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Repressione

Genova 2001: Cosa rimane?

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Cosa rimane a 9 anni dal G8 di Genova?

Sicuramente la trasformazione dell'ordine pubblico e della repressione ai danni dei movimenti.

Ne parliamo con Marco Scavino di Zapruder, Emilio Quadrelli e in chiusura un intervento di Laura Tartarini, avvocata del pool legale, in attesa della sentenza della Cassazione per il processo nei confronti dei compagni e delle compagne.

Toronto g20

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Il G20 di Toronto, tenutosi nello scorso fine settimana, si è concluso - non ci sorprende sostanzialmente con un nulla di fatto. I leader dei venti paesi più industrializzati al mondo hanno trovato un accordo unanime per "rafforzare la ripresa economica" mentre hanno lasciato ampio respiro alle banche, demandano la decisione sulla tassa alle banche ai singoli Paesi. La proposta di una tassa globale sulle banche, come detto, è stata affossata nelle conclusioni del vertice, così come l’ipotesi di una tassa sulle transazioni finanziarie. Sul fronte delle proteste e della repressione il copione di questo vertice non sembra cambiare rispetto ai precendenti, anche se i numeri e la violenza da parte delle forze dell'ordine non possono non colpire. Sarebbero circa mille le persone arrestate (una parte è stata già rilasciata). Una corrispondenza con una giornalista indipendente attiva al Media Center. 

 

 

Ancora violenza delle forze dell'ordine. La denuncia di un uomo argentino

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"Vengo dall'Argentina dove la mia generazione è stata massacrata. Qui pensavo di vivere in un paese civile. Invece mi sono ritrovato ammanettato, preso a calci e pugni in testa dai carabinieri, trascinato sull'asfalto, torturato e sbattuto contro i muri della caserma senza poter vedere un medico. Insultato, con i militari che mi

puntavano la pistola addosso. E ancora non so perché". Isidro Luciano Diaz ha 41 anni, dei quali 23 vissuti in Italia dove, nel lecchese, gestisce l'allevamento di cavalli "Dal Gaucho". Da quando il 5 aprile dell'anno scorso è stato fermato dai carabinieri vicino a Voghera, è stato operato agli occhi 6 volte per distacco della retina e ha i

timpani perforati. Ferite "compatibili" col suo racconto da incubo, scrive il medico legale nella relazione che riporta alla memoria le vicende di Federico Aldrovandi, di Giuseppe Uva, Stefano Cucchi. Di

giovani morti dopo essere stati malmenati da uomini in divisa, entrati vivi in caserma o in carcere e mai usciti.

 

Roma. Stamane conferenza stampa sull'arresto dei tre giovani baschi

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Stamane a Roma si è tenuta la conferenza stampa sull'arresto dei 3 giovani baschi a cui ha partecipato anche un'avvocatessa basca che si occupa della persecuzione e della  torture che subiscono i giovani baschi arrestati. Dei tre giovani, la ragazza è reclusa a Rebibbia mentre i due ragazzi sono a Regina Coeli. Si può scrivere ai tre giovani detenuti presso Rebibbia femminile e Regina Coeli.

 

Ascolta il contributo audio.

 

 

Settimana di mobilitazione cittadina contro i CIE

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Dal 21 al 29 di maggio ci saranno per le strade di Roma diverse espressioni di protesta contro i CIE: presidi, manifestazioni, proiezioni, concerti, azioni...

La volontà è quella di portare a conoscenza della città le proteste e le lotte dei e delle migranti reclusi nei CIE, che da mesi si stanno succedendo sempre con più intensità.

La loro resistenza ci incoraggia e ci spinge alla mobilitazione.

Le rivolte si sono sempre succedute, fin dalla creazione dei CPT, oggi CIE, ad opera di un governo di centro-sinistra.

Oggi, con l'approvazione del "Pacchetto Sicurezza" e il conseguente aumento della detenzione da 2 a 6 mesi, le rivolte e gli episodi di autolesionismo sono aumentati.

L'esistenza di questi lager della democrazia è perfettamente funzionale al sistema capitalista, che vede le persone come merce e i migranti in particolare coma manodopera da sfruttare o rifiutare econdo le esigenze del mercato di produzione e di lavoro.

L'Europa Unita, ormai divenuta fortezza, si sostenta su queste leggi securitarie che giustificano la detenzione e l'espulsione di tutti coloro a cui non è stato concesso lo status di cittadino.

Questa fortezza può reggere non solo per le leggi razziste, ma anche grazie alla paura e all'atomizzazione che impone questo sistema sociale, un sistema che ci vuole divisi tra buoni e cattivi, lavoratori e studenti, comunitari ed extracomunitari, fomentando l'isolamento.

I mezzi di informazione di massa creano l'allarmismo necessario e il falso consenso per far sì che sia possibile imporci la loro sicurezza: più carceri variegate e per più tempo e più polizia e militari per le strade.

Per contrastare questa società del controllo e queste istituzioni repressive e razziste, lanciamo una settimana di mobilitazione per a chiusura dei CIE dal 21 al 29 maggio, nella quale ognuna e ognuno, individualmente o collettivamente, si possa esprimere nel modo che considera più opportuno.

La settimana verrà attraversata da un presidio sonoro davanti al Ministero dell'interno e si concluderà con un presidio sotto al CIE di Ponte Galeria, per portare la nostra lotta davanti a quelle infami mura e per far sentire ai reclusi e alle recluse che non sono soli/e nella loro resistenza.

 
 
Per la chiusura di tutti i CIE
e per dare forza ed essere solidali
con le lotte dei e delle migranti!



giovedì 27 maggio ore 16.00 a piazza dell'Esquilino
 

sabato 29 maggio dalle 15.00 alle 19.00
 
 
 
(appuntamento alle ore 14.00 alla Stazione Ostiense per partire tutti e tutte insieme)
 
 
NELLA TUA CITTA' C'E' UN LAGER...
CHIUDIAMO IL CIE DI PONTE GALERIA!
CHIUDIAMO TUTTI I CIE!!!
 
 
  
elenco delle iniziativehttp://nocie.noblogs.org
 

 

FIRMA L'APPELLO PER LA CHIUSURA DEI CIE: http://www.nocie.org

 

 

 

Processo al Sud Ribelle

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E' stata rimandata al 20 luglio l'udienza che apre il processo in appello alle tredici persone della rete del Sud RIbelle accusate di associazione sovversiva per le attività svolte nel 2001 tra il Global Forum di Napoli e il G8 di Genova. Uno dei processi "genovesi" che hanno forse aperto un nuovo capitolo nella storia della repressione in Italia. In primo grado le attiviste e gli attivisti erano stat* tutt* assolt* perché il fatto non sussisteva. Ascolta la corrispondenza realizzata il 18 Maggio all'uscita dal tribunale. 

Cosenza: ancora un processo al sud ribelle

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Il prossimo 18 maggio si riaprirà  a Catanzaro il processo in corte di appello al Sud Ribelle.

I tredici attivisti erano stati in precedenza assolti dalla corte di assise di Cosenza perché il "fatto non sussiste" . La Procura della Repubblica di Cosenza ha ostinatamente presentato ricorso  all'assoluzione dei tredici imputati. Per il 18 è previsto un presidio davanti al tribunale.

Giornale Radio

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COMUNICATO STAMPA Arrestano i movimenti

Alle ore 12.00 di oggi (giovedì 22 giugno) in via Cesare De Lollis 6 c'e' stata una conferenza stampa

Vengono applicate misure cautelari nei confronti di 16 attivisti/e per una iniziativa organizzata il 6 novembre del 2004 contro la precarietà e per il reddito sociale: siamo a più di un anno e mezzo di distanza e il senso giuridico di questa operazione non c’è. Su quei fatti è ormai stato istruito un vero e proprio maxi processo con più di cento imputati che si aprirà in ottobre e che si svolgerà nell’aula bunker di Rebibbia. Qual è il senso degli arresti di oggi? Difficile non cogliere l’intento di intimidire, perseguitare e colpire la libertà di espressione dei movimenti accusandoli di reati pesantissimi (come rapina aggravata) che non hanno alcuna attinenza con i fatti accaduti quel giorno sotto gli occhi di decine di giornalisti e di funzionari di polizia. Mentre l’Italia è sommersa dagli scandali, dal malcostume e dalla corruzione degli ambienti politici ed economici avviene il paradosso che arrestano chi si batte da anni contro tutto questo e per affermare nuovi diritti. Un brutto segnale agli inizi di una stagione politica densa di aspettative suscitate dal recente cambio di governo e che getta un ombra sinistra sul prossimo autunno.

CORRISPONDENZA

BRESCIA, INIZIATIVA NO-TAV

"No tav...ernello Sì Lugana!" questo lo striscione esposto in piazza della Loggia a Brescia durante il presidio che accoglie gli assessori ai trasporti delle regioni del nord coinvolte dalle grandi opere riuniti in Loggia per un vertice sulle grandi opere. Sul tavolo della discussione la priorità dovrebbe essere la costruzione della linea ad alta Velocità, oltre che delle autostrade come la BreBeMi e quella della Valtrompia. Per ricordare agli assessori che devono tener conto delle posizioni della popolazione che dovrà subire le nefaste conseguenze delle grandi ed inutili opere, oltre che a portare proposte alternative meno dispendiose e più efficaci, i comitati che si oppongono alla Tav hanno indetto un presidio in concomitanza alla riunione, con appuntamento alle 10 in Piazza Loggia; in sostegno alle realtà bresciane sono giunte delegazioni dalla Val Susa, dal Veneto e dal Friuli.

CORRIPONDENZA

BOLOGNA: PIAZZA VERDI; OTTO CONTUSI TRA FORZE ORDINE

Cinque poliziotti e tre vigili urbani sono rimasti feriti o contusi negli scontri avvenuti la notte scorsa in piazza Verdi, nel cuore della zona universitaria di Bologna, per le conseguenze del tentativo da parte degli agenti della polizia municipale di sanzionare un giovane sorpreso a orinare contro una porta nella vicina via dei Bibbiena. Il ragazzo e' stato poi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, minacce e violenza a pubblico ufficiale, lesioni, ed e' anche accusato di essersi rifiutato di declinare le proprie generalita'. Arrestata anche una ragazza accorsa e che aveva ingaggiato a sua volta un animato alterco con le forze dell' ordine (scatenando anche in questo caso la reazione delle circa 2-300 persone che c'erano in piazza) e' stata invece sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio all' ospedale Sant' Orsola. La Digos sta lavorando all'identificazione delle persone che nella notte si sono rese responsabili di lanci di bottiglie contro gli agenti, di lesioni, del danneggiamento di un'auto dei vigili urbani e di resistenza a pubblico ufficiale. Alcuni sono gia' stati identificati, mentre la polizia sta procedendo all' esame dei filmati realizzati dalla polizia scientifica intervenuta nella piazza. Dell' accaduto, e dei reati connessi, la Digos stilera' un'informativa che verra' inoltrata alla Procura di Bologna.

CORRISPONDENZA DA RADIOFUJIco

Verso la Street Rave antiproibizionista di bologna

la città ha il cervello in fumo? Dopo la totale chiusura del sindaco Cofferati sullo svolgimento della Street Rave Parade e i documenti bipartisan in Consiglio Comunale, si muovono le forze dell'ordine. dopo che Giovedì 25 Maggio scorso quando un centinaio tra carabinieri e forze dell'ordine hanno perquisito le due sedi del Livello 57, promotore della parata antiproibizionista prevista per l'inizio di luglio con il Risultato di due arresti, 35 perquisizioni e 4 denunce per aver ritrovato 514 grammi di hashish e qualche pasticca di ecstasy. "Una diretta conseguenza dell'applicazioen della legge Giovanardi-Fini sulle droghe e del clima politico in città" secondo Rosario Picciolo. Sentiamo uno stralcio della conferenza stampa per annunciare che "la Street Rave a questo punto si farà e sarà anche contro la repressione". E intanto 11 deputati del PRC fanno UNA interrrogazione parlamentare

CORRISPONDENZA DELLA CONFERENZA STAMPA

ESTERI

mapuche perdono causa contro benetton

Un giudice della provincia di Chubut si è pronunciato contro una coppia mapuche che aveva occupato la proprietà nel 2002 assieme ai loro quattro figli. Gli indigeni devono rinunciare a quelle terre perché appartengono alla Compagnia Terre del Sud Argentino, proprietaria di 970.000 ettari nella zona e gestita dalla famiglia Benetton. La famiglia mapuche aveva presentato una richiesta al Instituto Autárquico de Colonización (IAC) di Chubut per poter occupare il terreno fiscale nell'area dove avevano vissuto i loro antenati, nella zona di Leleque. Dopo sei mesi di pratiche senza una risposta ufficiale, occuparono il fondo, ararono e seminarono, sistemarono i recinti, iniziarono ad allevare bestiame e costruirono un'abitazione precaria. L'azienda benetton fece causa penale alla famiglia per aver fatto resistenza allo sgombero, e iniziò un'altra causa per definire la questione della proprietà della terra. I Curiñanco-Rúa Nahuelquir rifiutarono le proposte di accordi extragiudiziali iniziati dall'impresa. Nonostante fossero assolti nella causa penale, persero la causa per l'occupazione del fondo. E adesso il tribunale concede la "restituzione definitiva" delle terre a Benetton, prendendo come base per la sentenza un registro catastale del 1896, quando i mapuche di quella regione resistevano contro una campagna militare conosciuta come "la conquista del deserto".

congo: INDAGINE SU PRESUNTE VIOLENZE CASCHI BLU CONTRO CIVILI

Un’indagine per accertare il ruolo di soldati dell’Onu nell’uccisione di civili durante un’operazione armata nella regione nord-orientale dell’Ituri è stata annunciata dalla stessa missione di pace in ex-Zaire, conosciuta come Monuc. Nei giorni scorsi un quotidiano britannico ha scritto che i ‘caschi blu’ dell’Onu hanno contribuito alla distruzione di un villaggio durante un’operazione congiunta con i soldati governativi, che in passato sono stati più volte accusati - e in almeno un caso anche condannati – di crimini contro la popolazione civile. “Abbiamo avviato un’inchiesta e terremo informato il pubblico sui suoi sviluppi” ha detto ai giornalisti Kemal Saiki, portavoce della Monuc a Kinshasa. Secondo l’articolo, i soldati del contingente internazionale avrebbero violato le regole d’ingaggio dell’Onu aprendo il fuoco con obici e armi pesanti malgrado la presenza di donne e bambini nel villaggio lo scorso 22 aprile nella zona di Kazana. Stando alla stessa fonte, avrebbero assistito senza intervenire mentre i soldati governativi incendiavano alcune capanne.

l'ESERCITO ISRAELIANO prima ammazza poi ORDINA INCHIESTA

Un’inchiesta è stata ordinata dalle Forze armate israeliane dopo il quarto raid in pochi giorni che – con le vittime di ieri sera – ha provocato in totale la morte di 14 civili palestinesi e decine di feriti nella Striscia di Gaza. lo riferisce stamani il quotidiano israeliano ‘Haaretz’, al quale il capo dell’aviazione dello Stato ebraico ha detto che i raid aerei “sono quasi l’unica possibilità di operare nella Striscia di Gaza”, in alternativa a operazioni militari sul terreno. Malgrado le proteste per l’uccisione di civili – ieri anche il segretario generale dell’Onu Kofi Annan ha deplorato la morte di tre bambini uccisi martedì in un altro raid delle forze israeliane che aveva per obiettivo miliziani dell’ala militare di al-Fatah – il comandante dell’aviazione tuttavia continua a dire: “Continueremo la lotta ai terroristi, che include anche gli attacchi aerei. È il nostro compito”. Il ministro della Difesa Amir Peretz, laburista, ha detto che i militari hanno l’ordine di evitare gli attacchi se c’è il rischio di colpire civili. Ma questo non risulta applicato alla realtà.

intanto continua il giochetto del valico di rafah, tra la striscia di Gaza e l' Egitto, e' stato riaperto al traffico. Il valico era stato chiuso ieri in seguito ad uno stato di allerta terrorismo deciso dalle autorita' israeliane che aveva impedito agli osservatori europei di raggiungere la stazione di confine, l'unica esistente tra la Striscia e il resto del mondo.

Baghdad, Australia chieda scusa per la sparatoria di ieri

Oggi e' stata una giornata di annunci letali per le forze Usa: uccisi 8 soldati americani in Afghanistan e Iraq. 4 sono morti ieri in combattimenti nel nordest dell'Afghanistan. Gli altri 4 sono stati uccisi da insorti martedi' a ovest di Baghdad. Intanto il governo iracheno minaccia di riconsiderare gli accordi commerciali con l'Australia se non si scusera' per l'incidente di ieri, quando alcune guardie del corpo hanno sparato per errore e ucciso un iracheno.

Saddam Hussein inizia lo sciopero della fame

L'ex rais, insieme ad altri coimputati nel processo in corso a Baghdad, ha intrapreso il digiuno per protestare contro l'assassinio dell'avvocato della difesa Khamis al-Obeidi e per ottenere garanzie dagli Stati Uniti

ITALIA

Dichiarato inammissibile il ricorso della brigatista

Confermato il carcere duro per Nadia Desdemona Lioce. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della brigatista che si era opposta alla pronuncia del tribunale di sorveglianza di Firenze con la quale era stato rigettato il reclamo presentato dalla detenuta contro il provvedimento del ministro della Giustizia che aveva disposto il 'carcere duro' previsto dall'articolo 41 Bis.

Guardia di finanza in sedi societa' Cogim, 3 indagati

La Guardia di finanza di Milano ha perquisito le sedi della societa' Cogim, a Milano e anche a Piacenza e a Roma.L'operazione e' nell'ambito di un nuovo filone dell'inchiesta della Procura di Milano 'Oil for food', che riguarda un traffico di container negli aiuti umanitari in Iraq. Dopo le perquisizioni sono indagati per corruzione internazionale Leopoldo e Filippo Braghieri, amministratori della Cogim, e il funzionario Onu russo Alexander Yakovlev, gia' rimosso.

Esercitazione a Lecce: un ragazzo muore per le esalazioni.

un caporale dell’Esercito, è morto e altri tre militari sono rimasti feriti in un incidente avvenuto durante esercitazioni che truppe dell' sercito stavano facendo in località Torre Veneri, sulla costa a pochi chilometri da Lecce. il ragazzo morto aveva 22 anni.