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Gaza

Handala della Freedom flottilla verso Gaza è a sud di Creta

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Il 20 luglio handala, imbarcazione della Freedom Flotilla Coalition, è partita da Gallipoli alla volta di Gaza, sentiamo oggi un compagno dell'equipaggio mentre la nave è in acque internazionali a sud di Creta. L'imbarcazione, che ha subito alla partenza un tentativo di boicottaggio fortunatamente scoperto dall'equipaggio, si aspetta di poter arrivare nella zona dove Israele potrebbe decidere di intervenire sabato mattina dopo le 12. L'quipaggio è composto da 21 persone tra cui attivist* di vari paesi (7 dagli Usa), infermier*, europarlamentare di France Insoumise.La missione si svolge a poche settimane dall’attacco illegale di Israele alla Madleen, un’altra nave della Freedom Flotilla sequestrata illegalmente da Israele in acque internazionali. Dodici civili disarmati – tra cui un membro del Parlamento Europeo, un medico, giornalisti e difensori dei diritti umani – sono stati sequestrati da un commando israeliano e portati con la forza in Israele, dove sono stati interrogati, maltrattati e poi deportati. Il loro “crimine”? Tentare di portare cibo, medicine e solidarietà ai palestinesi sotto assedio.

La nave prende il nome da Handala, il personaggio dei fumetti palestinese: un bambino rifugiato a piedi nudi che volta le spalle all’ingiustizia e che ha giurato di non voltarsi finché la Palestina non sarà libera. Questa imbarcazione porta con sé il suo spirito e quello di ogni bambino di Gaza a cui sono stati negati sicurezza, dignità e gioia. Nel 2023 e 2024, la Handala ha navigato nei porti d’Europa e del Regno Unito, rompendo il blocco mediatico, coinvolgendo il pubblico e costruendo solidarietà con eventi stampa, installazioni artistiche e attività di educazione politica in ogni porto visitato.

I bambini e le bambine di Gaza – che rappresentano oltre la metà della popolazione – vivono sotto un assedio brutale da tutta la vita. Dal mese di ottobre 2023, più di 50.000 bambini sono stati uccisi o feriti, decine di migliaia sono orfani, e quasi un milione è stato sfollato con la forza, senza più una casa. Ora affrontano fame, malattie e traumi che pochi di noi possono immaginare.

Questa missione è per loro.

 

Il genocidio è redditizio

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Il genocidio molto redditizio per alcuni e il silenzio complice e vergognoso di chi nei fatti li appoggia. E mentre la borsa di Tel Aviv è aumentata del 213% accumulando oltre 220 miliardi e l'esercito israeliano accompagnato dai colonizzatori devasta vite e paesaggi palestinesi, lu bambin* (e non solo) vivono nel terrore delle bombe, nella fame più nera, spesso senza più sorelle, fratelli, genitori, amici, braccia o/e gambe...
A loro dedichiamo le nostre fiabe. Oggi, quella di Hänsel e Gretel, interpretata da Bruno Bettelheim che ci spiega, tra l'altro, quello che lu bambin* sente quando i genitori non gratificano i suoi bisogni e suoi desideri pienamente come si aspettava ma ora avanzi delle richieste nei suoi confronti e si dedichi sempre più ai propri interessi. Questa storia incoraggia lu bambin* a trascendere la sua immatura dipendenza dai propri genitori, ad accogliere con favore l'aiuto prestato dai coetanei ed impara a confidare che ogni giorno avrà la meglio sui pericoli del mondo e ne sará arricchito".

Il genocidio a Gaza e l'arroganza di Israele nella regione

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In una corrispondenza con Michele Giorgio, da Gerusalemme, diamo gli ultimi aggiornamenti sulla situazione a Gaza, dove solo stamani sono state uccise almeno una trentina di persone in attesa di aiuti umanitari, nella quasi completa indifferenza della comunità internazionale, che interviene solo quando vengono toccati particolari interessi, soprattutto religiosi, come nel caso del bombardamento della chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Si passa poi a analizzare lo scandaloso piano della realizzazione della cosiddetta "città umanitaria" a Gaza, un vero e proprio campo di internamento dove dovrebbero essere richiusi almeno 600.000 palestinesi, nonché l'intervento israeliano in Siria, avvenuto con il sostanziale sostegno degli USA e dell'UE.

Milano: fuori il sionismo dalla Triennale

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Martedi 8 luglio, Galassia, Assemblea antisionista dell3 lavorator3 dell’arte e della cultura ha organizzato un’azione dimostrativa nella hall e sulla scalinata centrale della Triennale di Milano, dove è allestita l'installazione 471 Days, dedicata a Gaza. L’intento era quello di denunciare pubblicamente, all’interno degli spazi della Triennale, la complicità dell’Esposizione Internazionale Inequalities con il genocidio in corso a Gaza e con la colonizzazione sionista della Palestina. All’azione hanno preso parte circa 50 attivist3. Due striscioni verticali sono stati calati dal piano superiore, riportando le frasi: “640 giorni di genocidio + 75 anni di occupazione” – in riferimento diretto al titolo dell’opera 471 Days – e “Triennale, fuori il sionismo dalla cultura. Palestina libera”. Durante l’azione è stato letto un comunicato che ne spiegava le motivazioni, seguito da cori a sostegno della Palestina. L’iniziativa ha visto anche la partecipazione inattesa di visitatori e visitatrici dell’esposizione, oltre che di alcuni membri dello staff della Triennale, che hanno espresso il proprio supporto con applausi e unendosi ai cori. Ne parliamo con un compagno di Galassia

Crisi sanitaria a Gaza

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In risposta alla drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e alla crescente devastazione del sistema sanitario locale, la Rete dei Sanitari per Gaza ha redatto una lettera rivolta agli Ordini professionali sanitari italiani per chiedere un'immediata presa di posizione contro le gravi violazioni del diritto internazionale. Un'attivista della rete ci aggiorna sulle condizioni degli ospedali di Gaza e sulle difficoltà burocratiche che si incontrano per fare venire bambini e bambine di Gaza a curarsi in Italia.

Gaza: ancora bombe, stragi e mancanza di tutto

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Giorno dopo giorno continuano le stragi di palestinesi in fila per recuperare cibo, bombardamenti incessanti nonostante le parole di Trump che di nuovo dichiarano Israele disponibile a una tregua attribuendo di nuovo alle forze palestinesi il portrarsi del genocidio. Nel frattempo, come già sappiamo, a Gaza manca tutto, cibo, acqua, medicinali, servizi sanitari funzionanti, energia... Ne parliamo con Michele Giorgio, de Il Manifesto e Pagine Esteri che approfondisce anche la situazione di guerra costante in Cisgiordania a opera di coloni e esercito israeliano, così come a Gerusalemme, in particolare nella parte est della città.

Perugia: iniziative di solidarietà con la Palestina

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In una corrispondenza con un compagno di "All eyes on Palestine - Perugia" presentiamo due diverse iniziative che si svolgeranno questo fine settimana a Perugia e nel suo territorio. Il 28 giugno, a Passignano sul Trasimento, si terrà un festival di tre giorni, il Revolution Lake Festival, nel corso del quale si svolgeranno concerti e la tavola rotonda dal titolo "Dal fiume al mare", dedicata alla questione palestinese e, più in generale, alla crisi medio-orientale. Domenica 29 giugno, alle 17:30, al cinema Méliès di Perugia, sarà invece presentato il report annuale delle attività svolte da Amnesty International; a seguire, in piazza Italia, sarà allestito un presidio delle associazioni che promuovono la causa palestinese nel territorio del capoluogo umbro.

Guerra e Scuola

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Nella prima parte della trasmissione, ripercorriamo sinteticamente le novità del teso delle Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo, recentemente aggiornate dal MIM alla luce delle consultazioni dei mesi precedenti. Successivamente, affrontiamo il tema della militarizzazione della scuola, commentando  una serie di vicende allarmanti che si sono verificate sia in istituti scolastici che in università italiane. In conclusione, una corrispondenza da Parigi illustra le mobilitazioni in solidarietà con Gaza e con la popolazione palestinese nelle scuole della capitale francese e le diverse forme della loro violentissima repressione.

Call this Dub

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Trentaduesima puntata, della Stagione 24/25, di Militant Dub Area ssul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Un'altra volta in tre, con la compagnia di Bob (outta Skankin Tree), abbiamo proposto una puntata nella quale, durante la prima ora, ci siamo concentrati sull'informazione e le testimonianze provenienti da Gaza per continuare a denunciare il genocidio che porta avanti lo Stato sionista d'Israle contro il popolo palestinese. Sempre nella prima metà, abbiamo anche commentato alcune notizie su casi di abusi in divisa da parte della polizia a Genova e di repressione istituzionale contro manifestanti antimilitaristi in Sardegna. Poi, il nostro caro Bob ci ha riferito alcune notizie che parlanno di sport ma anche di politica e solidarietà internazionalista attraverso lo sport popolare.

Nella seconda parte della puntata, Barabbas, prima delle sue selections di chiusura, ci ha presentato alcune nuove produzioni inna dubplate style di Alfredo Youthman, aka King Tomato.

Buon ascolto!

 

La Playlist:


Wareika Hill Sounds - I & I Know Bunny
Augustus Pablo - Silent Satta
Roman Stewart - Rice and Peas
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Carlman Scott - Devil in the city
Sah Hugh - Devil man skank
Barrington Levy - A Yah We Deh
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Lion Youth - Rat a cut bottle
Dennis Brown - Revolution
Cornel Campbell - I'm the General

King Tomato - Call this sound
King Tomato - Comma Comma
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Initty Salgado - Antifa warriors
Danman - Chant down Babylon Kingdom
Kanka - Dub salute
Dubzoic feat. Mannaroman - Bun out vampire
Danny Red - It's not a crime
Ago riddim dubplate