Verso il 4 dicembre: l'acqua non si vende!
Verso il 4 dicembre, giornata di mobilitazione nazionale per l'acqua pubblica.
Verso il 4 dicembre, giornata di mobilitazione nazionale per l'acqua pubblica.
L' acqua di oltre 130 comuni italiani è stata dichiarata NON potabile a causa della presenza di arsenico. Il ministro della salute Fazio gioca al ribasso e chiede una nuova deroga per 20 microgrammi/litro invece che per 50.
Le istituzioni regionali continuano a far finta di non sapere e le popolazioni non vengono avvisate. Collegamento telefonico con Antonella Litta di Medici per l' Ambiente.
Commenti a margine della carta straccia: nella scorsa settimana è stato emesso il nuovo piano rifiuti laziale.
Chiaiano. Collegamento telefonico verso le manifestazioni del 27/11 a Chiaiano e dell' 11/12 a Terzigno
L' acqua di 128 comuni italiani è inquinata da arsenico e non ci sono deroghe applicabili questa volta. Per l' arsenico sono infatti già state concesse 3 deroghe, il massimo possibile ed ora la commissione europea ha negato la possibilità di derogare ancora
Aprilia: il cantiere della centrale turbogas va avanti. I comitati in lotta contro la costruzione della centrale si apprestano a bloccare la consegna delle turbine nel porto di Anzio essenziali per il completamento della centrale.
Contro i tentativi di privatizzazione dei servizi idrici, continuano le mobilitazioni, dall'iniziativa romana del 24 novembre al Campidoglio, al corteo nazionale di inizio dicembre.
Durata: 13'38''
Per approfondimenti: http://www.acquabenecomune.org
Lo scorso week end si è tenuta a Firenze l'assemblea generale del Forum italiano dei movimenti per l'acqua. Ne è uscito un appello. (13 minuti)
APPELLO ASSEMBLEA DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA - Firenze, 18-19 Settembre 2010
Noi donne e uomini dei movimenti sociali territoriali, della cittadinanza attiva, del mondo dell’associazionismo laico e religioso, delle forze sociali, sindacali e politiche, del mondo della scuola, della ricerca e dell’Università, del mondo della cultura e dell’arte, del mondo agricolo, delle comunità laiche e religiose
che in questi anni e in tutti i territori
abbiamo contrastato la privatizzazione del servizio idrico, perché sottrae alle collettività un diritto essenziale alla vita;
abbiamo promosso e partecipato, nel Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua o in altri percorsi, a iniziative ed azioni, socializzando i saperi e le esperienze, rafforzandoci reciprocamente, allargando la sensibilizzazione e il consenso;
abbiamo promosso con oltre 400.000 firme una legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua e la sua gestione partecipativa;
abbiamo promosso mobilitazioni territoriali, manifestazioni nazionali e appuntamenti internazionali per riappropriarci di ciò che a tutti appartiene, per garantire a tutte e tutti un diritto universale, per preservare un bene comune per le future generazioni, per tutelare una risorsa naturale fondamentale;
abbiamo promosso una campagna referendaria che si è conclusa con lo straordinario risultato di oltre un milione e quattrocentomila firme raccolte;
consapevoli del fatto che
il voto referendario apre una stagione decisiva per l’affermazione dell’acqua bene comune e della sua gestione pubblica e partecipativa;
la battaglia dell’acqua è assieme una battaglia contro il pensiero unico del mercato e per una nuova idea di democrazia;
la privatizzazione e la mercificazione dell’acqua e del servizio idrico è incompatibile con conservazione della risorsa acqua, degli ecosistemi e più in generale dell’ambiente;
una vittoria ai referendum della prossima primavera potrà aprire nuove speranze per un diverso modello economico e sociale, basato sui diritti, sui beni comuni e sulla partecipazione diretta delle persone;
facciamo appello
a tutte le donne e gli uomini di questo paese
perché, in questi mesi che ci porteranno al referendum si apra una grande stagione di sensibilizzazione sociale sul tema dell’acqua, e si produca, ciascuno nella sua realtà e con le sue attitudini e potenzialità, uno straordinario sforzo di comunicazione sull’importanza della vertenza in corso e sulla necessità del coinvolgimento di tutto il popolo italiano, con l’obiettivo di arrivare all’affermazione dei tre referendum abrogativi.
Tutte e tutti assieme possiamo affermare l’acqua come bene comune, sottrarla alle logiche del mercato, restituirla alla gestione partecipativa delle comunità locali.
Tutte e tutti assieme siamo coinvolti nel problema e possiamo divenire parte della soluzione.
Il tempo è ora. Perché si scrive acqua e si legge democrazia.
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Comitato Promotore dei referendum per l'Acqua Pubblica
A cura del Coordinamento NO Inceneritore di Albano
Storia della lotta contro l'Inceneritore, gli interessi in gioco, la partecipazione popolare.
Tre giorni di dibattito da venerdì 6 agosto