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femminismo

Resoconto assemblea Non una di meno e corrispondenze da alcuni spazi di donne in Italia

Data di trasmissione

In studio leggiamo il report dell'assemblea svoltasi a Bologna il 6 e il 7 Ottobre di Non una di meno.

Di seguito i link degli spazi con cui sono state realizzate le corrispondenze:

Casa della donna di Pisa

Casa delle donne di Viareggio

Casa delle donne di Alessandria: campagna di crowdfunding

Lucha y Siesta di Roma

Non Una Di Meno lancia lo stato di agitazione permanente verso il 10 Novembre e verso il corteo nazionale del 24 Novembre a Roma.

 

Manifestazione Agitazione Permanente - Verona Sabato 13 Ottobre ore 15

Data di trasmissione
Durata 12m

Con una compagna di Verona parliamo del corteo di Sabato 13 Ottobre e del clima nella città di Verona.


 

ECCO PERCHE' SAREMO TUTT* IN PIAZZA.

Non Una Di Meno lancia lo stato di agitazione permanente

Con i nostri corpi resistenti daremo inizio allo stato di agitazione permanente lanciato da Non Una di Meno. Sabato 13 ottobre ci mobiliteremo a Verona per l’aborto libero, sicuro e gratuito, una presa di parola contro il governo giallo-verde e parte della battaglia delle femministe di tutto il mondo.

La scorsa settimana l’amministrazione comunale ha approvato una mozione che proclama Verona “città a favore della vita” e che finanzia progetti e associazioni cattoliche per la cosiddetta “adozione del feto”. Nelle prossime settimane tornerà probabilmente in discussione al consiglio comunale di Verona anche un’altra mozione, che prevede la sepoltura automatica dei feti senza il consenso della donna coinvolta. Le premesse e il contesto politico da cui nasce tale proposta sono le stesse, punitive e vendicative nei confronti delle donne, che ritroviamo in Parlamento e al governo del paese con il Ddl Pillon e con i continui attacchi all'aborto del ministro Fontana. La saldatura tra destra e movimenti per la vita trova come sempre il supporto del Papa che torna a attaccare l'aborto criminalizzando le donne. La lotta per l'aborto garantito, sicuro e gratuito è una lotta globale di liberazione dal potere di controllo sociale, politico e religioso sui corpi delle donne.

Contro la cultura patriarcale e sessista che ci confina in ruoli di genere prestabiliti, minacciando la nostra salute e limitando la nostra possibilità di autodeterminazione, rivendichiamo #moltopiùdi194! Sappiamo che la 194 è già svuotata nella sua efficacia dall'obiezione di coscienza, dai tagli ai consultori e dalle limitazioni all'uso della pillola abortiva RU486. L'autodeterminazione che rivendichiamo non è solo individuale, ma afferma la forza collettiva di un movimento globale. Per questo noi vogliamo: educazione sessuale per decidere, contraccezione gratuita per non abortire e aborto accessibile per non morire.

Verona è la città che da decenni si è imposta come laboratorio di ciò che ora vediamo in opera al governo. L'azione della giunta Sboarina riassume in sé tutta la violenza che in questi anni ha contraddistinto il clima politico della città contro donne, gay, lesbiche, trans, migranti.

Per queste ragioni la nostra lotta sarà oltre i confini delle organizzazioni tradizionali: Non Una di Meno sarà in piazza per riprendere parola insieme a movimenti LGBTQI e studenteschi, ai collettivi universitari e alle altre associazioni che lavorano per aprire spazi di libertà. La data di Verona segna l'inizio dello Stato di agitazione permanente lanciato da Non Una Di Meno verso il 24 novembre, manifestazione nazionale a Roma, e lo sciopero globale dell’8 marzo.

Ci vediamo a Verona sabato 13 ottobre alle ore 15.00 Stazione Porta Nuova (Piazzale XXV aprile)

#AgitazionePermanente - #moltopiùdi194!

 

Presentazione del numero DWF (117-118) - Donne Woman Femme: Palestina. Femminismi e resistenza

Data di trasmissione
Durata 38m 47s

Presentazione del numero di DWF (117-118), PALESTINA. Femminismi e resistenza, 2018, 1-2

Corrispondenza con la direttrice della rivista Teresa Di Martino che ci illustra assieme ad un'altra compagna in studio l'idea e le motivazioni legate all'uscita di questo numero di DWF (Luglio 2018)

Non c'è fede che tenga. Riflessioni sul laicismo a partire da un libro

Data di trasmissione
Durata 17m 33s
Durata 5m 10s

Con l'autrice Cinzia Sciuto, redattrice di MicroMega e curatrice del blog animabella.it, parliamo del suo ultimo libro Non c'è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo (Feltrinelli, 2018).

A seguire un intervento/commento di una compagna della redazione.

Che succede alla Casa Internazionale e agli altri spazi delle donne?

Data di trasmissione
Durata 17m 17s

Con Maria Brighi della Casa internazionale, facciamo il punto sulla situazione della Casa Internazionale delle Donne di Roma, nel quadro più generale degli spazi femministi a Roma e in Italia, in vista dell'incontro nazionale che si svolgerà il 22 settembre, dalle ore 13, alla Casa delle Donne, Lucha y Siesta.

Campeggio femminista C/attive ragazze

Data di trasmissione

Campeggio femminista non separatista autogestito C/Attive ragazze.

Si tiene il 31 agosto, 1 e 2 settembre al Centro Sociale Ri-Make (Via del Volga 4) nel quartiere di Bruzzano, Milano. Un fine settimana tutto femminista per mettere e metterci in discussione, partendo dalla condivisione di strumenti che ci permettano di lottare per il nostro diritto ad essere liber*!

Workshops, formazioni, dibattiti, laboratori, cineforum, festa e momenti di socialità alternativa per sperimentare nuovi sguardi su noi stess* e sul mondo! Per iscrizione compilare il seguente questionario: https://it.surveymonkey.com/r/CWWVTJ7 Per info: cattiveragazze2018@gmail.com

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COS’È C/ATTIVE RAGAZZE?

In questi tre giorni vengono offerte formazioni, laboratori, presentazioni e dibattiti circa la pratica politica femminista nella sua accezione più ampia: saranno ospiti rappresentanti di alcune lotte femministe nel mondo, esperti ed esperte di diversi femminismi, laboratori interattivi e presentazioni di libri.

C/Attive Ragazze è però anche festa, pasti condivisi, balli, sport e un programma che si arricchisce ogni giorno.

PERCHÉ UN CAMPO?

Questo campo ha come obiettivo quello di formare i e le partecipanti sulle lotte e le pratiche femministe intersezionali, anticapitaliste, antirazziste e antifasciste. Con un ministro della famiglia che nega l’esistenza delle famiglie arcobaleno, antiabortisti che ancora oggi vorrebbero ritrattata la legge 194, una società che ancora confonde amore e violenza, che fatica a (ri)conoscere il consenso e la parità di diritti, dove attacchi razzisti, omofobi e sessisti sono all’ordine del giorno, per questi ed altri motivi formarsi e conoscere è quanto più importante.

C/Attive Ragazze avrà luogo in uno spazio occupato nella periferia nord di Milano, Ri-Make, che da anni intraprende un percorso politico affine a quello proposto da C/Attive Ragazze riprendendo la pratica dell’autogestione: ogni partecipante è tenuto prendersi cura del luogo in cui si trova, a rispettare le persone circostanti ma soprattutto a partecipare attivamente alla gestione del campo lasciando libero sfogo a idee, creatività, emozioni.

COME È ORGANIZZATO?

Si avrà la possibilità di pernottare (gratuitamente) le due notti nella palestra di Rimake portando semplicemente un sacco a pelo e un materasso, ma sarà anche possibile assistere alle tre giornate senza dormire lì, assistere a singole giornate o anche a singole attività. Verranno servite colazioni, pranzi, merende e cene (anche per vegetariani e vegani) di qualità a prezzi popolari. Essendo un campo autogestito, sarà richiesto a tutt* di collaborare alla gestione del campo facendo semplicemente dei turni per il servizio bar/ristorante/bagni/notte/pulizie/babysitting ecc..

COSA NON DIMENTICARE?

sacco a pelo e materasso -stoviglie da campeggio (piatto, posate e bicchiere) -asciugamani

8 agosto Pañuelazo internacional! Anche a Roma in piazza per l'aborto libero e gratuito

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Durata 14m 59s

Con una compagna di Non una di meno vi parliamo dell'appuntamento previsto domani alle 19:00 davanti l'ambasciata argentina (piazza esquilino).
Nel giorno in cui il senato argentino dovrà votare per la depenalizzazione dell'aborto, milioni di donne saranno in piazza in tutto il mondo.
In risposta alla chiamata del movimento delle donne argentine sono infatti previste numerose mobilitazioni, anche in Italia è una lotta, quella per l'autodeterminazione, da portare avanti senza sosta.
Ne parliamo con chi si organizza da tempo a Roma.

 

Madrid: Occupata Puerta del Sol dalle femministe contro la violenza sulle donne

Data di trasmissione
Durata 44m 47s

Il 7 luglio 2016 durante la festa di Sanfirmin a Pamplona cinque uomini tra cui un militare e un uomo della Guardia Civil stuprano una ragazza di diciotto, realizzano un video dello stupro e lo fanno circolare con il nome La Manada, cioè il branco. I cinque vengono sottoposti a un processo conclusosi ad aprile che non ha riconosciuto lo stupro (la ragazza non avrebbe resistito in modo abbastanza visibile!) ma solo una violenza più generica. La rabbia verso questa sentenza ha portato migliaia di donne in piazza in una mobilitazione che si è allargata ancora di più da venerdì quando gli stupratori sono usciti dal carcere. Venerdì a conclusione del corteo a Madrid è stata occupata plaza di Puerta del Sol e altre piazze in altre città, la mobilitazione infatti è molto grande, diffusa e sta mettendo in discussione l'intero sistema patriarcale nelle sue varie forme di sfruttamento e violenza. Sentiamo una compagna dalla piazza di Madrid

#LaManadaSomosNosotras #HermanaYoSiTeCreo #NoEsNo #JusticiaPatriarcal

Referendum in Irlanda: un deciso sì all'aborto

Data di trasmissione
Durata 21m 57s

In tutta l’Irlanda, non solo nella capitale Dublino e nei centri urbani, ma anche nelle zone rurali (dove si temeva una vittoria del no) è stata schiacciante la vittoria del sì. L’87% dei giovani e il 70% delle donne hanno dunque votato per rendere meno restrittive le leggi sull’aborto.

Il fronte del no - con in testa i cattolici - non ha potuto fare altro che ammettere la sua sconfitta. Le gerarchie cattoliche del Paese hanno invocato la scomunica per chi ha votato "sì". Diviso al suo interno invece il Sinn Féin.

Ne riparliamo con una compagna che vive in Irlanda e che avevamo già sentito prima del voto.

Intanto si parla di un referendum sull'aborto anche in Irlanda del Nord.