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Repressione

Contro ogni repressione

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A SOSTEGNO DELLA NOSTRA COMPAGNA E DI TUTTO IL MOVIMENTO CONTRO I CIE
CONTRO OGNI REPRESSIONE

 
In questi giorni la repressione sta colpendo chi lotta per la chiusura dei Cie.
Infatti, all'alba del 13 gennaio scorso, a Roma, sono scattate le perquisizioni ad opera della digos in casa di quattro persone, accusate per delle scritte contro i Cie e la Croce rossa.
Nello stesso tempo, a una delle redattrici di questa radio è stata comminata una sanzione pecuniaria (di ben 5.000 euro). La sanzione si riferisce alla giornata del 13 marzo 2010 quando, durante un presidio solidale fuori dalle mura del Cie di Ponte Galeria, nelle gabbie è scoppiata la rivolta e i reclusi sono saliti sul tetto per gridare la loro rabbia. Le forze dell'ordine hanno risposto con una serie di cariche violentissime, davanti alle quali i solidali e le solidali hanno reagito col blocco dei binari del treno che, costeggiando il Cie, collega il centro di Roma all'aeroporto di Fiumicino. A quest'azione è seguito un corteo spontaneo per comunicare alla città quanto era avvenuto. In quella giornata la nostra redattrice era presente così come sempre è presente Radiondarossa, dando voce alle lotte che si muovono in questa città e che difficilmente trovano spazio su altri mezzi di informazione.
 
Le iniziative contro il Cie di Ponte Galeria hanno visto la partecipazione di gran parte della cittadinanza attiva, anche di persone che prima erano ignare dell'esistenza di un luogo in cui vengono recluse delle persone solo perché prive di un permesso di soggiorno, un documento  legato al contratto di lavoro e dunque allo sfruttamento. Questo grazie proprio a quel lavoro di comunicazione e informazione che evidentemente in questo momento da fastidio e si vuole  reprimere.
 
RadiOndaRossa esprime tutta la sua solidarietà a chi si attiva ed è solidale con le lotte antirazziste e delle persone migranti, dentro e fuori dai Cie, lotte che continueremo a raccontare tramite i nostri microfoni direttamente dai e nei luoghi di conflitto.
 
Solidarietà per tutte e tutti!
 
Le compagne e i compagni della redazione di RadiOndaRossa

 

Presidio di solidarietà a piazzale clodio

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Questa mattina il tribunale di Roma ha modificato le misure cautelari per Mario, tramutandole dagli arresti domiciliari all'obbligo di firma quotidiano, ritenendo che non sussiste pericolo per la reiterazione del reato essendo mutato il clima politico del paese.

 

Ascolta le corrispondenze dal presidio di solidarietà di piazzale clodio, prima e dopo il pronunciamento del giudice

Tu in che recinto sei?

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Incontro/dibattito su disciplinamento, controllo, stato d'eccezione permanente...

  

TU IN CHE RECINTO SEI? sabato 4 dicembre ore 18,00 al csoa Forte Prenestino
 
La crisi è strutturale e si inscrive nei meccanismi di fondo del sistema capitalista,  torna ciclicamente come opportunità per le classi dominanti di ridisegnare il quadro dei rapporti di forza nella società e  rimette in moto nuovi meccanismi di accumulazione, draga ricchezza sociale dalle tasche dei produttori per rimpinguare quelle della rendita e della speculazione, rimodulando nel contempo le forme della governance con nuovi e più opportuni paradigmi disciplinari.
La militarizzazione del conflitto sociale, il ricorso allo stato d'eccezione in maniera sistematica e la creazione di “campi” recintati in cui rinchiudere i soggetti sociali problematici divengono dispositivi governamentali predominanti in questi tempi di gestione autoritaria della crisi.
 
Disciplinamento, controllo, stato d'eccezione permanente nella gestione
 
della forza lavoro immigrata e delle devianze sociali  (i Cie, le prigioni, i campi rom),
 
del territorio (terremoto dell'Aquila e rifiuti in Campania),
 
degli spazi di socialità nelle metropoli (stadio)
 
dei social network (facebook).
 
Su questi temi vogliamo chiamare al confronto tutte le persone che si sentiranno stimolate a farlo ritenendo che la logica del campo sia un dispositivo governamentale generale che vorrebbe informare di sé tutta la società capitalista nella fase attuale di gestione  della crisi e che quindi la lotta contro di essa vada ricomposta nell'unità delle lotte sociali, unico antidoto alle derive totalitarie e fasciste, per individuare insieme possibili “vie di fuga” comuni dal filo spinato che vuole rinchiudere le nostre vite.
 
PARTIZAN
 

Brescia: la lotta continua sopra e sotto la gru. Presidio permanente

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Continua da più di una settimana la lotta sulla gru di piazzale Cesare Battisti per il permesso di soggiorno e la regolarizzazione di tutte e tutti.

Dopo l'eclatante e violenta repressione attuata contro i manifestanti e gli appartenenti a varie associazioni per i diritti dei lavoratori e dei migranti, e l'associazione 'Diritti per tutti', di cui il presidente e' stato denunciato per istigazione alla violenza, stasera, sono ancora presenti in presidio permanente 300 compagni a distanza di 50 mt dalla piazza, cordonata dalle forze di polizia e carabinieri.

Una delle compagne fermate stamattina dopo le cariche, è stata rilasciata, ed ora ha una prognosi di 20 giorni dopo esser stata malmentata dalla polizia.12 i migranti nei CIE in attesa di espulsione.

Durante un aggiornamento di un'ora fa, è stato ritirato l'annuncio di uno sciopero della fame e della sete da parte di Arun, Jimi, Rachid, Singh e Sajad e Pepe,convinti a desistere da questa scelta dai loro connazionali,e dai compagni e dalle compagne, preoccupati ulteriormente per la tutela della loro salute.

Scelta fatta dopo aver chiesto esplicitamento l'esclusione delle forze del disordine a un qualsiasi tipo di mediazione.

 

Per il comunicato: www.ondarossa.info/eventi/brescia-maroni-cos%C3%AC-non-si-fa

Napoli. La repressione continua

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Udienza di convalida per i 13 precari Bros arrestati e pestati tre giorni fà dopo l'occupazione di una banalissima saletta del consiglio regionale. Ricordiamo che la celere sfondo il muro della sala con il contributo dei pompieri e ne ha mandati due all'ospedale... Il clima mediatico è di rigida condanna con autentiche falsificazioni (il mito del "Rolex" rubato della guardia giurata... la stessa ne ha denunciato solo lo smarrimento, malgrado le insistenze della questura. Era un orologio da dieci euro (ovviamente) e le immagini hanno dimostrato che uno dei dimostranti lo ha raccolto da terra e poggiato su un mobile della sala occupata. Almeno quest'accusa si è smontata, ma è servita giornalisticamente a creare una certa immagine). Oggi l'udienza di convalida per resistenza ecc: solo 5 persone escono e vanno però ai domiciliari. Per altri otto precari confermata la reclusione in carcere! Processo per direttissima a 4 compagni che avevano partecipato in tarda serata di ieri a Pianura ad un blocco di solidarietà alla lotta di Terzigno. Gli sono stati contestati resistenza, danneggiamento e lesioni dopo l'intervento dei carabinieri: un anno di condanna con pena sospesa