Corrispondenza dall'Italia con un compagno di Freedom Flotilla dopo che nella notte sono state interrotte le comunicazioni con la nave Madleen che stava portando aiuti a Gaza mentre navigava in acque internazionali. Dalle notizie ricevute, sappiamo che l'equipaggio è stato tradotto in Israele e siamo in attesa di ulteriori dettagli.
Pubblichiamo la registrazione dell'iniziativa fatto il 25 maggio all'Ex snia viscosa sulla Palestina, la memoria e la lotta. Con Antoine Raffoul e altri interventi.
Mercoledì 4 giugno ore dalle 18 alle 20 in piazza della Repubblica a Terni, PRESIDIO CONTRO IL GENOCIDIO A GAZA - CAMPAGNA BOICOTTAGGIO PRODOTTI ISRAELIANI. Portare bandiere, kefiah, cartelli in solidarietà col popolo palestinese.
2 giugno contro la guerra e il riarmo: manifestazioni in tutta Italia
In diverse città italiane oggi 2 giugno sono in programma manifestazioni antimilitariste contro il riarmo, la guerra, per la fine del genocidio in Palestina.
Di seguito voci dai diversi territori dove la guerra si produce e si produce per la guerra:
In una corrispondenza con una compagna da Napoli, parliamo di un'interessante iniziativa di solidarietà con la popolazione palestinese: Tatreez, un laboratorio di ricamo palestinese, importante forma di cultura artistica, nato nel novembre 2024 presso il centro sociale 'o Sgarrupato.
Pubblichiamo la lettera scritta da Tiziano, arrestato durante la manifestazione del 5 ottobre 2024 a Roma, per mostrare solidarietà a Tarek, attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli con accuse collegate a quella stessa giornata.
Ciao a tutti/e sono Tiziano Lovisolo, il ragazzo arrestato alla manifestazione del 5 ottobre contro il genocidio palestinese e gli attacchi deliberati verso il popolo libanese e contro il ddl 1660, decreto sicurezza.
Per il momento non ho accesso ai social quindi pubblicherò queste righe tramite la mia fedele amica e compagna Yasmin.
Dopo l'uscita dai domiciliari sono progressivamente tornato alla mia quotidianità senza restrizioni e sono molto felice di godere di questa libertà dopo aver rischiato una condanna più pesante dei 2 anni. Non dico che non penso più a quel giorno, anzi, abbiamo presentato da poco l'appello per ottenere una vera giustizia, confutando le tesi presentate dalla polizia e dalla digos.
Tuttavia, lo sguardo attuale è rivolto avanti, per continuare col mio personale percorso di studi, di consapevolezza politica e di lotta. Ma poco tempo fa ho letto della notizia di Tarek che è stato pesantemente condannato a 4 anni e 8 mesi per resistenza, precedentemente portato in carcere in custodia cautelare perché è un senza fissa dimora.
Ho visto una marea di volte i video, e già prima della condanna avevo capito che fosse lui il soggetto arrestato, Tarek tuttavia, non era all'interno della piazza, non guidava i gruppi che affrontavano la polizia, non ha lanciato bottiglie verso il cordone di polizia e non ha picchiato nessun agente, al contrario di quanto le forze dell'ordine affermano, tutto ciò è verificabile dai tanti video circolati online.
È chiaro, così come nel mio caso, non è tanto la condotta personale che conta, visto che comunque le forze dell'ordine presentano le loro accuse molto discutibili che vengono prese per buone dai giudici senza troppo peso, quanto il fatto che hanno da subito voluto un caprio espiatorio che ero io, una volta che abbiamo lottato e sono riuscito a uscirne libero, hanno puntato tutto sull'unico altro elemento disponibile, ovvero il caprio espiatorio personificato in Tarek.
Ma a differenza del pregiudizio dei tribunali, noi sappiamo bene che in queste situazioni non fa differenza né la nazionalità né il ceto sociale.
Tarek ha preso a suo modo posizione così come quelle decine di migliaia di persone venute a Roma violando il divieto imposto dal questore.
Così come è stato fatto casino per me e mi è stata portata la massima solidarietà, con la Rete Liberi/e di lottare sempre in prima linea, facciamo casino e prendiamo posizione per Tarek e per tutti/e quelle che subiscono ingiustizie veicolate a tavolino.
Nessun* dimenticherà questa storia, nessun* verrà lasciat* indietro.
Il 5 ottobre c'eravamo veramente tutti/e in piazza.
Tarek libero! Palestina libera!
✊🇵🇸
Con una compagna della Campagna BDS Roma abbiamo parlato della manifestazione che si terrà la domenica 1° giugno, durante la tappa finale del Giro d'Italia, per ripudiare la partecipazione della squadra israeliana e per denunciare la politica di sportwashing che permette l'evento sportivo.
Abbiamo parlato con un compagno del Coordinamento Ternano per la Palestina sul presidio a Terni contro il genocidio palestinese e la mobilitazione della campagna BDS che si terrà oggi mercoledì 28 maggio, alle ore 17:00, a Piazza della Repubblica (Terni).
Aprendo con una lettera da Gaza sulle donne, le mestruazioni e l'olocausto dei corpi, per poi passare al complesso di Edipo per i bambini e di Elettra per le bambine con le fiabe di Bettelheim.