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Delibera di emergenza abitativa: un passo avanti

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Durata 10m 44s

Ieri si è svolto un incontro tra i movimenti di lotta per la casa e gli assessori regionale e comunale per discutere della delibera sul piano straordinario per la risoluzione del problema abitativo nella capitale, approvata nei mesi scorsi dalla giunta regionale. C'è l'impegno di riconvocarsi a breve per definire più nel dettaglio la questione degli immobili da destinare all'emergenza abitativa e il censimento dei beneficiari.

Sgombero dell'occupazione di Torrespaccata

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Durata 4m 41s
Durata 8m 32s

Stamattina 3 giugno, a Torrespaccata, a Roma, la polizia si è presentata in forze per sgomberare l'occupazione a scopo abitativo. Prima corrispondenza, dal tetto dell'occupazione, da cui i residenti cercano di resistere. Seconda corrispondenza dal di fuori, dal presidio che si è formato a sostegno degli occupanti.

Cosenza: sgombero di un'occupazione abitativa

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Durata 6m 1s

Caos in pieno centro a Cosenza. Corso Mazzini trasformato in un campo di battaglia fin dalle prime luci dell’alba. Decine e decine di agenti della polizia e dei carabinieri in tenuta antisommossa hanno iniziato a sgomberare un edificio di via Don Minzoni che risultava occupato dal 28 aprile scorso dai passionari del comitato cittadino “PrendoCasa”.

L’operazione, come era prevedibile, ha dato origine a tensioni che hanno letteralmente paralizzato il centro città.

Gli occupanti hanno tentato di resistere allo sfratto forzato trasferendosi dall’interno dell’appartamento al tetto. La paura che qualcuno potesse decidere di compiere da quell’altezza gesti sconsiderati, ha reso necessario l’intervento sul posto anche dei mezzi dei vigili del fuoco e dell’autoambulanze, intervenute per trasferire in ospedale una donna incinta colpita da malore.

L’episodio cosentino di stamani non è isolato in Italia, ma prende le mosse dalla campagna nazionale di mobilitazione ed occupazione lanciata dalla rete ABITARE come protesta al piano casa varato dal Governo Renzi, meglio noto come Decreto Lupi.

A Roma gli scontri tra le forze dell’ordine e gli occupanti si sono trasformati in guerriglia di strada, come hanno documentato le immagine lanciate dai telegiornali nazionali.

 
 

Nelle scorse settimane a Cosenza, si sono registrati incontri e trattative che però non sono state risolutorie fino all’intervento di sfratto coatto che si sta consumando in queste ore.

La Digos ha denunciato per invasione arbitraria di immobile sei militanti più i capofamiglia occupanti mentre gli agenti che sono riusciti ad instaurare un dialogo con le quindici persone asserragliate sul tetto dello stabile di Via Don Minzoni, hanno proposto l’Hotel Bruni, come sistemazione alternativa e momentanea per le famiglie.

Un’analoga situazione si sta verificando sul Viale della Repubblica, dove era stato occupato uno stabile religioso.

Corteo a Magliana

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Durata 8m 12s
Durata 4m 55s

1. Oggi a Magliana mobilitazione per la casa a sostegno di una famiglia sotto sfratto, corteo oggi pomeriggio alle 17.30. Intanto al municipio VIII occupato da ieri si attende per una assemblea dei movimenti di lotta per la casa con una ancora sconosciuta controparte...

 

2. 19. 20 Dal corteo per le vie di Magliana, la corrispondenza con un compagno

Occupazioni e sgomberi oggi a Roma

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A Roma ci sono state 5 nuove occupazioni per dare casa a famiglie, migranti studenti e studentesse. Mentre si registra il primo caso dell'applicazione dell'articolo 5 del decreto Lupi, il quale non è altro che un pacchetto edilizio che promuove la speculazione e attacca le occupazioni per emergenza abitativa, i movimenti per il diritto all'abitare danno una chiara risposta al governo Renzi riprendendosi le palazzine sfitte.
Da stamattina quando è stato occupato lo studentato Godot in via Cesalpino 12/14 per dare casa a giovanti studenti, precari e studenti lavoratori. Si tratta di uno stabile in zona universitaria, di proprietà di una società privata, comprato e rivenduto più volte, poi sequestrato e attualmente in stato di abbandono da più di cinque anni. Immediatamente sul posto si sono presentati uomini e blindati della polizia, i quali hanno proceduto con lo sgombero, manganellando gli studenti e le studentesse presenti all'interno dell'edificio. Due giovani erano saliti sul tetto per opporsi allo sgombero.

 

Attualmente si ha notizia di due ragazzi arrestati, uno studente ferito e tutte le persone identificate. Le guardie stanno rimuovendo gli striscioni dal tetto, mentre per tutta la via si sentono cori e slogan in solidarietà alle occupazioni e per l'immediato rilascio degli arrestati. In un periodo di crisi, in cui la disoccupazione giovanile è al 42,3 per cento, e il governo Renzi impone ancora maggiore flessibilità e precarietà ai giovani che riescono ad affacciarsi sul mondo del lavoro, è evidente come quando si tenta di mettere in campo una soluzione ai problemi esistenti, la politica istituzionale sa solo esibire i muscoli. Gli occupanti però non si fanno intimidire e sono determinati a continuare le proprie battaglie, perciò per oggi pomeriggio è prevista un'assemblea pubblica al Lucernario alle ore 16 verso il 12 aprile perché la lotta non si arresta.
Circa 150 persone hanno occupato due palazzine in via Corti a Ponte di Nona, le quali erano abbandonate da tempo e ora sono confluite in un fondo immobiliare. Attualmente davanti agli edifici occupati ci sono digos, agenti e mezzi della polizia, ma gli occupanti sono determinati a resistere. Un presidio di solidarietà si è formato nelle vicinanze e continua a crescere. h.15.50: I carabinieri antisommossa entrano nelle palazzine occupate di Ponte di Nona. Blindati in arrivo all'occupazione di Neet Bloc. h.16.00: A Ponte di Nona la polizia sfonda il portone. Gli occupanti salgono sul tetto per resistere e opporsi allo sgombero. h.17.00: Lo sgombero a Ponte di Nona si è concluso. Davanti all'occupazione Neet Bloc la polizia che ha caricato le persone che difendevano l'occupazione. I ragazzi fermati durante lo sgombero dello studentato Godot sono invece stati rilasciati.
Alla Montagnola circa 300 nuclei familiari (più di 700 persone) hanno preso casa in un enorme stabile di uffici in via Baldassarre Castiglione. L'edificio sfitto ormai da anni, era stato occupato e poi sgomberato per essere lasciato nuovamente al degrado. A Roma ci sono 245 mila case vuote, di cui 86 mila possedute da privati o da grandi società, mentre migliaia di persone sono senza un tetto e il governo Renzi non propone soluzioni reali per risolvere questo problema, dunque l'unica soluzione è occupare gli stabili fissi.
Un'altra occupazione si trova a Torre Spaccata, dove 80 famiglie, per un totale di 300 persone tra italiani e migranti. Non appena gli abitanti sono entrati nell'edificio, si è presentato agenti della sicurezza privata, ma gli occupanti hanno rivendicato l'azione e li hanno allontanati.
h.17:00, arriva la celere anche di fronte a Neet Bloc, in via del Commercio. Gli occupanti e le occupanti riescono a ritardare l'ingresso della polizia. Intorno alle 18.00 la polizia entra, identificando i presenti.


Contro il Piano casa e Jobs Act manifestazione a Roma il 12 aprile!