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capitalismo della sorveglianza

Estrattivismo dei dati

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Puntata 18 di EM, quinta del ciclo di Estrattivismo dei dati. Parliamo ancora di Intelligenza Artificiale e lavoro. Presentiamo il libro "Nell'occhio dell'algoritmo. Una storia sociale dell'intelligenza artificiale", di Matteo Pasquinelli, nel quale l'Intelligenza Artificiale viene descritta come un insieme di tecnologie che emergono dal tentativo di accaparrare l'intelligenza sociale insita nelle relazioni umane.

L’autore attribuisce all'IA una radice storica profondamente estrattivista e colonialista, collegando lo sviluppo delle attuali IA alle automatizzazioni del lavoro risalenti all'epoca industriale del diciannovesimo secolo. Lo fa raccontando i tentativi di Charles Babbage (1791 - 1871), considerato il padre dei computer moderni, di quantificare e automatizzare il lavoro cognitivo umano attraverso i suoi esperimenti. La macchina analitica di Babbage (in inglese analytical engine) è stato il primo prototipo di un computer interamente meccanico.

All’epoca di Babbage, l'automazione del lavoro cognitivo umano mirava a velocizzare e perfezionare i calcoli manuali essenziali per produrre le tavole logaritmiche, fondamentali nel calcolo delle rotte navali utilizzate dalle navi mercantili dell'impero britannico.

Charles Babbage, collaborando con Ada Lovelace (figlia di Lord Byron e prima programmatrice della storia), puntava a meccanizzare l'elaborazione dei dati utilizzando macchine calcolatrici azionate a vapore, con l'obiettivo iniziale di monitorare le prestazioni dei lavoratori per poi rimpiazzarli con macchine.

La macchina analitica e ChatGPT condividono lo stesso antenato concettuale e perseguono lo stesso scopo: automatizzare ciò che Marx nei Grundrisse denominava "General intellect", ovvero l'intelligenza collettiva, che in seguito ne "Il Capitale" avrebbe identificato come "lavoratore collettivo", una fusione di competenza tecnologica e intelligenza collettiva o sapere sociale generale, emergente dalle relazioni tra i lavoratori.

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Puntata 14, terza del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di Palantir, controversa azienda statunitense, fondata e diretta da Alex Karp, che incarna in maniera emblematica i dettami ultra-liberisti e le distopie del capitalismo della sorveglianza. Gli ambiti operativi di Palantir afferiscono alle pratiche di analisi dei Big Data (Big Data Analytics) e si articolano su prodotti software piuttosto controversi che vengono fornit a 3 industrie principali: i) l'industria dell'intelligence (sistemi di polizia predittiva), ii) la finanza e iii) l'industria della guerra. Il carburante di tutto questo è fornito gratuitamente da tutti e tutte noi e sono ovviamente i dati. Nella terza parte facciamo anche un follow-up sui dispositivi normativi dell'Unione Europea per la protezione e riservatezza dei dati personali, come l'AI Act e il Data Act, spiegando quali obiettivi si propongono, cosa prevedono e quando entraranno in vigore, con lo scopo di aumentare la consapevolezza di tutti e tutte noi sulle implicazioni sociali e politiche profonde dell'economia dei dati.

 

Minutaggio:


[00:00-10:40] Palantir Technologies: "intelligence", finanza estrema, guerra. Deriva o paradigma dell'odierno capitalismo digitale?
[10:41-22:00] Big Data Analytics: i software (controversi) di Palantir in questo periodo storico ed i software comuni che usiamo noi
[22:01-26:43] Pausa musicale:  "Le vent nous portera", Noir Désir
[26:44-32:44] Alex Karp, CEO di Palantir, capitalista digitale guerrafondaio e paladino delle libertà e dei diritti digitali? Ambiguità voluta?
[32:45-41:24] Palantir: Ucraina, Israele e...sistema sanitario nazionale pubblico inglese!
[41:25-47:12] Big Tech che "confonde le acque", noi e una presa di coscienza di diritti digitali per il futuro
[47:13-53:47] Pausa musicale: "The robots", Kraftwerk
[53:48-78:40] Protezione e riservatezza dei dati personali: un follow-up sui dispositivi normativi nell'Unione Europea a tutela dei diritti digitali

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Puntata 30 di EM, ottava del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo ancora di Intelligenza Artificiale con Stefano Puglia. Potenza di calcolo e disponibilità di immense quantità di dati, questi i due elementi distintivi dei ricenti formidabili sviluppi della ricerca sui Large Language Model, entrambi saldamente nelle mani di pochissimi e potentissimi attori privati, i Big Tech d'oltre atlantico.

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Puntata 26 di EM, sesta del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di Intelligenza Artificiale, ChatGPT, capitalismo della sorveglianza. Dopo i precedenti interventi sul tema di Daniela Tafani (puntata 14) e Giuseppe Attardi (puntata 22), oggi ascoltiamo il punto di vista di Antonio Casilli, sociologo, professore all’università Télécom Paris e ricercatore associato alla École des hautes études en sciences sociales. Autore del libro, "Schiavi del clic. Perché lavoriamo tutti per il nuovo capitalismo?".

Per cosa si caratterizza oggi il capitalismo delle piattaforme? In che relazione sono tra loro lo sfruttamento dei lavoratori e degli utenti dei servizi? Come viene sfruttata dai Big Tech la deregolamentazione? Quali prospettive per un riconoscimento del lavoro di chi fa funzionare le macchine? Lo chiediamo in questa intervista ad Antonio Casilli.

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Puntata 10 di EM, terza del ciclo Estrattivismo dei dati, presentazione del libro "Tecnologie conviviali" con l'autore. Parliamo di esseri umani ed esseri tecnici, tra adattamento e esattamento. La tecnologia in cui siamo immersi è stata creata per omologarci a masse che vengono agite e sottratte di capacità di iniziativa, con effetti psicoemotivi devastanti. Niente di nuovo sotto il sole, è il capitalismo che replica se stesso mutando forma, con i consueti meccanismi di potere gerarchizzati, nel pieno accordo tra poteri tradizionali e poteri nuovi. Non c'è spazio per il pessimismo nell'orrore in cui siamo precipitati, possiamo solo riconoscere la sostanza non neutrale della tecnologia che ci viene propinata e guardare al futuro con ciò di cui siamo capaci e che ci rende felici: convivialità. Ritrovarsi in un contesto locale a giocare con la tecnologia insieme alle persone con cui stiamo bene, senza seguire percorsi predeterminati, senza ansia da prestazioni, senza obiettivi totalizzanti, per liberarsi insieme nel mutuo appoggio e diffondere potere trasformativo.

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Puntata 6 di EM, seconda del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di Cloud Computing. Quali sono le tecnologie abilitanti? Con quali obiettivi sono state sviluppate? Un viaggio nell'efficienza capitalistica applicata al mondo dei sistemi distribuiti, tra sprechi, inganni, accentramento di potere e rastrellamento dei dati. Con un finale alternativo ancora da scrivere, tra teoria e pratiche di autonomia digitale.

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Puntata 2 di EM, ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo del progetto MonitoraPA insieme ad uno degli sviluppatori. Si tratta di un osservatorio gestito da volontari che si premura di verificare i trasferimenti di dati degli utenti (ossia i cittadini che accedono ai servizi della PA italiana) verso aziende straniere (tipicamente USA). Queste ultime, in virtù di una più favorevole legislazione in vigore nei loro stati di appartenenza, possono fare quello che vogliono di tali dati e sono tenuti a consegnarli al governo su semplice richiesta. In questo modo i cittadini italiani perdono qualunque garanzia sancita dalla legislazione del nostro paese, a partire dalla costituzione stessa. Da due anni, tali trasferimenti sono anche illegali, in base alla normativa europea. A dispetto di ciò, migliaia di PA italiane continuano ad usare servizi di Google e degli altri GAFAM.

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Ciclo sull'estrattivismo dei dati, parliamo di Capitalismo della Sorveglianza. L'Unione Europea sta discutendo due dispositivi legali per ridurre lo strapotere dei Big Tech: il DMA e il DSA. Al netto dell'approccio riformista, tipico delle istituzioni politiche, le due iniziative certificano una situazione che denunciamo da anni e che finalmente viene portata alla ribalta del dibattito politico, anche con una apprezzabile incisività rispetto alle misure proposte. Posto che non sono comunque sufficienti rispetto al nostro orizzonte rivoluzionario, rimane da vedere se andranno in porto (e se verranno ridimensionate attraverso pressioni lobbystiche) e soprattutto se possa essere di stimolo ad un dibattito di classe.

Estrattivismo dei dati

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Seconda puntata del ciclo "Estrattivismo dei dati", parliamo della pantomima dei termini di servizio, del ciclo dell'esproprio, dell'estrazione dei dati come forma di monetizzazione del comportamento umano. Proviamo a comprendere il nuovo potere nelle mani di chi accumula dati, denominato da Shoshana Zuboff "potere strumentalizzante", distinguendolo dal "totalitarismo". Parliamo di Skinner e del comportamentismo radicale, ossia l'estensione al mondo intero degli esperimenti sulla manipolazione del comportamento degli animali, e di come questo sia oggi realizzato per mezzo di un apparato digitale - continuo, autonomo, onnipresente, senziente, computazionale, attivante, connesso – asservito agli interessi del capitalsimo della sorveglianza.