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femminismo

Campeggio femminista C/attive ragazze

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Campeggio femminista non separatista autogestito C/Attive ragazze.

Si tiene il 31 agosto, 1 e 2 settembre al Centro Sociale Ri-Make (Via del Volga 4) nel quartiere di Bruzzano, Milano. Un fine settimana tutto femminista per mettere e metterci in discussione, partendo dalla condivisione di strumenti che ci permettano di lottare per il nostro diritto ad essere liber*!

Workshops, formazioni, dibattiti, laboratori, cineforum, festa e momenti di socialità alternativa per sperimentare nuovi sguardi su noi stess* e sul mondo! Per iscrizione compilare il seguente questionario: https://it.surveymonkey.com/r/CWWVTJ7 Per info: cattiveragazze2018@gmail.com

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COS’È C/ATTIVE RAGAZZE?

In questi tre giorni vengono offerte formazioni, laboratori, presentazioni e dibattiti circa la pratica politica femminista nella sua accezione più ampia: saranno ospiti rappresentanti di alcune lotte femministe nel mondo, esperti ed esperte di diversi femminismi, laboratori interattivi e presentazioni di libri.

C/Attive Ragazze è però anche festa, pasti condivisi, balli, sport e un programma che si arricchisce ogni giorno.

PERCHÉ UN CAMPO?

Questo campo ha come obiettivo quello di formare i e le partecipanti sulle lotte e le pratiche femministe intersezionali, anticapitaliste, antirazziste e antifasciste. Con un ministro della famiglia che nega l’esistenza delle famiglie arcobaleno, antiabortisti che ancora oggi vorrebbero ritrattata la legge 194, una società che ancora confonde amore e violenza, che fatica a (ri)conoscere il consenso e la parità di diritti, dove attacchi razzisti, omofobi e sessisti sono all’ordine del giorno, per questi ed altri motivi formarsi e conoscere è quanto più importante.

C/Attive Ragazze avrà luogo in uno spazio occupato nella periferia nord di Milano, Ri-Make, che da anni intraprende un percorso politico affine a quello proposto da C/Attive Ragazze riprendendo la pratica dell’autogestione: ogni partecipante è tenuto prendersi cura del luogo in cui si trova, a rispettare le persone circostanti ma soprattutto a partecipare attivamente alla gestione del campo lasciando libero sfogo a idee, creatività, emozioni.

COME È ORGANIZZATO?

Si avrà la possibilità di pernottare (gratuitamente) le due notti nella palestra di Rimake portando semplicemente un sacco a pelo e un materasso, ma sarà anche possibile assistere alle tre giornate senza dormire lì, assistere a singole giornate o anche a singole attività. Verranno servite colazioni, pranzi, merende e cene (anche per vegetariani e vegani) di qualità a prezzi popolari. Essendo un campo autogestito, sarà richiesto a tutt* di collaborare alla gestione del campo facendo semplicemente dei turni per il servizio bar/ristorante/bagni/notte/pulizie/babysitting ecc..

COSA NON DIMENTICARE?

sacco a pelo e materasso -stoviglie da campeggio (piatto, posate e bicchiere) -asciugamani

8 agosto Pañuelazo internacional! Anche a Roma in piazza per l'aborto libero e gratuito

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Con una compagna di Non una di meno vi parliamo dell'appuntamento previsto domani alle 19:00 davanti l'ambasciata argentina (piazza esquilino).
Nel giorno in cui il senato argentino dovrà votare per la depenalizzazione dell'aborto, milioni di donne saranno in piazza in tutto il mondo.
In risposta alla chiamata del movimento delle donne argentine sono infatti previste numerose mobilitazioni, anche in Italia è una lotta, quella per l'autodeterminazione, da portare avanti senza sosta.
Ne parliamo con chi si organizza da tempo a Roma.

 

Madrid: Occupata Puerta del Sol dalle femministe contro la violenza sulle donne

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Il 7 luglio 2016 durante la festa di Sanfirmin a Pamplona cinque uomini tra cui un militare e un uomo della Guardia Civil stuprano una ragazza di diciotto, realizzano un video dello stupro e lo fanno circolare con il nome La Manada, cioè il branco. I cinque vengono sottoposti a un processo conclusosi ad aprile che non ha riconosciuto lo stupro (la ragazza non avrebbe resistito in modo abbastanza visibile!) ma solo una violenza più generica. La rabbia verso questa sentenza ha portato migliaia di donne in piazza in una mobilitazione che si è allargata ancora di più da venerdì quando gli stupratori sono usciti dal carcere. Venerdì a conclusione del corteo a Madrid è stata occupata plaza di Puerta del Sol e altre piazze in altre città, la mobilitazione infatti è molto grande, diffusa e sta mettendo in discussione l'intero sistema patriarcale nelle sue varie forme di sfruttamento e violenza. Sentiamo una compagna dalla piazza di Madrid

#LaManadaSomosNosotras #HermanaYoSiTeCreo #NoEsNo #JusticiaPatriarcal

Referendum in Irlanda: un deciso sì all'aborto

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In tutta l’Irlanda, non solo nella capitale Dublino e nei centri urbani, ma anche nelle zone rurali (dove si temeva una vittoria del no) è stata schiacciante la vittoria del sì. L’87% dei giovani e il 70% delle donne hanno dunque votato per rendere meno restrittive le leggi sull’aborto.

Il fronte del no - con in testa i cattolici - non ha potuto fare altro che ammettere la sua sconfitta. Le gerarchie cattoliche del Paese hanno invocato la scomunica per chi ha votato "sì". Diviso al suo interno invece il Sinn Féin.

Ne riparliamo con una compagna che vive in Irlanda e che avevamo già sentito prima del voto.

Intanto si parla di un referendum sull'aborto anche in Irlanda del Nord.

Casa internazionale delle donne: niente di fatto, Raggi vuole il "riallineamento"

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Un'esponente della Casa internazionale delle donne di Roma relaziona sull'incontro che si è tenuto lunedì scorso quando una delegazione ha incontrato  la sindaca di Roma capitale Virginia Raggi e le assessore Laura Baldassarre, Rosalba Castiglione, Flavia Marzano le quali hanno insistito  su una idea di "rilancio" della Casa sulla falsa riga della mozione promossa dalla presidente della commissione delle elette Gemma Guerrini. L'incontro era stato richiesto per discutere la questione del debito sulla base dei documenti prodotti dalla Casa dopo mesi in cui l'Amministrazione si sottraeva dal confronto ma di questo Raggi e le altre non hanno voluto parlare.

Fuori dal palazzo, migliaia di donne manifestavano per la Casa e la mobilitazione, assicurano, continuerà. Il prossimo appuntamento è domani, giovedì 24 maggio, alle 12 per una conferenza stampa al Buon Pastore.

 

1977-1981 il femminismo in TV

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Riproponiamo diversi audio della trasmissione Si dice donna andata in onda sul canale 2 della RAI dal 1977 al 1981

L'incontro internazionale delle donne zapatiste

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"Abbiamo deciso di vivere, e visto che per noi vivere significa lottare, abbiamo deciso di lottare". Con una compagna appena tornata dal Messico raccontiamo il primo Encuentro internacional politico, artistico, deportivo y cultural de mujeres que luchan che si è tenuto in Chiapas dal 7 all'11 marzo 2018.

Domenica 20 maggio dalle 17 se ne parlerà 


Con la musica di She Bop e la sua cumbia
Comida vegana messicana
Vi aspettiamo!
Luna e le Altre, spazio occupato di femministe e lesbiche, 
largo Nicolò Cannella 17, Spinaceto, Roma

Eurovision festival: musica leggera e propaganda pesante. Pinkwashing, purplewashing e Brand Israel

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A partire dalla vittoria di una cantante israeliana con una canzone di empowerment femminista all'edizione 2018 dell'Eurovision contest, analizziamo le strategie di propaganda del Brand Israel attraverso l'uso del pinkwashing e del purplewashing, ossia la strumentalizzazione e assimilazione delle rivendicazioni femministe e lgbtiq utilizzata per coprire le politiche di oppressione ed esclusione delle soggettività e popolazioni 'minorizzate', nella costruzione dell'identità nazionale, del neo colonialismo occidentale e della retorica dei diritti umani garantiti dai paesi dell'occidente progressista a capitalismo avanzato. La canzone della artista israeliana (nonché in servizio nella Marina israeliana durante l'attacco del 2014 a Gaza, e volontaria dell'esercito) è stata ispirata dal movimento MeToo. Secondo le sue stesse parole, la canzone parla de "Il risveglio del potere femminile, della giustizia sociale, tutto questo avvolto da un sentimento colorato, felice".

L'Eurovision contest è il più longevo e visto evento culturale internazionale, esiste dalla fine della seconda guerra mondiale ed è sempre stato uno strumento di creazione di una cultura e retorica del sentimento europeista 'nelle differenze' e di costruzione degli orgogli nazionali. Ad esempio fondamentale è stato il ruolo assunto alla fine della guerra fredda, utilizzato come strumento di assimilazione all'occidente dei paesi dell'ex blocco sovietico. Negli anni 2000 l'uguaglianza LGBT è iniziata ad essere fondamentale nella retorica dei diritti umani dell'unione europea e simbolo della sua identità, e il palco dell'Eurovision ha garantito visibilità a soggettività lgbtiq garantendo questa espressione di 'modernità' quasi sempre solo rappresentata e in netta contrapposizione con le reali condizioni di vita delle soggettività in questione nei singoli paesi. La costruzione di questa "democrazia dei diritti sessuali" è carica della retorica della civiltà europea in contrapposizione alla barbarie islamica e non a caso prende piede nel post 11 settembre 2001: la promozione dei diritti umani (a partire dai diritti LGBTIQ, in particolare il matrimonio negli ultimi anni) caratteristica dell' Eurovision contest, invisibilizza e rimuove completamente il colonialismo e l'imperialismo europei e quelle popolazioni, e soggettività LGBTIQ, non incluse - ma oppresse da - la modernità occidentale, di cui anche Israele fa parte.

 

Pinkwashing: http://www.sardegnapalestina.org/il-governo-israeliano-e-il-pinkwashing…

Purplewashing: https://www.elconfidencial.com/cultura/2016-04-03/del-pornoburka-al-pur…

 

 

#Ciriguardatutte! Il processo a L'Aquila

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Stamani prima udienza (quella di gennaio annullata per rinuncia del giudice) del processo che vede tre femministe imputate di diffamazione, denunciate dall'avvocato Antonio Valentini, difensore dello stupratore Tuccia, militare dell'Operazione Strade sicure.

Due corrispondene con le compagne presenti nel presidio di solidarietà femminista, nella foto il presidio di gennaio.