Redazionale sulle polemiche giornalistiche intorno ai saluti romani durante la commemorazione del 7 gennaio 1978 presso la allora sezione romana del Movimento Sociale Italiano di Acca Larenzia e sulla sentenza delle sezioni riunite della corte di cassazione proprio sulla rilevanza penale del saluto romano. Ne abbiamo parlato con Davide Conti, storico, consulente della procura di Bologna (inchiesta sulla strage del 2 agosto 1980).
Corrispondenza telefonica con un compagno dal presidio sotto la Cassazione nella giornata della pronuncia sulla costituzionalità dell'ergastolo ostativo.
Parliamo anche della presentazione del libro "La settimana Santa"di oggi pomeriggio al presidio di piazza Cairoli, dalle 17:00 sotto il Ministero di Giustizia, in solidarietà ad Alfredo Cospito al novantottesimo giorno di sciopero della fame.
ulteriori dettagli delle mobilitazioni contro il carcere di questi giorni a Roma al link:
Domani, Mercoledì 25 Gennaio, presidio alle ore 11 a Piazza Cavour, in solidarietà ad Alfredo Cospito, in sciopero della fame contro l'ergastolo ostativo e il 41 bis, durante la discussione sull'ergastolo ostativo.
Con un compagno imputato e un compagno avvocato ricostruiamo i fatti del 15 ottobre 2011 e come si arriva alla cassazione di martedi che vede 6 imputat con pene gravi per il reato di devastazione e saccheggio
Il 7 ottobre saremo di nuovo sotto la Cassazione per chiedere Verità e giustizia per Martina Rossi.
È l'ultima occasione che abbiamo per farlo!
Martina è morta precipitando dal 5 piano di un albergo di Palma de Mallorca nel tentativo disperato di fuggire a uno stupro.
Per la sua morte sono stati condannati xxxxx a 6 anni, per tentato stupro e per aver procurato la morte come conseguenza di altro reato.
Uno dei due reati è già andato in prescrizione, se la Cassazione accoglierà il ricorso non ci sarà tempo per un nuovo processo e dopo pochi giorni scatterà la prescrizione anche per il reato di tentato stupro. Obiettivo a cui puntano gli avvocati della controparte.
Saremo sotto la Cassazione per dire ancora una volta El violador Eres tu! Lo stupratore sei tu: tribunali, politica, società, cultura patriarcali.
La violenza non va in prescrizione, la violenza non deve essere cancellata. Per Martina e per tutte quelle donne che non hanno più voce e che non denunciano per paura di non essere credute!
“Se la Procura ordina lo sgombero il Viminale, e di conseguenza le forze dell’ordine, devono eseguirlo immediatamente”. A dirlo una sentenza della Corte di Cassazione, che ha così accolto il ricorso di una società privata proprietaria di numerosi immobili tra Firenze e la sua provincia, occupati per 6 anni prima che la Questura intervenisse sgomberandoli. Una vera e propria benedizione da parte della suprema corte nei confronti del decreto Salvini, con cui il governo gialloverde ha aperto le porte, fra le altre cose, alla repressione più dura nei confronti dei movimenti per il diritto all'abitare.
Ne parliamo con Cristiano, del coordinamento di lotta per la casa di Roma.
E’ arrivata la sentenza di Cassazione del tribunale di Roma,
Karlos verrà estradato.
Non conosciamo ancora le motivazioni ma poco importa, ancora una volta lo stato italiano avallando le richieste dello stato spagnolo, diventa complice della repressione cieca con la quale il governo di Madrid continua a perseguitare la dissidenza Basca.
Karlos verrà portato in spagna dove, dopo aver scontato 8 mesi in isolamento a Rebibbia e quest’ultimo mese nel carcere di massima sicurezza di Rossano Calabro, lo attende una condanna a 16 anni di carcere.
Con la sua estradizione sara’ piu’ difficile per la moglie e il figlio raggiungerlo per le visite, ma siamo certi che si faranno forza e non saranno soli, perchè già molti compagni e compagne di Euskal Herria sono pronti ad accoglierli e ad accompagnarli in questo nuovo pezzo di viaggio…con Karlos, fino alla libertà!
Noi da qui continueremo a seguire la vicenda e fargli sentire forte la nostra solidarietà.
DAJE KARLOS, ANIMO!
ELKARTASUNA ETA ASKATASUNA!
AMNISTIA ORAIN!
Corrispondenza con Mauro a 3 giorni dall'udienza in cassazione che ha condannato Davide, Cristian e Mauro stesso per il reato di devastazione e saccheggio, in merito alla giornata di lotta del 15 ottobre 2011 a Roma.
Per Marco è caduta l’accusa di “devastazione e saccheggio” e tornerà in appello.
Mentre Davide è stato nuovamente tradotto nel carcere di Teramo, due compagni si trovano ancora agli arresti domiciliari.
Per scrivere a Davide e dimostrare che chi lotta non è mai solo/a:
Davide Rosci Casa Circondariale di Teramo Strada comunale rotabile Castrogno 64100 Teramo (TE)
Ascoltate dalla voce di Mauro le valutazioni sul processo e sulla solidarietà nei confronti delle persone colpite dalla repressione.
Oggi la corte di cassazione a Roma si pronuncerà sul ricorso al riesame riguardo la legittimità della custodia cautelare nei confronti di Mattia, Niccolò, Chiara e Claudio. Dalle 9.30 è in atto un presidio a piazza Cavour per ribadire che il vero terrorista è chi militarizza e devasta i territori. Tutti e tutte libere subito!