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La residenza: il Dossier che ne svela il ruolo punitivo.

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Il Dossier ha lo scopo di essere strumento per delle mobilitazioni. La questione della residenza è diventata sempre di più un dispositivo di controllo delle persone. La residenza dovrebbe essere solo un’iscrizione anagrafica con cui lo Stato fa una fotografia per poter elargire welfare. In realtà oggi stabilisce chi è cittadino di serie a e cittadino di serie b. L’articolo 5 del piano Renzi-Lupi è un meccanismo punitivo delle occupazioni abitative. Il dispositivo non a caso viene dopo una stagione di lotta apertasi dopo la crisi del 2008. Ricordiamo ad esempio gli tsunami tour a Roma. Nel primo dossier si racconta cosa è scaturito dagli 8 anni di applicazione dell’art. 5. Attraverso delle interviste abbiamo capito che molte persone non hanno potuto accedere al medico di base, altre non hanno potuto iscrivere i propri figli all’asilo. Alle scuole dell’obbligo invece senza residenza si può accedere ma non si accede ai sostegni al reddito. Con la Raggi è stata disposta e tollerata la residenza fittizia, perché si erano accorti che avevano creato un problema grosso. La direttiva che sembrava essere stata la conquista di una grande mobilitazione andrebbe direttamente in deroga all’articolo 5. Il prefetto però tramite una circolare si è frapposto alla realizzazione di questo processo inserendo dei criteri molto stringenti di applicazione. La giunta comunale, all’inizio promotrice, si è sottratta dal portare a casa la direttiva accettando l’insieme dei criteri emessi dal prefetto, deresponsabilizzandosi totalmente. I criteri riguardano tra i vari la situazione giudiziaria delle persone per reati associativi, reati di detenzione di stupefacenti, reati che prevedono la sorveglianza speciale. La residenza non dovrebbe avere niente a che vedere con i Tribunali e questa circolare conferma il ruolo punitivo e/o premiale dell’istituto. Parliamo di punizioni verso una parte sostanziosa della popolazione che non ha le stesse possibilità di chi questi criteri li può rispettare e anche di una parte di popolazione che associandosi lotta in questo Paese. Dalle prossime settimane bisogna andare tutti e tutte nei municipi e chiedere l’applicazione della direttiva e non della circolare. I dossier si possono trovare online sul sito di Action Aid in pdf, nella Casa di quartiere a Quarticciolo in forma cartacea. Ne parliamo con una compagna del Comitato di quartiere Quarticciolo

Link dossier: https://www.actionaid.it/informati/pubblicazioni/il-domani-della-reside…

Roma: ancora in piazza per la sanatoria

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Durata 10m 29s

In questi due anni di pandemia tra chi è stato maggiormente penalizzato e chi non ha mai smesso di lottare ci sono le persone immigrate che per vivere dipendono da un permesso di soggiorno; un permesso che a sua volta è subordinato al contratto di lavoro, alla residenza, e a tutta un'altra serie di infiniti ostacoli burocratici che ne rendono sempre più difficile l'accesso e il mantenimento, sia per chi arriva in Italia che per chi ci vive e lavora da anni e magari ha anche dei figli qui, o prova a portare qui la propria famiglia.
La sanatoria del 2020, che avrebbe dovuto regolarizzare chi non aveva un permesso di soggiorno, è stata un fallimento e ha invece alimentato un giro di ricatti e di business sulle spalle dei lavoratori e le lavoratrici immigrate, che a un anno e mezzo dalla richiesta si ritrovano ancora a mani vuote.

La questione dell'accesso ai documenti ci riguarda tutti, italiani e immigrati. Si tratta dell'accesso alla salute, alla casa, ai servizi e alle tutele di base.

Ne parliamo con un compagno che lavora nelle campagne pugliesi che è in piazza Esquilino dove da questa mattina sono in presidio circa 700 lavoratori.

Latina: presidio per il permesso di soggiorno

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Sabato 23 ottobre a Latina ci sarà un importante presidio riguardo al problema del permesso di soggiorno: un dispositivo che, anche attraverso complicazioni amministrative, rende le persone immigrate vulnerabili e ricattabili. Ascolta anche la corrispondenza di Martedì scorso.

Gli/le esclus* dalla vaccinazione anticovid

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Durata 18m 39s

Sarebbero oltre 700mila le persone presenti in Italia a cui, al momento, è preclusa ogni possibilità di immunizzazione – un numero su cui pesano gli oltre 200mila migranti intrappolati in un limbo amministrativo senza via d’uscita, dato che stanno ancora attendendo una risposta alla loro richiesta di regolarizzazione. Si tratta di un cortocircuito generato dai rallentamenti burocratici: agli stranieri non in regola con il permesso di soggiorno vengono infatti rilasciati due codici identificativi specifici – il tesserino Stp (Stranieri temporaneamente presenti) e il tesserino Eni (Europeo non iscritto) – che garantiscono l’accesso alle prestazioni sanitarie urgenti o essenziali, tra cui le vaccinazioni. Tuttavia, questi codici vengono sistematicamente rifiutati dalla maggior parte delle piattaforme regionali per le prenotazioni del vaccino anti COVID-19, che richiedono invece il codice fiscale e il numero di tessera sanitaria. Ne parliamo con una compagna medico.

Assemblea a Torpignattara: documenti per tutt*

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Durata 15m 10s

Con Bachu della comunità bengalese, parliamo del percorso di assemble di piazza che sta elaborando una piattaforma comune di lotta per unire le forze contro le politiche migratorie e il loro razzismo, che costringono allo sfruttamento e al ricatto del documento tantissimi lavoratori e lavoratrici.

Un appello a tutt di partecipare all'assemblea pubblica a Roma domani 13 marzo alle 14:30 in Largo Petazzoni (Vigne - Torpignattara).

Il percorso poi proseguirà domenica 14 con un'assemblea on line convocata per le ore 10

Sul profilo di Campagne in lotta trovate il percorso svolto fin qui e il link per l'assemblea nazionale

Foggiano: la lotta di lavoratrici e lavoratori delle campagna ottiene tavoli di contrattazione

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Durata 17m 10s
Dopo la giornata di sciopero e il tavolo con la prefettura e il presidente della Coldiretti di Venerdì 4 Settembre, nel foggiano ieri e oggi nuove giornate di lotta con i lavoratori delle campagne. Il resoconto con una compagna della Rete Campagne in lotta del tavolo con la prefettura e la questura incentrato sulla questione dei documenti che si è tenuto ieri e la presentazione del tavolo di oggi in cui saranno presenti anche i rappresentanti delle organizzazioni dei produttori_ Per entrambe le giornate i lavoratori hanno convocato un sit-in di fronte alla prefettura, perché ormai stanchi delle solite perdite di tempo e tentennamenti con cui le istituzioni avallano lo stato di cose presenti. Nel link il documento con le richieste alla prefettura: http://campagneinlotta.org/?p=1385 [1]

Presidio alla prefettura di occupanti di case e facchini per le residenze

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Durata 12m 1s
Durata 7m 54s

Dalle 10 occupanti di case e facchini della logistica stanno dando vita ad un presidio sotto la prefettura a P.zza SS. Apostoli contro l'articolo 5 del Piano Casa che nega la residenza a chi vive nelle occupazioni, rendendo impossibile ottenere il permesso di soggiorno e quindi aumentando il ricatto che subiscono i lavoratori migranti delle cooperative dei magazzini e non solo. Una delegazione sta incontrando la prefettura per discutere del tema.