“Non può esserci liberazione per la Palestina senza la liberazione delle donne. Donne libere in una patria libera”. E’ stato questo lo slogan che, il 26 settembre scorso, è risuonato per la strade della Palestina occupata e nei territori del ‘48.
Da Ramallah a Rafah, da Haifa a Gerusalemme, passando per Jaffa e Taybeh e fino alla diaspora libanese ed europea, le donne palestinesi sono scese in piazza, fra cartelli gialli, canti e grida che inneggiavano alla “rivoluzione” e alla “libertà”.
E’ nato così, nel giro di poche settimane, un movimento dal basso che promette di mantenere il suo “stato di agitazione permanente”: si chiama Tàlia‘àt, “quelle che escono”, un termine che deriva dalla radice Tala‘a, in arabo “emergere, rendersi visibile”, utilizzato anche per descrivere il sorgere del sole.
Ne parliamo con la giornalista Cecilia Dalla negra.
Parliamo con una compagna di Nudm della minaccia dello stacco delle utenze a Lucha Y Siesta annunciato per il 13 novembre e facciamo un punto sulla due giorni a Napoli di NUDM.
Dopo le minacce di sgombero e distacco delle utenze dal 15 settembre e le prime iniziative di difesa, una compagna della Casa delle Donne Lucha y Siesta fa il punto della situazione e delle proposte per il futuro e lancia due iniziative che si svolgeranno in questa settimana negli spazi di Lucha, in via Lucio Sestio 10:
Giovedì 5 settembre 2019 dalle ore 18:30 Assemblea di Non Una Di Meno durante la quale si discuterà anche una nuova iniziativa di difesa dello spazio;
Sabato 7 settembre alle ore 12.00 conferenza stampa per fare il punto della situazione dello spazio e rendere pubblica la costituzione del Comitato “Lucha alla città”.
"Sarà un momento - leggiamo nel comunicato - in cui non solo racconteremo lo stato dell’arte sulla vicenda che ci coinvolge, ma anche un’occasione – per tutt* coloro che vogliono aderire al comitato e supportare questa grande impresa – di farlo pubblicamente", cioè "costituire un fondo che ci permetta di acquistare lo stabile di Via Lucio Sestio 10".
Ospite in studio Karima 2G che sarà in concerto domani alla Casa Internazionale delle donne in via S. Francesco di Sales 1.
Karima è una cantante e beatmaker italiana di origine liberiana. Nel 2014 debutta da solista con l'album 2G in cui i suoni elettronici rimandano alla bass music con influenze afro e i testi sono in pidgin-english, sua lingua madre. Insieme a lei parliamo di femminismo, afro-futurismo femminista, blackness e della sua musica.
Il 14 giugno si è svolto un grande e partecipato sciopero femminista in Svizzera. Ne parliamo in studio con una compagna italiana di NUDM e telefonicamente con una compagna del collettivo Lotto ogni giorno - Ticino
Le compagne e i compagni del collettivo Nodo Solidale ci aggiornano e offrono un'analisi sulla situazione in Messico dopo i primi 4 mesi dalle elezioni di Manuel Lopez Obrador, del partito Morena parte dello schieramento della sinistra messicana, che ha tradito ogni aspettativa di un Messico pacifico.
Si assiste invece a una guerra per la conquista dei territori scatenata violentemente dai gruppi dei Narcos e mercenari che agiscono con funzioni paramilitari contro le resistenze, seminano il terrore soprattutto nelle campagne e, sgomberando i territori, permettono i grandi progetti estrattivisti.
La lotta dei Black lives matter negli Stati Uniti d'America, il rapporto con il movimento #metoo, questi alcuni temi affrontati dall'attivista Karlene Griffiths ospitata da Non una di meno Torino nello spazio abitativo Neruda.