Contro il carcere 16/11
Cristian De Cupis, un 36 enne romano fermato il 9 novembre alla
Cristian De Cupis, un 36 enne romano fermato il 9 novembre alla
L'11 novembre ci sarà l'udienza preliminare contro le compagne e i compagni dell'occupazione "8 marzo" di Magliana. Ripercorriamo l'intera vicenda per affrontare un discorso sulla repressione delle lotte con particolare attenzione agli arresti del 15 ottobre e al divieto di manifestare imposto dal sindaco Alemanno. Venerdì 11 alle 11 sotto al Tribunale di Piazzale Clodio, sabato 12 alle 15 sotto Regina Coeli.
Sono terminati i soldi della “Smuraglia” (è la legge che concede facilitazioni alle cooperative e aziende che assumono detenuti o ex detenuti), è emergenza per il lavoro dei detenuti.
Si torna a parlare di leggi speciali per restringere gli spazi di agibilità dei movimenti di protesta. Si tira fuori la Legge Reale, proponendone una bis. Una legge che ha dato libertà di uccidere ale forze dell'ordine. Una legge che nei primi 15 anni di applicazione ha provocato 254 morti e 371 feriti.
In Carcere si tortura: il caso del carcere di Asti e della "squadretta" di guardie picchiatori.
una corrispondenza con l'avvocato di un compagno arrestato per i fatti del 15 ottobre, l'avvocato ci parla della conferma delle misure di carcerazione e di come si sta svolgendo l'inchiesta.
Il compagno è in sciopero della fame, massima solidarietà e complicità:
LIBER* TUTT*!!!
Solidarietà totale con gli arrestati e le arrestate nella manifestazione di sabato 15. Denuncia della campagna lanciata da alcuni giornali per indurre alla delazione i partecipanti al corteo, chiamandoli a denunciare i presunti black bloc. Barbarie e infamia.
Una partita di pallone nel carcere di Spoleto tra detenuti ergastolani e operatori e volontari, per denunciare la brutalità dell'ergastolo ostativo, una condanna da cui si esce solo con la bara; una sorta di morte prolungata nel tempo.
Due dibattiti parlamentari sull'emergenza carceri, al Senato e alla Camera dei deputati non hanno prodotto nulla. Il ministro Nitto pAlma, a nome del governo si è detto contrario a ogni provvedimento di indulto o amnistia per allentare la morsa del sovraffollamento. Si pensa di intervenire sulla "carcerazione preventiva" riducendo i casi in cui sia previstoil carcere, in particolare per iprocessi per direttissima.
Una comune valutazione sulla chiusura degli Opg (manicomi criminali) è stata affermata e gradualmente si pensa di fare uscire i 1500 reclusi dei quali si occuperanno le Asl.
Valutazioni e riflessioni dei detenuti in merito al cosiddetto "processo breve". Breve per i ricchi e "lungo" per le classi subalterne.
Mercoledì 21 settembre, al Senato per una sessione tutta dedicata al carcere, il ministro Palma ha affermato "interverremo sul sovraffollamento, ma amnistia non è soluzione". Da parte loro, l'associazione Antigone, Magistratura Democratica, Ristretti Orizzonti e il Coordinamento nazionale dei Garanti dei detenuti, affermano che "la situazione è urgentissima e bisogna intervenire subito"... e che "l'ampliamento delle possibilità di accesso alle misure alternative, in particolare superando le presunzioni legali di pericolosità sociale e... prevedere, per i reati che non siano espressione di particolare allarme sociale ed in concreto sanzionabili con pene non elevate, che gli autori vengano messi in carcere (in caso di rigetto delle richieste di misure alternative alla detenzione) soltanto se negli istituti vi siano posti disponibili rispetto alla capienza regolamentare o quantomeno tollerabili"
Mercoledi 16 settembre, gli avvocati tedeschi hanno avvertito che la mattina all’alba hanno estradato Sonja e Christian, rispettivamente di 79 e 72 anni. Christian è gravemente malato avendo avuto un ictus. Erano in Francia da oltre trent'anni. Estradati in tutta segretezza ora si trovano a Francoforte. Una prova di vendetta postuma dei governi europei sempre più indirizzati a costruire stati di polizia militarizzati.
Nel 2010 sono stati 19.031 i procedimenti penali avviati nei confronti di
cittadini extracomunitari non in regola coi documenti. I delitti loro
contestati sono stati quelli legati al mancato ottemperamento agli
obblighi di espulsione in violazione degli articoli 13 e 14 del decreto
legislativo 25 luglio 1998 così come innovati dalla legge Bossi-Fini
sulla immigrazione del 2002.
Sempre nel 2010 20.223 sono stati gli immigrati andati a finire sotto processo per questi reati. Nell’83,6% dei casi il giudice ha convalidato l’arresto, il quale era previsto
come obbligatorio.
Ciò vuol dire che 16.906 extracomunitari sono passati, seppur per pochi giorni, nelle 207 prigioni italiane per essersi sottratti alla esecuzione del decreto di espulsione. Nel 77,6%
dei casi in questione gli stranieri sono stati condannati. Nel 22,4%
dei casi è vi è stata assoluzione.
Da inizio agosto 12 “morti di carcere e malagiustizia”, 10 si sono suicidati