Contro il carcere 11/1
Pisa, evasi nella notte 2 detenuti, 1 si è ferito alle gambe ed è stato subito ricatturato.
Servirebbe un'amnistia per 23 mila detenuti, non la cosiddetta svuota carceri.
Pisa, evasi nella notte 2 detenuti, 1 si è ferito alle gambe ed è stato subito ricatturato.
Servirebbe un'amnistia per 23 mila detenuti, non la cosiddetta svuota carceri.
nelle ore che hanno segnato la fine del 2011 e l'inizio del 2012, mentre le "brave persone" pensabano a divertirsi per dimenticare le asperità dell'esistenza, nell'inferno dei vivi, nel carcere morivano 4 persone. Due poco prima che scoccasse la mezzanotte, altre due alle prime ore del nuovo anno. E' un massacro, e un crimine contro l'umanità mantenere i carcerati e le carcerate in queste condizioni. Bisogna battersi con forza per l'AMNISTIA ora con il massimo di impegno.
64 suicidi in carcere nel 2011, 55 nel 2010, 1023 negli ultimi undici anni. A cui bisogna aggiungere, per rendere l’idea, 5703 atti di autolesionismo (molti di questi non vengono refertati, per cui il numero reale è superiore). Nel 60 per cento dei casi si suicidano detenuti in attesa di giudizio.
Al carcere per minori (Ipm) del Pratello (Bologna) le guardie usavano “metodi da aguzzini” nei confronti dei ragazzi detenuti.
Il ministro della Giustizia Paola Severino riempie le celle di sicurezza degli uffici di polizia. A cui lei ha già cambiato il nome. “Sale di custodia" verranno chiamate, dimenticando che in quelle celle avvengono le violenze peggiori contro chi viene arrestato e vengono estorte confessioni. Il caso di Stefano Cucchi non è il solo.
Nell'ultimo anno 68.411 persone sono entrate in carcere, un numero inferiore a quello degli anni precedenti che si era attestato sulle 80.000 unità. ma il punto è che ne sono uscite solo
45.000. Le leggi che bloccano l'uscita dal carcere sono la Cirielli e la Fini Giovanardi. La metà è uscita entro 3 giorni dall’arresto e 10.000 dopo un mese. Un terzo è finito dentro per stupefacenti, solo 1.655 per omicidio, ben 3.463 per resistenza a pubblico ufficiale. Si evince che è lo stesso intervento del pubblico ufficiale che "crea il reato".
Taranto: detenuto di 40 anni muore in cella.
Il ministro della Giustizia Paola Severino punta sulle misure alternative per affrontare l’emergenza del sovraffollamento delle carceri italiane: sono la detenzione domiciliare, la messa in prova. Penso anche ad alcune forme di depenalizzazione che già
sono state elaborate e studiate dalle commissioni che si sono succeduteall’interno del ministero della Giustizia.
Rivolta nel carcere di Ancona e di Parma.
E' morta Leda Colombini. Mente e cuore dell'Associazione "A Roma insieme". Un'Associazione che dal 1994 ha come motto: "Mai più bambiniin carcere".
Quattro detenuti morti in carcere in otto giorni! Dal 26 novembre al 4 dicembre quattro persone detenute sono state uccise dal carcere. Chi suicidato, chi ha perso la vita per ritardi dei soccorsi o per inadempienze sanitarie.
Sudduvisione buoni/cattivi nelle carceri italiane: codice bianco, verde, giallo o rosso. La circolare n. 0445732 del 2011 firmata congiuntamente dal capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta e dall’ormai quasi ex direttore dell’ufficio detenuti Sebastiano Ardita, prevede il regime aperto (ossia vita diurna fuori dalla cella ma pur sempre dentro il carcere) per una certa tipologia di detenuti.
Il neoministro dice: no all'amnistia (non c'è il quadro politico favorevole) bisogna puntare all'allargamento delle misure alternative.
Cristian De Cupis, un 36 enne romano fermato il 9 novembre alla
L'11 novembre ci sarà l'udienza preliminare contro le compagne e i compagni dell'occupazione "8 marzo" di Magliana. Ripercorriamo l'intera vicenda per affrontare un discorso sulla repressione delle lotte con particolare attenzione agli arresti del 15 ottobre e al divieto di manifestare imposto dal sindaco Alemanno. Venerdì 11 alle 11 sotto al Tribunale di Piazzale Clodio, sabato 12 alle 15 sotto Regina Coeli.
Sono terminati i soldi della “Smuraglia” (è la legge che concede facilitazioni alle cooperative e aziende che assumono detenuti o ex detenuti), è emergenza per il lavoro dei detenuti.