Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

Lavoro

Movimento di lotta – Disoccupati "7 novembre" (Napoli); Deliveroo, le consegne a domicilio in bici (Torino)

Data di trasmissione
Durata 1h 55m 1s

  

- Corrispondenza con un compagno del movimento di lotta dei disoccupati di Napoli (7 novembre). La lotta dei disoccupati napoletani con conflitto e determinazione va avanti e sostiene le mobilitazioni di lavoratori e lavoratrici.

- Corrispondenza con un lavoratore Deliveroo di Torino, multinazionale che si occupa di gestire le consegne a domicilio in bici. Il lavoratore ci racconta come funziona il lavoro dei riders e le forme di sfruttamento.

Alitalia: nuovo sciopero del comparto aereo il 19 Gennaio

Data di trasmissione
Durata 21m 51s

Corrispondenza con un compagno della CUB Trasporti che ci illustra le ragioni ello sciopero Alitalia del 19 Gennaio e i retroscena della vendita della compagnia di bandiera ai privati.

 

Il comunicato di convocazione dello sciopero:

 

CALENDA CONTINUA AD ERUTTARE VELENO: IL MINISTRO NON HA DIGERITO IL VOTO DEI LAVORATORI ALITALIA AL REFERENDUM DEL 24.4.2017.
UN MINISTRO DALLA PARTE SBAGLIATA! A FIANCO DI CHI HA SACCHEGGIATO ALITALIA E CHE VUOLE VENDERLA E SMEMBRARLA

 Ecco un’altra buona ragione per i lavoratori AZ di partecipare allo:


SCIOPERO VENERDÌ 19 GENNAIO 2018 – 24 H DELL’INTERO COMPARTO AEREO-AEROPORTUALE-INDOTTO


Sono deplorevoli le continue esternazioni di Calenda contro i lavoratori Alitalia: è paradossale che un Ministro finga di non capire le ragioni e le valutazioni di migliaia di lavoratori/cittadini che, democraticamente (...votando!), hanno smascherato e respinto la stangata che Governo e le altre OO.SS avevano preparato con l’accordo del 14 aprile 2017 al Mise, in merito al futuro della ex-Compagnia di Bandiera italiana.
Se non fossero indegne certe affermazioni di Calenda, sarebbero risibili: i lavoratori non hanno respinto un piano di rilancio di Alitalia ma l’ennesimo saccheggio della categoria e del nostro Paese.

450 MLN DI EXTRACOSTI: SACCHEGGIATI I LAVORATORI E L’INTERO PAESE
Quanto è emerso sui circa 450 mln l’anno di extracosti che hanno schiantato Alitalia ha portato alla luce le RAZZIE E GLI ERRORI COMPIUTI NELLA GESTIONE DELLA EX-COMPAGNIA DI BANDIERA ITALIANA, DALL’AVVIO DELLA PRIVATIZZAZIONE: continuare ad ignorare tutto questo è iresponsabile e manifesta la complicità delle istituzioni!

CALENDA: I SUOI COMPITI E LE SUE RESPONSABILITÀ
Invece di attaccare la categoria, il Ministro Calenda si dovrebbe spendere per capire come sia stato possibile che le altre OO.SS. abbiano firmato l’intesa sui licenziamenti e sui tagli mentre la stessa compagnia dichiarava significativi extracosti (...tutti meno l’extracosto sul carburante che è rimasto ben nascosto anche in quell’occasione!), al netto dei quali il conto economico Alitalia sarebbe stato in attivo.
Invece di tentare di ridicolizzare la legittima e democratica espressione di voto dei lavoratori, il Ministro Calenda (...nominato in un Governo che si è costituito senza alcuna consultazione!) dovrebbe spiegare come abbia potuto ritenere il Piano AZ, bocciato dai lavoratori, un vero progetto industriale, nonostante il parere contrario degli esperti e l’evidente “emorragia” determinata dai suddetti extracosti.

IL MINISTRO CALENDA HA LA MISSIONE DI LIQUIDARE L’ALITALIA
Evidentemente Calenda, ieri come oggi, pretende solo di portare a termine lo smantellamento dell’Alitalia, regalando il ricco mercato del trasporto aereo italiano ai Paesi concorrenti. Il suo ridicolo attacco ai lavoratori è sferrato solo per tentare di convincere l’opinione pubblica che la colpa del fallimento di Cai e di Sai sia dei lavoratori, provando ad assolvere le fallimentari gestioni che si sono succedute, con il plauso dei Governi che si sono avvicendati (...compresi i 2 a cui ha partecipato a pieno titolo da Ministro nell’Esecutivo Renzi e Gentiloni!).
Certo è che non passerà sotto silenzio la responsabilità di Calenda di aver sponsorizzato la definizione di un Bando di vendita e smembramento di Alitalia che i Commissari stanno attuando, a partire dalla cancellazione del settore informatico e dalla imminente esternalizzazione delle attività amministrative, nonchè dalla sospensione in Cigs nella Compagnia di Bandiera dapprima di 1400 lavoratori f.t.e. fino a ottobre 2017, divenuti poi 1600 dipendenti f.t.e. fino ad aprile 2018 (..un taglio sottoscritto dagli altri sindacati che hanno tradito il voto referendario) e senza dimenticare le centinaia di precari lasciati a casa dopo 60 mesi di servizio (…altro accordo della miseria!) e che devono tornare a lavorare.

I LAVORATORI NON RESTERANNO IN SILENZIO. FERMIAMOLI!

Sda: aggiornamenti sulla vertenza di Carpiano (MI)

Data di trasmissione
Durata 10m 49s

Corrispondenza con un compagno del Si Cobas per aggiornamenti sulla vertenza SDA di Carpiano (MI). La parte padronale non sembra intenzionata a concedere nessuna delle condizioni poste dai lavoratori, con ingenti perdite per l'azienda, a testimonianza della natura tutta  politica della vertenza. Nella giornata di oggi dichiarazione del senatore Pd Stefano Esposito che invita la prefettura milanese al pugno duro contro il sindacato ed i suoi iscritti.

G7 a Torino: mobilitazione contro il summit

Data di trasmissione
Durata 15m 5s

Prosegue, dopo Taormina, il tour italiano delle grandi potenze economiche mondiali (Usa, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Canada).

Ieri si è svolta una partecipata assemblea, a Torino, in vista del G7 del lavoro, dell'industria e della scienza in programma a Venaria (TO) con centinaia di persone presenti tra realtà territoriali, sindacati di base, associazioni e studenti.

Ne parliamo con Lorenzo di ReSet G7 (Torino).

Gli operai dell'Hitachi ancora sulla gru

Data di trasmissione

Domenica, 2 operai dell'Hitachi sono saliti sulla gru per protestare contro il licenziamento. Ora sono anche in sciopero della fame. La Hitachi, pur essendo in espansione e continuando ad assumere, continua ad opporsi alla loro assunzione dicendo che sarebbe troppo costosa. Si fa strada l'ipotesi del lavoro interinale, che non convince i lavoratori.

Tuodì: i lavoratori si autorganizzano contro lo sfruttamento

Data di trasmissione
Durata 9m 9s

Da oltre un mese a Roma, un gruppo di lavoratori ha iniziato una lotta contro l’ordinario sfruttamento selvaggio che va avanti da anni nell’azienda Tuodì, nota catena di supermercati.

Nel magazzino di Tor Cervara lavorano quasi duecento lavoratori asiatici, italiani, est europei e africani, sottoposti ad un regime padronale fatto di buste paga truccate, malattie e ferie non pagate, scatti di livello mai avvenuti, orari sfiancanti, straordinari per notturni e festivi non pervenuti e contratto nazionale disatteso. Truffe continue a opera di cooperative gestite da personaggi ambigui e pericolosi, tra cui un militante di Casapound.

Nel frattempo la catena di supermercati ha dicharato una crisi che rischia di colpire, come al solito, anche i commessi e gli altri lavoratori.

Di queste lotte ci parla Alberto del SI Cobas.

Vertenza ACI informatica

Data di trasmissione
Durata 17m

Il governo vuole privatizzare le attività di ACI informatica appaltando il servizio ai privati e riducendo l'occupazione di circa 600 unità.

Da lunedì 15 maggio i lavoratori e lavoratrici di ACI informatica saranno in assemblea permanente per sventare i piani del governo, difendere il posto di lavoro e impedire l'ennesima privatizzazione.