Nell'ambito della campagna "Magnammoce o pesone", occupato un edificio questa mattina a Napoli, contro la svendita del patrimonio pubblico e per dare una prospettiva abitativa sostenibile a precari, lavoratori, studenti.
Oggi pomeriggio è prevista un'assemblea cittadina alla nuova occupazione fatta questa mattina in via ostiense nell'ex stabile dell'Acea. Ci si vuole fare uno studentato.
All'indomani dell'ennesima azione repressiva contro il movimento Notav, nel mirino anche la casa Cantoniera Occupata di Colleferro, movimento che si batte per la riqualificazione sociale del territorio, contro la devastione ambientale e l'inutile piano rifiuti della regione Lazio.
Dopo i nuovi arresti in seguito all'inchiesta sul disastro ambientale provocato dall'Ilva, scatta la ritorsione aziendale: i vertici dispongono la chiusura anche della parte dell'impianto non sottoposta a sequestro, in cui lavorano più di 5000 lavoratori, costretti a ferie forzate a cui seguiranno altri lavoratori dell'indotto e quelli degli stabilimenti di Genova, Novi Ligure, Marghera.
Ma i lavoratori non ci stanno e occupano la direzione dello stabilimento.
Ancora un'altra notte di duri attacchi alla Striscia di Gaza.
Breve aggiornamento da uno dei pochi attivisti rimasti a fianco della popolazione gazawi, che si trova nel campo profughi di Jabalya (nel nord della Striscia) duramente colpito nei giorni scorsi.
Una notte di attacchi duri che hanno portato alla distruzione del palazzo dove si trovavano i media. Attacchi anche al porto. Si teme un invasione via terra.
Oggi una larga alleanza sociale, riunite nel percorso chiamato “Ri_Pubblica, ha occupato il cinema America, a Trastevere, nella città di Roma.
Qualche mese fa alcuni comitati, realtà sociali, collettivi, cittadini/e hanno immaginato uno spazio pubblico di discussione, all’interno del quale, camminare insieme per comprendere le reciproche differenze e, soprattutto, per cercare i nessi e il senso condiviso delle battaglie sui beni comuni nel territorio di Roma.
Lo spazio unisce le battaglie per l’acqua, quelle sui rifiuti, sui saperi, sulla difesa del territorio.
Si tratta di una occupazione collettiva e temporanea. Dal 15 al 18 novembre ci saranno momenti di incontro e discussione sui beni comuni, le battaglie per difenderli e dei processi che li stanno sottraendo a tutti/e noi.
Avvenuta ieri sera, si tratta della prima scuola occupata a Roma, in un periodo che vede studenti e insegnanti impegnati nell'organizzare lotte e proteste contro l'aumento delle ore di lavoro a parità di salario e l'ingresso dei privati nei consigli di istituto previsti dal ddl Aprea-Ghizzoni. Il 10 novembre ci saranno manifestazioni in molte città italiane.