Iniziative per la Palestina dei prossimi giorni
Iniziative per la Palestina in tutta Italia fino a sabato 13 dicembre quando si scende in piazza a Melfi per Anan
Iniziative per la Palestina in tutta Italia fino a sabato 13 dicembre quando si scende in piazza a Melfi per Anan
La nave da crociera Crown Iris che porta soldati israeliani a riposarsi dopo il servizio prestato al genocidio palestinese è arrivata stamani al porto di Brindisi cercando di far perdere le sue tracce, doveva infatti arrivare ieri. Un gruppo di compagne e compagni l'ha attesa sul porto, poi si è spostato alla Capitaneria di porto. Ora compagne e compagni si stanno riorganizzando per raggiungerli nelle diverse destinazioni che hanno scelto
Con un compagno della rete liberi-e di lottare parliamo di quanto avvenuto in seguito alla manifestazione per la Palestina a Torino del 28 novembre, dove un gruppo di manifestanti è entrato nella redazione de La Stampa.
Partendo del comunicato della rete liberi-e di lottare, proviamo a ribaltare la narrazione ed affrontare nel merito il discorso della protesta, della critica all'informazione e della crisi della critica.
Le manifestazioni che si sono tenute in tutta Italia circa due mesi fa, culminate nel corteo oceanico del 4 ottobre a Roma, hanno dimostrato come l’opposizione al genocidio sia ormai penetrata nella coscienza popolare. Non hanno fatto eccezione i Castelli Romani, dove diverse scuole si sono mobilitate in modo massiccio. A distanza di qualche settimana, risulta però evidente che le grandi scadenze centrali non bastano. L’annuncio della tregua ha diminuito l’attenzione mediatica sulla Palestina, senza tradursi nella sospensione dei massacri né della lotta di liberazione. La resistenza palestinese si oppone al colonialismo d’insediamento sionista da un secolo e non potrà che proseguire in futuro. Il movimento di solidarietà deve quindi diventare, a sua volta, una realtà politica di lunga durata, capace di radicarsi nelle lotte sociali e nella nostra vita quotidiana. La mobilitazione per la Palestina non va separata dai conflitti di classe, dalle vertenze in difesa dei nostri territori (come quelle contro gli inceneritori o la speculazione edilizia), dalle lotte di genere, dall’esigenza di conquistare spazi liberi dalle logiche del profitto . La Palestina ci riguarda cioè in prima persona, anche perché lo stato italiano è legato a doppio filo a quello sionista . Gli interessi che vincolano l’imperialismo di casa nostra a Israele sono gli stessi che impongono il riarmo in Europa, nel tentativo di preservare il declinante predominio occidentale sul resto del mondo. Sia per cercare di incidere sulle profonde complicità italiane, sia per collegare il sostegno alla resistenza palestinese con le altre istanze sociali, dobbiamo trovare forme di coordinamento territoriale che siano capaci di attecchire anche nelle periferie e nelle province, non solo in occasione dei cortei nazionali. Sostenere la lotta di liberazione anticoloniale della Palestina significa rifiutare il futuro di sfruttamento e guerra in cui vorrebbero costringerci. Significa contrastare un sistema che produce morte e lottare per la nostra stessa liberazione.
Su tutto questo, Assemblea territoriale e studentesca A Marino - Sabato 6 dicembre, ore 16:00 - Centro Sociale Ipò, Via Capo d'Acqua 2
Parlami di Gaza è arte, musica e testimonianza in un'unica esperienza. E' la cultura viva di tre giovani palestinesi che ti arriva addosso. Una cultura che è memoria resistente, è un archivio vivente che attraversa generazioni e frontiere nonostante tentativi sistematici di cancellazione. Da oltre 77 anni il popolo palestinese porta una storia ferita che ci riguarda e che oggi più che mai ci spinge ad impegnarci nei modi più diversi per smascherare le logiche genocidarie che cercano di cancellare un intero popolo. La cultura come gesto politico, come forma di responsabilità collettiva è sicuramente uno dei tanti insegnamenti del popolo palestinese che abbiamo deciso di fare nostro e sostenere, sperando che tante altre persone si lasceranno contagiare.
Vi aspettiamo a Terni, sabato 6 dicembre a Palazzo Gazzoli in Via del teatro Romano 13 alle ore 18:00 avrà inizio lo spettacolo teatrale. Lo spettacolo è gratuito. L'ingresso sarà libero fino esaurimento posti. Info e prenotazione (non obbligatoria ma gradita): visionihandala@inventati.org
Siamo felici di invitarti all'evento di solidarietà con il popolo Palestinese, organizzato dal Coordinamento di Solidarietà con la Palestina di Anzio-Nettuno-Aprilia, che si terrà l'8 Dicembre presso La Fattoria Riparo. Sarà una giornata speciale dedicata a cibo, musica, artigianato, libri e interventi di volontari tornati dalla Cisgiordania, con l'obiettivo di sostenere le famiglie palestinesi. Per aiutarci a organizzare al meglio, è utile prenotare la tua partecipazione. Puoi farlo tramite il QR code presente sulla locandina, oppure utilizzando il link: https://forms.gle/cLtWora1ZFMuyDscA.
Oggi abbiamo presentato la fanzine "I hear your silence" che racconta la vita e la resistenza di attivist* queer in Libano, Giordania e Tunisia. In studio con noi Daniela Sala, giornalista e fotografa (Fada Collective) che ha curato la fanzine, e Hasan Kilani, attivista queer e scrittore giordano palestinese. Con Hasan parliamo anche di come lottare contro il pinkwashing israeliano e di come creare pratiche di lotta queer internazionalista e decoloniale.
"Diario di uno chef sotto assedio" è un viaggio attraverso le parole e gli occhi di Alamarin, chef pizzaiolo professionista gazawi, volontario nella cucina da campo gestita da @a.c.s. Negli ultimi due anni, insieme a un team di altrx volontarix, ha sfamato ogni giorno circa 10.000 famiglie. E se credete che sia impossibile aprire un ristorante e mettere su un foodtrack nel mezzo di un genocidio, vi presentiamo Mohamed Alamarin.
Qualche giorno dopo il 7 ottobre 2023, Mohamed inizia a scrivere una corrispondenza in cui descrive 100 giorni del genocidio in cui gli interlocutori sono non solo amici e amiche ma anche il mondo che resta a guardare inerme dietro gli schermi.
Un'analisi politica lucida e impietosa delle infami atrocità che rimarranno nella storia, vissute in prima persona sulla propria pelle. Inchiodando l'Occidente alle proprie responsabilità, senza perdere mai una sensibilità narrativa che è nell'anima palestinese. La parola si fa resistenza, sumud. Oggi come ieri.
Il podcast è la trasposizione di questa corrispondenza: leggeremo una pagina del diario nello stesso due anni dopo, prima in italiano e poi nella lingua originale, l'arabo.
Ci auguriamo che le parole di Mohamed possano arrivare a più persone possibile e che i suoi sogni, le sue passioni, come quelle di ogni palestinese, possano concretizzarsi e che Mohamed possa infine essere riconosciuto come un grande chef.
Caro Mohamed sappi che per noi colleghx chef, e per tutto il mondo, lo sei già! Grazie per la fiducia e per aver condiviso le tue parole con noi!
Dal fiume al mare Palestina libera!
Il podcast va in onda su Radio Onda Rossa alle ore 10 e su Radio Quar alle ore 16.
Illustrazione di Marta Mosca (Collettivo BandaGialla)
Con un compagno del movimento BDS, facciamo un bilancio del boicottaggio allo stato sionista dopo l'assemblea nazionale che si è tenuta la scorsa settimana. La campagna BDS non si ferma: tante le campagne che verranno lanciate nei prossimi tempi e che seguiremo dai microfoni di questa radio.
In Sardegna tra Domusnova e Iglesias, gli stabilimenti della Rwm, fabbrica di armi della multinazionale tedesca Rheinmetall sono stati contestati molte volte nei 1 anni che ci separano dall'apertura come fabbrica di morte, per le nocività che subiscono lavoratori e lavoratrici sia all'interno e chi lavora la terra nelle vicinanze. La protesta oggi porta anche il segno della lotta contro il genocidio nella Striscia di Gaza visto che le armi di questa multinazionale vengono usate da Israele.
L'Assemblea per la Palestina di Sassari oggi era nuovamente in piazza contro il genocidio ed anche per denunciare una novità ancora poco nota ossia la decisione del governo italiano e della giunta odde di ampliare lo stabilimento.
Prossimamente ci saranno altre manifestazioni, a partire da domani 29 novembre e poi 4 dicembre con un sit in sotto il Consiglio regionale a Cagliari, la partecipazione chiamato per il 12 dicembre da Cgil e un corteo sotto la fabbrica RWM il 13 dicembre.
Ne parliamo con un compagno dell'Assemblea per la Palestina di Sassari