Con una compagna di Spazio Medusa un quadro dell'8 marzo torinese: le iniziative della mattina in università e davanti alla fabbrica di Iveco e il corteo che attraverserà le vie del centro cittadino, in questo momento (ore 15) al concentramento
Corrispondenza con una compagna sulla passeggiata eco-transfemminista a Villa Gordiani che prosegue la settimana di mobilitazione contro la violenza dell’estrattivismo capitalista e del patriarcato.
Da Villa Gordiani, luogo di storie di violenza ma anche di sorellanza* resistente, al lago Bullicante della Ex-Snia, che lotta contro la cementificazione e gli interessi dei privati; ci riprenderemo gli spazi che sono nostri.
Grideremo con rabbia e con amore che la salute dei territori e dei nostri corpi si costruisce con la cura collettiva delle relazioni e dell’ecosistema metropolitano che abitiamo.
Cura collettiva come rigenerazione e come pratica conflittuale, che dia protagonismo alle soggettività femminilizzate e queer per ribaltare le dinamiche di potere esistenti.
Scendiamo in quartiere perché rifiutiamo il regime di sicurezza imposto dal succedersi di governi reazionari e sbirreschi.
Rifiutiamo questa stretta repressiva che ci toglie l’aria, l’attacco repressivo all3 lavoratrici, l’imposizione della precarietà con il taglio del reddito di cittadinanza e il carovita.
Rifiutiamo gli extra profitti delle aziende del fossile e la militarizzazione che li protegge.
Rifiutiamo la retorica della famiglia naturale e delle differenze biologiche di genere che vorrebbero un mondo di violenza patriarcale dove non c’è spazio per le nostre esistenze.
A tutto questo opponiamo i desideri dei nostri corpi indomabili, per una vita bella!
Lo spazio transfemminista delle Cagne Sciolte è stato liberato nel 2013 da un gruppo di compagne stufe di ritrovarsi sempre ad avere a che fare con machismo e sessismo, anche dentro le occupazioni.
Il 25 novembre, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, hanno ricevuto una brutta sorpresa: erano andat* allo spazio per prepararsi al corteo del giorno dopo e lo hanno trovato chiuso. Le serrature erano state cambiate, lucchetti e catene divelti e sostituiti.
Sono rientrate nel giro di poche ore e Domenica 11 dicembre dalle h 16.00 hanno convocato un' Assemblea Pubblica, ne parliamo in diretta con una compagna.
Abbiamo parlato al telefono con un* compagnu delle Cagne Sciolte sulla Passeggiata Avvelenata che si svolgerà a Piazza Nuccitelli a partire dalle 20 contro la cultura della violenza maschilista che soffrono donne, lesbiche, froce, persone trans e non binarie.
A continuazione il comunicato delle Cagne Sciolte:
PASSEGGIATA AVVELENATA
SCENDI LA RABBIA
Due settimane fa abbiamo attraversato insieme le strade intorno al Parco degli Acquedotti in seguito a un fatto di cronaca, l’ennesimo!!
I giornali titolavano “stupratore seriale”, ma noi sappiamo che ad essere seriale non è lo stupratore, ma lo stupro e la violenza contro donne, lesbiche, froce, persone trans e non binarie. Quello che leggiamo sui giornali è la minima parte di quello che succede ogni giorno nelle strade, nelle case, nelle famiglie, ovunque sia il patriarcato! Siamo furios3 di sentire quotidianamente della violenza agita sui nostri corpi, per questo torniamo in strada e continueremo a farlo.
Vogliamo riprenderci tutt3 insieme le strade di ogni quartiere perché le strade libere le fanno le donne, lesbiche, froce, persone trans e non binarie che le attraversano. Vorremmo che in ogni quartiere ci fossero delle passeggiate arrabbiate!
Intanto, ci vediamo venerdì 8 luglio al Pigneto, appuntamento a Piazza Nuccitelli ore 20.
Fitto programma di iniziative nei prossimi giorni alla LEA Berta Caceres:
-Giovedì 9 Giugno - dalle 18 Laboratoria Transfemminista
-Venerdì 10 Giugno - ore 18 Presentazione di "Envirmoental Humanities" con le curatrici
-Domenica 12 Giugno - ore 18.30 Presentazione di "Le rivoluzioni di Berta" con l'autrice
In chiusura di corrispondenza approfondiamo la situazione legata alla proprietà dello stabile occupato, e alla richiesta di accesso agli atti portata avanti dal collettivo di Berta per conoscere meglio il processo che vede il tentativo di vendita da parte della Regione Lazio dello stabile di Berta.
Le compagne di Non Una di Meno Rimini, dopo le iniziative in risposta all'adunata degli alpini, durante la quale sono avvenute decine di molestie e violenze nei confronti delle donne, denunciate da tante, continuano a mobilitarsi. Oggi si terrà una nuova assemblea pubblica, di cui parliamo nella corrispondenza.
Questa mattina di sabato 7 maggio la Laboratoria Berta Caceres si riprende il suo spazio alla Caffarella, appuntamento per tutte, tuttu e tutti alle ore 10 in via della Caffarella 13.
La prima corrispondenza Caffarella è delle ore 8.50, la seconda delle 9.45 e contiene un appello a recarsi in sostegno.
La terza corrispondenza è delle ore 13: situazione di stallo: compagn* dentro la struttura, altr* intorno e le forze dell'ordine che cercano di non far avvicinare nessuno.
Varie sono le scadenze di questa settimana che devono vedere la nostra partecipazione. Partiamo da quella di martedì 22 febbraio ore 16,00 a via Montebianco per far rivivere, ricordando Valerio, l'antifascismo militante e far vivere la manifestazione come momento di lotta non solo del suo quartiere ma per tutta la città.
Altrettanto importante è l'appuntamento dell'assemblea di NUDM a ESC giovedì 24 alle h19,00 in preparazione dello sciopero femminista e trans*femminista contro la produzione e riproduzione dell'otto marzo 2022. che è fondamentale costruire tutt* insieme. Per questo abbiamo dato anche l'appuntamento a piazza dell'Immacolata a San Lorenzo, per le ore 10,30, per un momento di formazione collettiva su come immaginiamo e vogliamo la nostra città transfemminista.
Come facciamo da qualche trasmissione abbiamo ripreso la lettura del libro "Il manifesto della cura" del Care Collective, una riflessione su come trasformare la nostra società e la nostra economia in una società della cura universale. Oggi viviamo in una società dell'incuria, capitalista, patriarcale e omofobica in cui le relazioni sociali sono sostituite con le relazioni tra merci ed il valore della cura con il valore di scambio, dove non c'è rispetto, accettazione, ascolto delle soggettività e delle differenze e dove il mondo umano, animale e l'ambiente tutto viene dominato dal profitto. Dobbiamo risocializzare ed internalizzare i nostri sistemi, riregolarizzare i mercati e defeticizzare le merci per conquistare una cura universale e condivisa ed una economia della cura.