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Rojava

Turchia: la chiusura di Zaman e gli attacchi nel sud-est

Data di trasmissione
Durata 38m 26s

Un aggiornamento con un compagno dalla Turchia sulla chiusura di Zaman, il giornale nato per sostenere Erdogan e ora diventato suo acerrimo nemico. Gli attacchi nel sud est da parte dell'esercito turco contro le cittadine curde non si fermano e saldano ancora di più l'alleanza tra Erdogan e i vertici militari. E infine l'intenzione di Erdogan di voler costruire una città cuscinetto per accogliere i rifugiati siriani, tra il cantone di Kobane e e quello di Afrin.

No War e No Nato sotto l'ambasciata turca

Data di trasmissione
Durata 4m 49s
Le Reti NO WAR e NO NATO hanno convocato un sit in all' l'Ambasciata Turca contro il regime di Erdogan che massacra curdi e curde in Turchia, fa guerra alla Rojava  e sostiene i tagliagole dell'ISIS, per rafforzare le occasioni di contrasto al regime turco e in sostegno della resistenza curda.   A seguire, le Reti parteciperanno dalle ore 14 in poi al sit inv convocato dall'Associane Antigone all'Ambasciata Egiziana/ via Salaria-villa ADA per chiedere "verità e giustizia per Giulio Regeni".

La guerra di Erdogan contro le donne curde

Data di trasmissione
Durata 22m 57s
Intervista alle compagne del Dipartimento delle donne di Sur-Amed che abbiamo incontrato a dicembre 2015 in Germania. Alcune compagne del MFLA hanno incontrato a dicembre in Germania, all'incontro di wendo/autodifesa femminista di Kassel, Leyla, Rojda e Parwin, tre compagne curde che lavorano al dipartimento delle donne del quartiere di Sur, che è il centro storico di Amed/Diyarbakir, sotto coprifuoco di 24 ore imposto dal governo turco dall'11 dicembre scorso (ornai 74 giorni), una prigione a cielo aperto. Le compagne curde raccontano che nella guerra contro la popolazione curda, il governo turco ha deciso di prendere di mira soprattutto le donne, per la loro capacità di resistenza e per il loro portato rivoluzionario, come sosegno per tutta la comunità.

Pkk, Ypg, Ypj tra resistenza e confederalismo democratico, racconto di viaggio

Data di trasmissione
Durata 1h 1m 20s

Un redazionale con un compagno di Rojava Calling appena tornato dal Kurdistan. Un'analisi sul ruolo della Turchia e della coalizione in questa fase di attacco ai curdi, su a che punto si trova il confederalismo democratico, la resistenza curda e il ruolo della donne.

 

Prima una corrispondenza con Yilmaz di UikiOnlus sugli ultimi attacchi dei turchi ai curdi.

 

Intervista con i rappresentanti del Rojava in visita in Italia

Data di trasmissione
Durata 14m 33s

Intervista realizzata con Anwar Muslem copresidente del cantone di Kobane in Rojava e Senam Mohamad copresidente del consiglio del popolo in Rojava.

 

Il giiorno dopo questa intervista, cioè quesdta notte, Daesh ha di nuovo attaccato Kobane.

 

L'offensiva e' cominciata all'alba con l'esplosione di almeno un'auto vicino al valico di frontiera di Mursitpinar, che unisce Kobane con la Turchia. Secodo Mehmet Yuksel, esponente del Partito democratico dei popoli (Hdp), formazione politica pro-curda della Turchia, i jihadisti, travestiti da combattenti curdi dell'Ypg, le unita' di difesa del popolo curdo, "sono entrati con quattro o cinque veicoli con le bandiere dell'Esercito siriano libero, riuscendo ad eludere la sorveglianza dei posti di blocco: hanno fatto esplodere quattro di queste autobombe dentro la citta', di cui due al confine con la Turchia. Poi si sono dispersi in alcuni edifici utilizzando divise dello Ypg, e per questo e' difficile distinguerli. Prendono di mira tutti, anche i civili". I curdi (rilanciati dal regime di Damasco) hanno accusato la Turchia di aver lasciao passare i jihadisti, accusa che Ankara ha definito priva di fondamento. A sud di Kobane, i jihadisti hanno poi 'giustiziato' 23 persone, in maggioranza donne e bambini, ha fatto sapere l'Osservatorio Siriano per i diritti umani. Nel corso della notte l'Isis ha fatto esplodere una seconda auto a Hasaka, nel dord ovest del paese vicino a un posto di blocco delle autorita' all'entrata occidentale della citta', che e' divisa in zone controllata dal governo di Damasco, circa il 40%, e aree, le rimanenti, sotto l'amministrazione curda.

Trasmissione del 1/04/2015 "La lotta delle donne curde e i nostri anni '70"

Data di trasmissione
Durata 58m 13s

http://coordinamenta.noblogs.org/post/2015/04/03/podcast-della-trasmiss…

Puntata del 1/04/2015 “La lotta delle donne curde e i nostri anni ’70 “

” Ottenere nuove leggi non era la preoccupazione principale del Mfl. il suo scopo era più ambizioso, più utopico. Le leggi sono state il positivo sottoprodotto di un lavoro gratuito, privo di finalità concrete immediate, come la ricerca di base. E se un sottoprodotto è nato è anche perchè non era lo scopo ultimo o piuttosto perchè si mirava più in alto. Questa ambizione <irrealistica> -che si permetteva di mettere tra parentesi la realizzazione immediata- ha prodotto un tale slancio, che alcune cose sono state ottenute poi in concreto “Christine Delphy/

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Piccolo compendio

1970

  1. 16/05/1970 n. 281 (Provvedimento finanziari per l’attuazione delle Regioni a statuto ordinario)
  2. 20/05/1970 n. 300 (Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento) – Statuto dei lavoratori
  3. 01/12/1970 n. 898 (Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio) – Divorzio

 1971

  1. 06/05/1971 n. 1044 (Piano quinquennale per l’istituzione di asili nido comunali con il concorso dello Stato)
  2. 24/09/1971 n. 820 (Norme sull’ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale) – Scuola a tempo pieno
  3. 30/12/1971 n. 1204 (Tutela lavoratrici madri)

1972

  1. 15/12/1972 n. 772 (Norme per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza)

1973

  1. 18/12/1973 n. 877 (Nuove norme per la tutela del lavoro a domicilio)

 1974

DPR n. 416, 417, 418, 419 e 420 del 31/05/1974 (Decreti delegati … sulla scuola: gestione democratica, stato giuridico dei lavoratori, sperimentazione)

1975

  1. 19/05/1975 n. 151 (Riforma del diritto di famiglia)
  2. 29/07/1975 n. 405 (Istituzione dei consultori familiari)
  3. 26/07/1975 n. 354 (Riforma dell’ordinamento penitenziario)
  4. 22/12/1975 n. 685 (Disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope. Prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza)

1976

  1. 10/05/1976 n. 319 (Norme tutela delle acque dall’inquinamento – cd “legge Merli”)

1977

  1. 09/12/1977 n. 903 (Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro)

1978

  1. 23/12/1978 n. 833 (Istituzione del servizio sanitario nazionale)
  2. 22/05/1978 n. 194 (Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza)
  3. 13/05/1978 n. 180 (Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori) Chiusura manicomi
  4. 27/07/1978 n. 392 (Disciplina delle locazioni di immobili urbani) – Equo canone

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La lotta delle donne curde e i nostri anni ’7o/Conversazione femminista proprio su questo argomento tratta da radiocane”

http://www.radiocane.info/da-kobane-noi/

“Alla vigilia della camminata auto-determinata di domenica 8 marzo, due compagne italiane dialogano intorno all’attuale incontro con le donne curde in lotta. Un’esperienza,quest’ultima, in grado di sprigionare rinnovata potenza, cui volgere lo sguardo anche in chiave storica e che viene qui focalizzata partendo dal proprio percorso nel movimento femminista dagli anni settanta in avanti.
Immagine rimossa. Il_segno_di_Istar “
 
 
 
/La memoria è l’occasione per produrre nuove possibilità e dare un senso agli eventi presenti e futuri/

“Articolare storicamente il passato non significa conoscerlo<proprio così com’è stato davvero>. Vuol dire impossessarsi di un ricordo così come balena in un attimo dipericolo.(…) Il pericolo è uno solo : prestarsi ad essere strumento della classe dominante. In ogni epoca bisogna tentare di strappare nuovamente la trasmissione del passato al conformismo che è sul punto di soggiogarla.”

(Walter Benjamin, Sul concetto di storia,VI,ed.Porfido,2007)- Citazione tratta dal contributo del collettivo femminista Me.Dea di Torino per l’Incontro Nazionale Separato “Memoria collettiva, Memoria femminista”

 

Dalle delegazioni in Kurdistan per il Newroz

Data di trasmissione
Durata 14m 59s

La delegazione Italiana che si trova a Diyarbakir per seguire le celebrazioni del NEWROZ ha iniziato ieri gli incontri ufficiali con le realtà kurde previste nel programma della carovana.

Un giorno fittissimo di incontri : con il Congresso delle Donne Libere (KJA), con i giovani e con responsabili del partito pace e democrazia (BDP), e il Congresso del Popolo Democratico che di fatto è una spece di governo regionale Kurdo.

Nella corrispondenza poi un report sugli incontri di stamani in attesa di un incontro della delegazione con la copresidente del Rojava.

 

www.uikionlus.com