivolto al mondo.
Uniamo parole, pratiche e desideri.
In vista della mobilitazione internazionale del 15 Novembre
Siamo la natura che si ribella.

Querela temeraria di Eni contro il professore Giuli

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L'Eni ha denunciato il professore di Storia Giuli, parte di Ultima Generazione, per diffamazione a mezzo stampa e persino di istigazione a delinquere per aver segnalato il ruolo criminale di Eni nell'aggravare la crisi climatica. Si tratta delle "querele temerarie", come spiega il comunicato di Ultima Generazione: "denunce che le grandi aziende fanno a privati cittadini - in genere giornalisti - per intimidirli e zittirli".

Ne abbiamo parlato con il Prof. Giuli, che ha spiegato gli argomenti delle sue dichiarazioni.

Siccità in Sicilia

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Come è possibile che una regione ricca d'acqua come la Sicilia stia affrontando una crisi mai vista? 
Come è possibile che circa il 70% della superficie della Sicilia presenta un grado medio-alto di vulnerabilità ambientale e rischia la desertificazione? Tra dighe mai collaudate, perdite idriche e politiche assenti, abbiamo fatto un quadro sulla situazione nell'isola più grande del Mediterraneo.

Con Andrea Turco, giornalista sicilano freelance e Sergio, un compagno di Messina della rete No Ponte.

Durata 42' ca.

Processo contro un'attivista di Ultima Generazione per un'azione contro ENI

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Corrispondenza con un'attivista di Ultima Generazione che oggi ha avuto un'udienza del processo che vede gli attivisti imputati per azioni contro sedi commerciali di ENI, all'interno della campagna di sanzione contro i responsabili del cambiamento climatico.

E come un'inchiesta di Recommon conferma ENI era ben informata dell'impatto a livello ambientale dei suoi affari, fin dagli anni '70 studi portati avanti all'interno di ENI dimostrarono che i livelli di emissioni di CO2 già aumentati all'epoca potevano attorno agli anni 2000 portare ad un impatto devastante. Lo stesso dossier dimostra come, nonostante questa consapevolezza, ENI e altri grandi aziende del fossile abbiano prodotto e diffuso studi para-scientifici falsi per disinformare sul cambiamento climatico e l'impatto dell'industria del fossile, in concerto con altre grandi aziende internazionali del settore.

L'attivista che abbiamo contatto viene imputato per l'imbrattamento e danneggiamento simbolico di una vetrina di ENI avvenuto nell'Aprile del 2022.

Dall'occupazione di Geologia in corteo: END FOSSIL!

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Dopo quasi due settimane di occupazione della facoltà di Geologia gli/le studenti della Sapienza hanno indetto un corteo che partirà alle 16.30 dalla facoltà.

Una mobilitazione che si inserisci nella campagna internazionale END FOSSIL occupy! che parla dello stop all'utilizzo delle fonti fossili e di cambiamento climatico.

All'interno dell'università la campagna è stata declinata anche come richiesta degli studenti verso l'università di fermare le collaborazioni che l'università La Sapienza porta avanti con aziende com ENI e Leonardo, e di costituire un comitato di docenti per affrontare la questione della fuoriuscita dal fossile, della giustizia climatica e della lotta contro il cambiamenti climatico.

L'università non ha concesso nessuno dei punti della piattaforma studentesca per ora, arrivando a cercare diversi modi per ostacolare e far terminare la mobilitazione, culminati nella richiesta di togliere le tende che da più di una settimana occupano il prato di fronte Geologia per la festa del 2 Giugno.

Ne parliamo con due studenti della Sapienza impegnate nella mobilitazione.