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autoritarismo

Corea: la conformità dell'ipermodernismo

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Ieri 3 giugno 2025 Lee Jae Myung, candidato democratico, è diventato il nuovo presidente della Corea del Sud dopo un ennesimo periodo di destabilizzazione dovuto al presidente precedente, il conservatore Yoon Suk-Yeo, che nel dicembre 2024 aveva istaurato la legge marziale dicendo che il partito di opposizione era in mano alla Corea del Nord in quello che sembra essere stato un tentativo di auto-colpo di stato per instaurare una dittatura.

In uno dei pochi giorni in cui la Corea del Sud arriva sui giornali italiani vi proponiamo un approfondimento su questo paese:

- L'economia, dai fiumi di soldi Usa dopo la guerra in cui la Corea fu divisa in due, allo strapotere delle Chaebol, enormi imprese di proprietà di singole famiglie, tra cui Samsung e Hyundai, alla crisi delle cosiddette Tigri asiatiche;

- la storia politica coreana

- la vita di oggi in Corea: le caratteristiche della società, repressione, denatalità, dure condizioni di lavoro, tecnologizzazione...

Buon ascolto

La trasmissione torna il 18 giugno per parlare ancora delle conseguenze in Asia delle politiche trumpiane. 

Estrattivismo dei dati

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Puntata 23 di EM, sesta del ciclo Estrattivismo dei dati.

Nella prima parte, esploriamo il cuore ideologico della Silicon Valley. Parliamo del “golpe tecno-filosofico” in corso: dal tescrealismo all’onnipresenza di personaggi come Peter Thiel, Elon Musk, David Sacks o Alex Karp e della lora visione elitista del futuro. Un’ideologia che, tra accelerazionismo e tecnoreligione, tenta di ridisegnare il mondo a propria immagine, aggirando e sgretolando le istituzioni democratiche.

Nella seconda parte, ci soffermiamo sul potere trasformativo dell’intelligenza artificiale. A partire dall’articolo “Da strumento a istituzione”, analizziamo come i modelli linguistici non siano più solo software, ma veri e propri attori istituzionali. L’intelligenza artificiale non si limita a fare; comincia a decidere, organizzare, governare. Dobbiamo guardare ad essa come ad un'istituzione, ci dobbiamo con essa relazionare come ci si relaziona con un'istituzione, se vogliamo esercitare un'azione di pressione e rivendicazione.

Infine, nella terza parte, apriamo uno spiraglio su pratiche di resistenza concreta. Con Dan McQuillan parliamo di opposizione attiva alla colonizzazione infrastrutturale dei territori da parte dei data center, di critiche neoluddiste alle imposizioni dei potenti tecnocrati e di ritrovo di una misura nel tempo presente. Perché difendere singoli individui e comunità può voler dire anche rifiutare centri di calcolo energivori ed inquinanti, coltivare un sano e profondo spirito critico rispetto alla moderna società ultra-tecnologica e ai suoi rischi e condividere un rispetto assoluto per la Natura, i suoi tempi e le sue meraviglie. Anche questo è, oggi, opposizione agli autoritarismi reazionari determinati in larga parte da sempre più sofisticate mediazioni artificiali.

 

[00:00-24:00] Esploriamo di nuovo il cuore ideologico della Silicon Valley parlando del “golpe tecno-filosofico” alla base della moderna tecnocrazia reazionaria.

[27:40-48:40] A partire da un recente articolo “Da strumento a istituzione” comparso su Il Sole 24 Ore, analizziamo come i modelli di IA generativa non siano più solo software, ma veri e propri attori istituzionali.

[52:53-71:40] Ragioniamo su pratiche concrete di resistenza agli autoritarismi tecnologici indotti da sempre più sofisticate mediazioni artificiali.

 

 

Contro-Indicazioni: la "nuova" scuola dell'infanzia e del primo ciclo

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Dopo tante anticipazioni sono uscite le Nuove Indicazioni 2025 per la scuola dell'infanzia e primo ciclo d'istruzione. si tratta di "materiali per il dibattito" il che significa che dovrebbe esserci un confronto non sappiamo quanto ascoltato con associazioni, sindacati e speriamo insegnanti. Si tratta di un testo che propone una forte reazione culturale a partire dal linguaggio utilizzato, al tono paternalistico, al modello neo-autoritario alla completa cancellazione del genere. Gli argomenti da trattare in merito, le riflessioni da fare, i punti di vista da cui analizzare queste Nuove indicazioni sono molti, in questa puntata cominciamo con alcune ospiti.

Dopo una presentazione in cui sottolineiamo alcuni elementi culturali generali, con una esponente dell'associazione Scosse che ha diffuso una prima analisi approfondiamo in particolare quanto riguarda le tematiche di genere; in seguito con Samanta Picciaiola, maestra di scuola primaria e coautrice con Roberta Ortolano di Sono stata anche io bambina, analizziamo la parte delle Indicazioni relative alla scuola primaria; infine con Alessandra Gissi, docente di Storia contemporanea all'Università L'Orientale di Napoli e socia della Società Italiana della Storiche affrontiamo uno degli aspetti più discutibili del testo, ossia la parte relativa all'insegnamento della Storia: "Solo l'Occidente conosce la Storia" inizia così la sezione sulla storia per delineare indicazioni che cancellano pluralismo, intercultura e pensiero critico. L'impostazione proposta dal ministero di Valditara è consonante con il clima culturale imposto negli Stati Uniti dalla presidenza Trump contro il quale è uscito un'importante presa di posizione di American Historical Association e Organization of American Historians i che chiediamo a Gissi di commentare.

Ordine e punizione: un buco nella rete

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Il DDL sicurezza 1660, approvato a settembre nella Camera e ora in esame al Senato, continua la tendenza degli ultimi decenni a far rientrare ogni fragilità sociale in un'ottica punitiva. Introduce una trentina di modifiche al codice penale, formulando venti nuovi reati, estendendo sanzioni e aggravanti, e andando così a reprimire le proteste secondo il paradigma del diritto penale del nemico

Dopo la cartolina tratta da Boza! Diari dalla frontiera, parliamo con  Enrico Gargiulo, sociologo e coautore di Polizia. Un vocabolario dell'ordine, con cui approffondiamo i concetti di Sicurezza e Ordine Pubblico. Segue un intervista a Riccardo Ronchi e Antonio Mancino, avvocato dell'associazione Mutuo Soccorso per la Libertà di Espressione di Imola (Bologna), che ci parlano di panpenalizzazione e fanno una disamina di alcuni degli articoli.