La diaspora palestinese
ad una compagna del Gaza Free Style, figlia della diaspora, chiediamo una riflessione sui profughi palestinesi e sulle iniziative da mettere in campo.
ad una compagna del Gaza Free Style, figlia della diaspora, chiediamo una riflessione sui profughi palestinesi e sulle iniziative da mettere in campo.
Decine di migliaia di profughi, uomini donne e bambini, si ammassano al confine greco turco dopo la decisone di Erdogan di "aprire" la frontiera. L'esercito greco spara e uccide, i fascisti fanno il resto.
30 agosto h12.30 prosegue il tavolo in prefettura inter-istituzionale a cui partecipano i movimenti e gli occupanti eritrei, somali e italiani sgomberati dalle occupazioni di cinecittà e via Curtatone. Sotto la prefettura, a SS. Apostoli e Madonna di Loreto due presidi strappati con la lotta per far dormire gli sgomberati, attendono senza alcuna fiducia l'esito del tavolo con nessuna voglia di accettare le briciole offerte dalle istituzioni.Domani tavolo Minniti-Raggi al Viminale.
Aggiornamenti da Ventimiglia con una compagna.
Dopo la nottata di ieri, continua la crisi miganti, tra rastrellamenti e caccia all'uomo. Attualmente la stazione dei treni è blindata dalle forze dell'ordine.
Intanto le stragi nel Mediteraneo proseguono con tre naufragi, 65 corpi recuperati e oltre 700 persone disperse.
Un compagno di Meelting Pot Europa racconta la protesta autoconvocata di questa mattina a Trento. Richiedenti asilo protestano per i tempi lunghissimi per il rilascio dello status di rifugiato.
Da poco tornata da Idomeni, dove si è recata insieme ad una carovana di solidarietà per consegnare giiocattoli e generi di prima necessità raccolti in diverse scuole pugliesi, Anna, animatrice della trasmissione Tarantula Rubra, ci racconta le terribili situazioni di vita nei campi profughi e la natura del progetto "We are the children".
Per maggiori info:
La prima corrispondenza è stata realizzata durante la prima mattinata quando a Roma, in via Curtatone, nei pressi di piazza Indipendenza, era in corso un'operazione di polizia in uno stabile occupato da un gruppo di richiedenti asilo prevalentemente di nazionalità eritrea.
La seconda, realizzata nel pomeriggio intorno alle 18, riassume la giornata e dà conto degli svuluppi. Entambe sono realizzate con compagne/i del movimento di lotta per la casa.
Aumenta sempre più il numero di profughi che fuggono dalla libia ed entrano in Tunisia, nell'enorme spazio di Ras Jehdir, come ci racconta un compagno che si trova sul posto.