Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa

twentyfive o'clock - anatemi & rifiuti urbani

ecco venticinque o cloch di mercoledì undici aprile venti diciotto

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la playlist:
sonic youth - disconnection notice
shye ben izur, jonny grenwood & the rajasthan express - junun
davide penta - mantra ascensionale idealizzato postvedico senza gnosi
barou drame - diagatoula
sepultura - itsari
barrato - uuh!! + sicuri comodo
neid - l'egoistaa
la furia - dividi et impéra
light the bob - cylone
luou quinse - lou pal
lyonesse - copper & brass
the chieftains - chase around the windmil (medley)
path - il fantasma di toni toscano
billy bragg - why we build the wall
old crow medicine - hard to tell
fela ransome kuti -v.c. 7
black heat - wanaoh
death grips - spikes
il signor k - hanno i piani
dj shadow - nobody speak
thievery corporation - the temple of i & i
the (international) noise conspiracy - under a communist moon

path - hombre lobo sessions

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seconda uscita discografica solista "lunga" per pat atho, ora abbreviato in "path". ce lo racconta in studio, rinnovando lo stretto rapporto con la radio e con i/le ascoltatric*. rimaniamo subito stupiti. path ci parla dell'intreccio di eperienze, di vissuto e di composizione musicale e lirica, dei numerosi riferimenti che invoca questa nuova produzione "hombre lobo sessions". il risultato? il disco, le tracce, pulsano in risonanza con le frequenze di ondarossa e il disco suona dannatamente bene dalle "nostre" parti.  

la furia! - la via del ronin

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"l'ultimo" + "caciotta" , qualificata rappresentanza di  "la furia!",  presentano in studio il loro ultimo disco uscito da qualche settimana: «la via del ronin».
si parla, si discute, si commenta.... si ascolta il disco. corrono via senza manco accorgercene quasi 120 minuti  di trasmissione.
due ore in cui, beno o male,  sequenziando un fluttuare intrecciato e sovrapposto dei ragionamenti, i nostri riescono a raccontare i motivi, gli scopi e gli umori di questa loro recente  - bella - produzione.

Kaijū 怪獣

 

contro l'abominio della istituzione carceraria.

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contro l'abominio della istituzione carceraria.
abnorme escrescenza della modernità, il carcere può solo essere detestato, stigmatizzato, odiato. eppure il carcere, i suoi riflessi, la sua pervasiva tentacolarità, entra, che lo vogliamo o no, nelle nostre vite di tutti i giorni. abbiamo imparato a coesistere con la sua mostruosità. l'abbiamo accettata, normalizzata, introiettata.


utilizziamo il verbo nella prima parte della trx. ne parliamo con salvatore, che da anni cura  la "la conta" trasmissione contro il carcere di ror. (min. 10.13 / 36.41)


nella seconda parte manipoliamo i "nostri" suoni con frames audio tratte da "le ali della libertà" celebre film del 1995 di frank darabont, con tom robbins e morgan freeman fra i protagonisti. (min 53.00 / 1.57.38)

il sole nero

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questa settimana  surfiamo fra le "onde cosmiche" (dal minuto 55:45) per usare il vocabolario di una certa fantascienza verbosa, immaginifica, suggestiva di buona "annata". affrontiamo il sole nero, o meglio il "buco nero" - direbbero oggi gli astrofisici -  con le voci di una cellebre puntata della serie tv di culto degli anni '70. attraversiamo l'intero univero/organismo-pensante in pochi attimi, un non-luogo, non-tempo dove valgono leggi ignote e meravigliose. a-normali. evviva!

notte ancestrale

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si comincia con un breve frame dedicato a joe strummer, che lasciò noi  punkrockers 15 anni fa.
si prosegue con il delirio: con la manipolazione, l'ulteriore alterazione di "stati di allucinazione" film cult di ken russel del 1980. william hurt è protagonista di un viaggio lisergico verso la conoscenza assoluta, la regressione all'origine del tutto. cult movie ambientato negli anni  in cui si propugnava l'apertura delle "porte della percezione". caricando una allucinazione sopra l'altra ci perdiamo in oltre due ore di puro (inconcludente) caos.

grant hart la sua (nostra) generazione

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il 13 settembre 2017, a mineapolis, minesota, stati uniti, moriva grant hart, batterista, cantante, compositore, da tempo gravemente ammalato.
ideatore degli "
hüsker dü" con bob mould e greg norton.
noi proviamo a smuovere, per questa occasione, i nostri polverosi ricordi da quella metà degli anni '80 del novecento.
tutto è difficilmente ascrivibile a un genere, uno stilema, una fattezza. perchè grant  e gli
hüsker dü, sapevano creare e sorprendere, pur non ricercando l'originalità ad ogni costo. semplicemente esprimendo sinceramente se stessi, le loro vite incasinate, divennero un faro per quegli anni, altrimenti così bui.


è difficile valutare quanto egli sia stato importante per la musica, di "quegli anni" e di oggi. spesso è citato come riferimento e ispirazione da chi ha avuto più fortuna. invece grant hart restava un po' indietro, nell'ombra. forse è questa la sua autentica "piccola grandezza" che qui raccontiamo.

L' Amore Nostro Non Conosce Catene Vol. 2

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una breve corrispondenza per "spingersi" il doppio appuntamento di sabato e domenica prossima, 4 e 5 novembre, al csoa "ex snia", al "kollatino underground"  e al "360 gradi". al telefono un compagno di torpedos roma che ci racconta come hanno pensato e progettato l'evento insieme ai/alle compagne di partizan, per contribuire alle spese legali che le crews devono sostenere.

https://it-it.facebook.com/events/154613361790340/

surreale: p38punk a 25o'clock

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si surreale! a 25 o'clock mancavano p38punk: la band romana che dal 1991 milita nei e fra i movimenti con alterna intensità creativa. qusto è un momento creativo: poche settimane fa hanno prodotto il loro ultimo 6 tracce - stampato anche in vinile - dal titolo "la  morte delle nazioni". ce lo vengono a raccontare in radio. fin qui tutto facile, se non che, come sempre nel contesto del mercoledì notte si spazia, si parte per la tangente, si salta di palo in frasca si perde il filo. benchè la scaletta sia ben tracciata dal succedersi cronologico del disco, ci si perde sovente, si, però con disordine.... fra citazioni dotte e freddure da denuncia, alla fine, ma proprio alla fine c'è pure un senso: l'ortodossia del socialismo, il caos del punk.  ma soprattutto ascoltatevi le tracce del disco che è da paura!!!