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Chi devasta e saccheggia? Solidarietà a Marina, Alberto, Francesco

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Dieci, nessun@, trecentomila

G8 Genova 2001, non è finita

Venerdì 13 Luglio 2012: a 10 manifestanti ancora sotto processo la
Corte di Cassazione ha confermato il reato di "devastazione e
saccheggio", tragica eredità del fascista Codice Rocco.

Per 2 di queste persone, ad 11 anni di distanza dai fatti
contestati, si sono aperte le porte del carcere.

Il reato di "devastazione e saccheggio" prevede una pena tra gli 8 e
i 15 anni.
Questo vuol dire che danneggiare degli immobili viene ritenuto di una
gravità quasi alla stregua di un omicidio preterintenzionale.
E' come se dare un calcio alla vetrina di una banca equivalesse ad
uccidere una persona.

Dal dopoguerra ad oggi, il reato di "devastazione e saccheggio" è
stato utilizzato in 20 occasioni, 11 delle quali dopo l'anno 2000.
Contro questa sproporzionata mostruosità giuridica è stata lanciata
la campagna http://www.10x100.it/, che in poco più di un mese ha
raccolto quasi 30 mila firme.

Uno dei condannati è Alberto, storico compagno della redazione di Radio Onda Rossa.
 

Per mandare lettere e telegrammi o anche soldi:

 

Marina Cugnaschi c/o Seconda Casa Di Reclusione Di Milano – Bollate - Via Cristina Belgioioso 120 - 20157 Milano (MI)

 

Per Fagiolino

Alberto Funaro c/o Casa di reclusione di Rebibbia - Via Bartolo Longo 72 - 00156 Roma
 

Per Gimmy:
Francesco Puglisi - Casa Circondariale di Roma Rebibbia - G9 – cella 12 – piano 2 – sezione A - Nuovo Complesso in Via Raffaele Majetti, 70 - 00156 Roma

Genova per noi: l'occhio sensibile di una telecamera

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Continuano i redazionali di ROR dedicati alla nostra memoria delle manifestazioni del g8 di Genova 2001.

Con l'occasione dell'inizio della campagna 10x100.it, in studio due registi, Wilma Labate e Roberto Giannarelli, presenti in piazza durante le giornate di mobilitazione, insieme ad altri registi e registe. L'occasione per raccontare un altro punto di vista sulle mobilitazioni e sulla brutalità delle forze dell'ordine, quello di chi ha scelto consapevolmente "da che parte stare" con la cinepresa.

Una campagna per la libertà dei compagni/e processati/e per i fatti del G8 di Genova

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Ieri sera si è tenuta la seconda assemblea al Forte Prenestino per l'organizzazione di una campagna per la libertà dei compagni e delle compagne accusati/e di devastazione e saccheggio per i fatti di Genova 2001. Da qui a metà luglio l'impegno è di tenere viva una iniziativa costante che sappia rivolgersi ad ampi strati sociali, affinchè si ribalti a gran voce l'ordine del discorso: i veri devastatori e depredatori sono al potere, ad incriminarli dovrebbe essere l'intera popolazione!

Genova 2001: parlano i compagni del soccorso medico sanitario del GSF

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Discussione e testimonianza dei compagni medici e paramedici che presero parte al team medico-sanitario del Genova Social Forum e che, durante le giornate delle manifestazioni contro il G8 del luglio 2001, assistettero e curarono moltissimi e moltissime manifestanti dalle ferite provocate dalle violente aggressioni delle forze dell'ordine, sia in piazza sia nel luoghi di pernottamento.

Riflessioni con l'avv. Romeo su due sentenze importanti

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Dalla sentenza complessa del processo Bellomonte, all'assoluzione dell'ex capo di polizia Gianni De Gennaro e dell'ex capo della digos Spartaco Mortola, dall'accusa di falsa testimonianza da parte della Cassazione, un commento di entrambi i processi con l'avvocato Francesco Romeo, legale di uno dei giovani massacrati alla Diaz. 

 

Durata: 12':43''

Genova2001 raccontata da Radio Gap

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Continuano le trasmissioni per il decennale del G8 di Genova del 2001.

Oggi la storia di quelle giornate viene raccontata attraverso l'esperienza di Radio Gap, progetto a cui questa radio ha partecipato in maniera attiva e centrale.

Dunque insieme a un redattore e una redattrice di ROR, torneremo sui nostri passi e su una delle esperienze meglio riuscite riguardo l'informazione dal basso, autogestita e orizzontale.

Durante quest'ora potrete anche risentire l'audio della notte della Diaz, quando la PS entrò anche negli studi di Radio Gap.

 

Durata 59'35''

Lunedi prossimo: Genova raccontata attraverso Indymedia.

Ore 20:15

Giornale Radio

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CONTINUA l'OFFENSIVA di ISRAELE in LIBANO: OLTRE 50 CIVILI LIBANESI UCCISI

Continuano l’isolamento aereo, marittimo e terreste del Libano e i bombardamenti israeliani che, secondo le ultime stime provvisorie, avrebbero provocato 52 morti e oltre 100 feriti da quando ieri i guerriglieri Hezbollah hanno rapito due soldati israeliani e ne hanno uccisi otto. Tra le vittime libanesi, vi sono almeno 50 civili, di cui oltre 15 bambini. Oltre a bombardare il sud del Libano, e in particolare la valle della Bekaa, gli israeliani hanno danneggiato oltre 20 ponti, bloccato i porti libanesi – sostenendo che fossero usati per trasferire “terroristi e armi alle organizzazioni terroristiche operanti in Libano” - e bombardato l’aeroporto internazionale Rafik al-Hariri costringendo a dirottare i voli verso Cipro. Due ore dopo il bombardamento dell’aeroporto, un elicottero israeliano ha lanciato un missile contro il quartier generale della televisione libanese degli Hezbollah, ‘al-Manar’ ferendo sei persone. Più tardi è stato colpito anche un ripetitore della tv a Baalbek, nell’est del Libano: una persona è morta e quattro sono state ferite. Sono 11 invece i civili israeliani rimasti feriti dopo i tre razzi lanciati dai guerriglieri Hezbollah contro la città settentrionale israeliana di Safed, nell’Alta Galilea, a 20 chilometri dal confine con il Libano. Sono saliti a due i morti e a circa 80 i feriti israeliani in Galilea in seguito ai bombardamenti degli Hezbollah. Sul fronte diplomatico, intanto, Israele ha escluso qualsiasi scambio tra i due ostaggi israeliani e i prigionieri sciiti libanesi nelle proprie carceri, come richiesto dai sequestratori. Al termine di una riunione d’emergenza del governo libanese, il ministro per l’Informazione Ghazi al-Aridi ha invece detto: “La principale richiesta libanese è un cessate il fuoco globale ora e la fine di questa aggressione senza limiti di tempo”.

CORRISPONZA CON CHIARINI - MANIFESTO

Si avvicina il G8 di San Pietroburgo, ma la repressione e' gia' iniziata

Si apre dopodomani il summit del G8 a San pietroburgo. Per la prima volta, e' la Russia a ospitare il vertice, a cui e' stata ammessa solo da pochi anni. L'agenda del vertice e' concentrata soprattutto sul tema del mercato globale dell'energia. Si tratta di un tema particolarmente delicato, in quanto la gestione delle risorse energetiche e' all'origine degli ultimi conflitti bellici internazionali, dall'Afghanistan all'Iraq, e forse anche dei prossimi, visti i venti di guerra che soffiano sull'Iran. Come in ogni G8, i movimenti si sono attivati anche in Russia per ostacolare le decisioni degli 8 governi riuniti: dal lunedi 11 fino al periodo del summit, il Social Forum russo organizza manifestazioni e incontri per proporre un'agenda alternativa a quella del G8. L'inizio delle mobilitazioni, pero', ha visto subito partire un'ondata repressiva. Un centinaio di persone sono state arrestate gia' nel primo giorno del controvertice, a cui partecipano movimenti di ogni ispirazione, da quella nazionalbolscevica a quella anarchica, e attivi su varie tematiche, dal lavoro all'ambiente. Per la Russia, dunque, si tratta di un palcoscenico importante: Putin, attraverso la repressione interna e le operazioni militari nelle regioni ribelli, vuole conquistare un ruolo importante nello scacchiere politico internazionale. Ce ne parla Astrit Dakli, giornalista del Manifesto.

Egitto Cancellati voli per Tel Aviv e Beirut

La Air Sinai, l'unica compagnia di bandiera egiziana a fare scalo in Israele, ha cancellato stamane i suoi voli su Tel Aviv in seguito all'attacco israeliano al Libano. Anche EgyptAir e la compagnia aerea libanese Middle East Airways hanno cancellato i loro voli tra Il Cairo e Beirut.

Striscia di Gaza divisa in due

Militari di invasione israeliani continuano a bloccare la principale arteria stradale che collega il nord e il sud della striscia di Gaza, spaccando di fatto in due l'area. All'interno dell'ex complesso di insediamenti illegali ebraici di Gush Katif si sono insediati dei soldati israeliani. Al valico di Rafah, nel sud dell'area, tuttora sbarrato, oggi è deceduta una donna palestinese di 27 anni, in attesa da giorni sul versante egiziano di poter entrare nella striscia di Gaza. Sono migliaia comuqne i palestinesi fermati in zona.

Scontri al sud dell'Afghanistan, 19 talbani uccisi

Nel sud del paese, 19 talebani sono stati uccisi in scontri con le forze di coalizione. Il portavoce del governo riferisce che nella provincia di Helmand, forze talebane hanno attaccato il villaggio di Nawzard, mirando a colpire un presidio delle truppe della coalizione. I commercianti del centro sono stati accerchiati e costretti a fuggire, poi l'attacco è iniziato. La coalizione ha bombardato con la forza aerea, uccidendo 19 talebani.

INDIA MUMBAY: ESPLOSIONI, CENTINAIA DI FERMI MA POLIZIA NON HA PISTE CONCRETE

Almeno 350 persone sono state arrestate dalla polizia indiana perché sospettate di avere legami con la guerriglia indipendentista del Kashmir e di avere avuto ruoli diretti o indiretti nell’attentato di martedì scorso, che ha visto 8 bombe esplodere a Mumbay (Bombay), città di 16 milioni di persone, mettendo in tilt l’intero apparato ferroviario della città e uccidendo 200 persone, alle quali vanno aggiunti almeno altri 800 feriti. I fermati, però, non sono stati formalmente incriminati, a dimostrazione che non esiterebbero al momento prove contro di loro.

LIBIA/USA

Gli Stati Uniti hanno revocato oggi le sanzioni al traffico aereo da e con la Libia. Le restrizioni ai voli libici erano una ritorsione per l’attentato di Lockerbie del 1988 contro un volo della ‘Pan Am’, in cui morirono 270 passeggeri, (189 americani). La sospensione delle sanzioni è stata annunciata a margine di una visita ufficiale a Tripoli (che si conclude oggi) di una delegazione Usa guidata da Paula Dobrianski, alto funzionario del Dipartimento di Stato.

TURCHIA/UE

L’Unione europea (Ue) ha chiesto al governo di Ankara di emendare un controverso articolo del suo codice penale che obbliga i giudici a condannare al carcere chiunque sia ritenuto colpevole di aver offeso il senso di appartenenza alla nazione turca. La richiesta sostiene in particolare le proteste della stampa turca, i cui giornalisti sono arrivati a imbavagliarsi in segno di protesta per dimostrare l’impossibilità di svolgere il loro lavoro a causa di questa norma. Il caso più noto è quello di Orhan Pamuk, il più famoso scrittore turco, condannato al carcere per avere scritto un articolo in cui faceva autocritica per le responsabilità turche nel genocidio degli armeni.

Microsoft. Maxi multa dall'Unione Europea: non rispettate norme sulla concorrenza

Nuovo duro colpo per Bill Gates. La Commissione Ue ha imposto alla Microsoft una maxi multa di 280,5 milioni di euro per la mancata applicazione delle correzioni indicate da Bruxelles nel marzo 2004 come rimedio per l'abuso di posizione dominante della società Usa. L'Antitrust Ue sostiene che Microsoft "non ha fornito una informazione completa e accurata sulla interoperabilità" dei sistemi software: il mancato rispetto di questa ingiunzione "ha eliminato l'efficacia dei rimedi" pro concorrenza. La Microsoft ha fatto sapere che ricorrerà in appello. "Abbiamo grande rispetto per la Commissione e questo processo - si legge nella nota diffusa dalla società informatica americana - ma non riteniamo che alcuna sanzione, per non parlare di una sanzione di tale entità, sia appropriata, a fronte della mancanza di chiarezza nella decisione originaria della Commissione e delle nostre prove di buona fede nel corso degli ultimi 2 anni. Chiederemo ai giudici europei di decidere se i nostri sforzi di adeguarci alle disposizioni sono stati sufficienti e di stabilire se è giustificata la sanzione senza precedenti da parte della Commissione".

ITALIA

presentato il rapporto annuale al parlamento sulle tossicodipendenze

Nel 2005 sono morti per overdose 603 persone, un dato sottostimato poiché non tiene conto dei casi in cui non sia intervenuta l'Autorità Giudiziaria. La causa del decesso è stata attribuita nella maggior parte dei casi all'eroina. E' quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze, presentato oggi alla stampa. Umbria e Lazio sono le regioni dove si registra il maggior numero di decessi per overdose, Perugia e Roma le province più a rischio. L'80% delle oltre 90.000 segnalazioni effettuate per uso e possesso di sostanze stupefacenti riguardava comunque la cannabis, il 13% la cocaina e il 7% l'eroina. Dal documento parlamentare risulta un aumento dei detenuti per reati connessi alla droga; aumentano anche i tossicodipendenti in carcere, circa il 29% del totale della popolazione carceraria del 2005. Sentiamo Sabrina Molinaro, ricercatrice del CNR, che ha presentato il documento

CORRISPONDENZA

continua il presidio di fronte alla pisana

ieri mattina una delegazione di massa degli occupanti del S. Michele e del Coordinamento cittadino di lotta per la casa si e' recata sotto la regione e ha fatto pressione per essere ricevuta dal consiglio regionale in corso e discutere sulla propria situazione. Durante la mattinata la polizia è anche intervenuta in maniera dura, caricando indiscriminatmente tutti i partecipanti al presidio per impedire l'accesso degli occupanti nella sede della Regione. Il consiglio regionale è stato sospeso per organizzare un incontro con gli occupanti che ha pero' rimandato alla gionrata di domani. è continuata tutta la notte l'occupazione del piazzale antistante la regione alla pisana con una tendopoli.

CORRISPONDENZA

facciamo un punto sui mondali antirazzisti che si stanno svolgendo fino a domenica a montecchio in provincia di reggio emilia.

CORRISPONDENZA