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Carcere

Contro il Carcere 8/2

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 La burla del decreto governativo detto "svuota carceri". Non uscirà che qualche centinaio di detenuti/e. Grave invece la parte che prevede la permanenza nelle "celle di sicurezza" di caserme e questure degli arrestati in flagranza, fino al processo.

Da New York seconda parte dell'intervista a attivisti di Occupy The Hood (occupythehood.org) per la lotta contro il carcere e la difesa degli arrestati afroamericani. Per maggiori informazioni vedi la testimonianza dell'atrocità del sistema capitalistico statunitense sia verso le comunità afro-americane, l'esperienza e repressione violenta del gruppo MOVE (http://www.archive.org/details/MOVE__DVD ), e quelle bianche povere, come nella Virginia occidentale (http://wildandwonderfulwhites.com/ ).

 

 

Contro il carcere 1/2 Intervista al fratello di Christian De Cupis

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Christian De Cupis, residente nel quartiere romano di Garbatella, arrestato alla stazione di Roma Termini il 9 novembre 2011, dopo tre giorni, il 12 novembre muore in un letto del reparto per detenuti dell'ospedale Belcolle di Viterbo. Christian, nello stesso 9 novembre aveva denunciato ai sanitari dell'ospedale di Santo Spirito di essere stato sottoposto a pestaggio dagli agenti. Dopo di che lo "strano" trasferimento all'ospedale e al carcere di Viterbo. Inoltre i familiari non vengono avvertiti dell'arresto, né del trasferimento, ma solo a morte avvenuta. Ne parliamo con Claudio, fratello di Christian e con Fabio tra i promotori del "Comitato verità e giustizia per Christian De Cupis".







 









 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 







































 

Contro il carcere 18/1 Intervista a "Occupy the Hood"

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Da New York intervista a Malik Rahsaan uno dei fondatori, insieme a  Ife e Preach Peace, di Occupy the Hood, un'esperienza cresciuta all'interno e in alternativa a Occupy Wall Street.

il movimento Occupy Wall Street, scacciato violentemente dalla polizia da Zuccotti Park di Manhattan, è molto eterogeneo al suo interno ma tuttora prevalentemente "bianco", sia nella sua composizione che nelle prospettive. In queste settimane di riorganizzazione e dibattiti fuori e dentro il movimento, ho chiesto il parere di Malik Rahsaan su Occupy Wall Street e di condividere con noi le sue ragioni per avere organizzato il gruppo alternativo Occupy the Hood, insieme a Ife e Preach Peace e a molti e molte altre. I temi che prevalentemente pongono sul tappeto sono oltre a una critica molto radicale al sistema, un'attenzione particolare ai temi del carcere e della repressione da cui la comunità afro americana è particolarmente colpita. Inoltre vogliono portare avanti i temi della prigionia politica (Abu Jamal e non solo) dei militanti dei "movimento di liberazione".

Per saperne di più:

http://www.officialoccupythehood.org/ 

http://www.youtube.com/user/TheREALOccupyTheHood/feed 

Informazioni relative all'iniziativa "Film the police: big brother in reverse" (filmiamo la polizia: il grande fratello all'inverso) si possono trovare a 

http://www.filmthepolice.com/

Il video "Film the police", con Jasiri X, collaboratore di Occupy the Hood, è reperibile su youtube a 

http://www.youtube.com/watch?v=hyT1buoyTnY 

 

Contro il carcere 11/1

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Pisa, evasi nella notte 2 detenuti, 1 si è ferito alle gambe ed è stato subito ricatturato.
Servirebbe un'amnistia per 23 mila detenuti, non la cosiddetta svuota carceri.

Firenze: detenuto 31enne si impicca... vittima della legge ex Cirielli. Era agli arresti domiciliari perché malato, ma quando è stato condannato, il giudice ha dovuto obbligatoriamente mandarlo in carcere perché recidivo, secondo la legge Cirielli. In carcere si è impiccato.

Contro il carcere 4/1

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 nelle ore che hanno segnato la fine del 2011 e l'inizio del 2012, mentre le "brave persone" pensabano a divertirsi per dimenticare le asperità dell'esistenza, nell'inferno dei vivi, nel carcere morivano 4 persone. Due poco prima che scoccasse la mezzanotte, altre due alle prime ore del nuovo anno. E' un massacro, e un crimine contro l'umanità mantenere i carcerati e le carcerate in queste condizioni. Bisogna battersi con forza per l'AMNISTIA ora con il massimo di impegno.

Contro il carcere 28/12

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 64 suicidi in carcere nel 2011, 55 nel 2010, 1023 negli ultimi undici anni. A cui bisogna aggiungere, per rendere l’idea, 5703 atti di autolesionismo (molti di questi non vengono refertati, per cui il numero reale è superiore). Nel 60 per cento dei casi si suicidano detenuti in attesa di giudizio.

Al carcere per minori (Ipm) del Pratello (Bologna) le guardie usavano “metodi da aguzzini” nei confronti dei ragazzi detenuti.

 

 

 

 

Contro il carcere 21/12

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 Il ministro della Giustizia Paola Severino riempie le celle di sicurezza degli uffici di polizia. A cui lei ha già cambiato il nome. “Sale di custodia" verranno chiamate, dimenticando che in quelle celle avvengono le violenze peggiori contro chi viene arrestato e vengono estorte confessioni. Il caso di Stefano Cucchi non è il solo.

Nell'ultimo anno 68.411 persone sono entrate in carcere, un numero inferiore a quello degli anni precedenti che si era attestato sulle 80.000 unità. ma il punto è che ne sono uscite solo 

45.000. Le leggi che bloccano l'uscita dal carcere sono la Cirielli e la Fini Giovanardi. La metà è uscita entro 3 giorni dall’arresto e 10.000 dopo un mese. Un terzo è finito dentro per stupefacenti, solo 1.655 per omicidio, ben 3.463 per resistenza a pubblico ufficiale. Si evince che è lo stesso intervento del pubblico ufficiale che "crea il reato".

 

Contro il carcere 14/12

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Taranto: detenuto di 40 anni muore in cella. 

Il ministro della Giustizia Paola Severino punta sulle misure alternative per affrontare l’emergenza del sovraffollamento delle carceri italiane: sono la detenzione domiciliare, la messa in prova. Penso anche ad alcune forme di depenalizzazione che già

sono state elaborate e studiate dalle commissioni che si sono succedute

all’interno del ministero della Giustizia.

Rivolta nel carcere di Ancona e di Parma.

 

Contro il carcere 7/12

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 E' morta Leda Colombini. Mente e cuore dell'Associazione "A Roma insieme". Un'Associazione che dal 1994 ha come motto: "Mai più bambiniin carcere". 

Quattro detenuti morti in carcere in otto giorni! Dal 26 novembre al 4 dicembre quattro persone detenute sono state uccise dal carcere. Chi suicidato, chi ha perso la vita per ritardi dei soccorsi o per inadempienze sanitarie.

Contro il carcere 30/11

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Sudduvisione buoni/cattivi nelle carceri italiane: codice bianco, verde, giallo o rosso. La circolare n. 0445732 del 2011 firmata congiuntamente dal capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta e dall’ormai quasi ex direttore dell’ufficio detenuti Sebastiano Ardita, prevede il regime aperto (ossia vita diurna fuori dalla cella ma pur sempre dentro il carcere) per una certa tipologia di detenuti.

Il neoministro dice: no all'amnistia (non c'è il quadro politico favorevole) bisogna puntare all'allargamento delle misure alternative.