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sanità

Coordinamento Regionale Sanita

Data di trasmissione
Durata 1h 52m

In vista dell'assemblea nazionale per la salute che si terrà a Roma il 26/11 dalle ore 10 alle ore 14 all'occupazione abitativa di via di Porto Fluviale, 12:

Appello per l'assemblea;

Intervento dal Comitato di lotta Viterbo che ha ricordato l'iniziativa su salute, tumore al seno e liste d'attesa realizzata domenica scorsa 13/11;

Intervento di un compagno in merito alla repressione nei luoghi di lavoro e alla presentazione del questionario sui bisogni sanitari condotto nel quartiere Rebibbia. Il tutto domenica prossima 20/11 con pranzo dalle ore 13 e presentazione dalle ore 15 al Casale Alba2;

Intervento di una compagna sulla contestazione realizzata lo scorso giovedì 10/11 al teatro Brancaccio all'assessore alla sanità della Regione Lazio D'Amato.

Notizie su mobilitazioni a Spoleto e Madrid

Contestazione all'avvio della campagna elettorale di D'Amato

Data di trasmissione
Durata 8m

I movimenti per la salute, contro gli inceneritori e l'attuale gestione dei rifiuti e del diritto all'abitare contestano l'apertura della campagna elettorale di D'Amato alla Regione Lazio.

Solo alcuni dati esemplificativi della sua gestione della sanità:

- Il Lazio nell’ultimo decennio ha perso 1/3 dei posti letto nelle strutture ospedaliere, nonostante un forte incremento della popolazione anziana, delle malattie croniche e la pandemia da Covid 19.

- Il Lazio è la seconda Regione per peso del settore della Sanità privata dopo la Lombardia.

- Il Lazio è l’unica Regione, per quanto riguarda i ricoveri, in cui il peso del privato accreditato è equivalente a quello pubblico - secondo il rapporto Oasi 2019 -; che per i casi più gravi, a livello nazionale è principalmente presidiata dal pubblico (76%), mentre nella nostra Regione ben il 49% è gestito da privati accreditati.

- Nel Lazio ai privati sono state devolute le attività sanitarie più remunerative per i casi meno gravi, per cui i cosiddetti ricoveri post-acuti che rappresentano il 92% dei posti letto presso strutture private accreditate.

- Nel Lazio la sanità nel territorio è gestita soprattutto dai privati che, sempre secondo Oasi 2019, speculano profitti sempre più ampi, a fronte di una offerta pubblica sempre meno sviluppata. Nel giro di 20 anni il loro peso complessivo è infatti aumentato dal 39% al 58%.

- Nel Lazio in molti territori c’è il monopolio degli “enti privati accreditati” per chi deve fare fisioterapia o affrontare una degenza.

Di fatto, con la complicità dell’Assessore D’Amato il mercato della “salute a pagamento”, è stato consolidato come area sempre più strategica per i “grandi player capitalisti accreditati”, che hanno mostratoottime performance reddituali con significativi incrementi medi annui dei ricavi nell’ultimo periodo, come per esempio: +128 milioni € per il gruppo Synlab, +143 milioni € per Villa Maria, + 245 milioni € per il gruppo Humanitas, ecc…

 

Mettiamo in gioco i nostri corpi

Data di trasmissione

"FURIOSE/I/U".... Da Napoli, al policlinico, dalle scuole ai quartieri.. mettiamo in gioco i nostri corpi per riprenderci, vita, spazi, diritti, desideri. Distruggiamo le loro gabbie e facciamo pulizia delle loro ipocrisie riscoprendo dignità, unanizzazione, collettività e rispetto non rendendoci complici della loro "normalità".

Resoconto del terzo congresso nazionale salute

Data di trasmissione
Durata 1h 7m 22s

Alla luce  del terzo congresso nazionale per la salute, nelle ultime tre trasmissioni abbiamo presentato alcune riflessioni/interventi che ci sono stati nei tre congressi. In questa puntata riportiamo quello del Coordinamento Regionale Sanità dal titolo: "Sanità sussidiaria: la foglia di fico del 'sistema'"?. E' del Comitato di lotta Viterbo.

Presidio alla ASL di Viterbo

Data di trasmissione
Durata 2m 38s

Questo weekend ci sarà a Metropoliz l'assemblea nazionale "La salute non è una merce", alla ASL di Viterbo i compagni e le compagne di Tuscia in lotta stanno distribuendo volantini per lanciare il convegno e mettere in chiaro quali sono gli obiettivi della lotta per una sanità pubblica universale per tutti e tutte, in un territorio dove le liste di attesa sono infinite, le strutture sanitarie nella provincia sono sempre meno a causa dei tagli.

Assemblea pubblica la salute non è una merce

Data di trasmissione
Durata 11m 57s
Durata 1m 58s
Immagine rimossa.Immagine rimossa. ASSEMBLEA PUBBLICA Immagine rimossa.Immagine rimossa.
Immagine rimossa. VENERDI 20 MAGGIO 2022 DALLE ORE 15:00
SOTTO LA SEDE DELLA REGIONE LAZIO
P.ZZA ODERICO DA PORDENONE
PER
Immagine rimossa. MASSICCIO PIANO DI ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO NEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Immagine rimossa. ABOLIZIONE LISTE DI ATTESA E INTRAMOENIA
Immagine rimossa. REINTERNALIZZAZIONI DI ESTERNALIZZATO E ACCREDITATO/CONVENZIONATO
Immagine rimossa. ACCESSO UNIVERSALE ALLA SANITÀ' (No legge Renzi/Lupi art.5)
POTENZIAMENTO MEDICINA TERRITORIALE E DOMICILIARE
Immagine rimossa. DEMOCRAZIA NELLE AZIENDE SANITARIE
Immagine rimossa. CONSULTORI IN OGNI TERRITORIO SENZA LIMITI DI ETA', GENERE, ORIENTAMENTO SESSUALE
Immagine rimossa. IMMEDIATO RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E DI CURA DELLE PERSONE IN RSA/RSD/RSP, SENZA NESSUNA DISCRIMINAZIONE
Immagine rimossa. UNA SANITÀ PUBBLICA UNICA, GRATUITA, UNIVERSALE, LAICA, UMANIZZATA
Immagine rimossa. La forma di governo che caratterizza da alcuni decenni la politica nazionale ed europea è quella dell'emergenza. In nome di questa si calpestano conquiste acquisite e si forzano le procedure democratiche, a testimonianza di ciò nel mese di marzo abbiamo assistito al parziale termine dell'emergenza sanitaria e l'introduzione dello stato d'emergenza per la guerra in Ucraina.
Immagine rimossa. Così la drammatica condizione della Sanità Pubblica emersa durante la pandemia di Covid-19 è già dimenticata dai mass-media e non si parla più – se non in ambiti ristretti – di medicina territoriale, pronto soccorso, RSA/RSD, ospedali ecc. Tutt'al più si plaude alla funzione salvifica del PNRR – che apre case e ospedali di comunità, centrali operative territoriali e promuove la telemedicina – omettendo che quegli stanziamenti non prevedono neppure uno spiccio per l'assunzione del personale e quindi è facile immaginare che saranno spesso infrastrutture pubbliche al servizio di convenzioni e esternalizzazioni verso i privati.
Mentre proprio l'esperienza del COVID ci insegna che ci vorrebbe una capillare presenza di servizi pubblici sul territorio, la fine delle politiche delle convenzioni con i privati e con le cooperative e la gestione diretta di tutte le strutture con massicci piani di assunzioni e la fine del precariato dei lavoratori e delle lavoratrici del settore.
Immagine rimossa.Immagine rimossa. La Regione Lazio al pari delle altre regioni, non mostra alcun ripensamento sulle sciagurate politiche sanitarie degli ultimi decenni, anzi si adopera affinché questa pandemia si trasformi in un'occasione per un gigantesco affare per gli speculatori dando il colpo finale alla Sanità pubblica. Le liste d'attesa con tempi infiniti, l'affollamento dei Pronto Soccorso, la chiusura di presidi sanitari e posti letto, la pressoché assenza di Sanità territoriale sono frutti di precise scelte politiche di cui la Regione Lazio è responsabile. Costituiscono le condizioni necessarie per favorire un mercato sanitario drogato dove il rischio per gli imprenditori è zero ed i profitti enormi.
Immagine rimossa. Un fiume di soldi verso i privati che si assicurano i profitti e scaricano i costi sul pubblico e sui pazienti. La salute diventa definitivamente e completamente una merce che è in vendita: c'è quella convenzionata, quella del welfare aziendale, quella delle assicurazioni, quella del privato sociale, quella del privato puro...
Se ogni patologia diventa occasione di profitto perché fare prevenzione?
Immagine rimossa. Così le strutture per la prevenzione delle malattie nei territori e nei luoghi di lavoro continuano a essere sottodimensionate, a cominciare dai Dipartimenti di prevenzione delle ASL. E strutture come i Consultori che potrebbero rappresentare un esempio sia per la funzione universale e gratuita che svolgono che per la diffusione della cultura della prevenzione e per il modello di partecipazione e gestione democratica (con l'Assemblea dei consultori costituita da utenza e personale impiegato) vengono o smantellati o trasformati nella loro funzione e organizzazione con il pesante e condizionante intervento delle associazioni religiose più retrive e l'assenza di politiche assunzionali.
Immagine rimossa. Conquistare una Sanità pubblica, universale, gratuita, laica non sarà né semplice né indolore e solo la costruzione di un movimento forte, ampio, diffuso potrà permetterlo...siamo solo all'inizio.
Immagine rimossa.Immagine rimossa. LA SALUTE NON E' UNA MERCE! Immagine rimossa.Immagine rimossa.

Stasera assemblea regionale per la salute

Data di trasmissione
Durata 18m 12s

Stasera dalle 19 l'assemblea regionale per la salute nell'occupazione di Viale delle Province, alle ore 19. Un compagno del coordinamento cittadino sanità ci racconta come questa assemblea è parte di un percorso partito già da tempo. 
 

Durata 18' ca.

Passeggiata rumorosa per la riapertura di Villa tiburtina

Data di trasmissione

Insieme ad una compagna del comitato per la Riapertura di Villa Tiburtina parliamo dell'iniziativa di oggi alle 16 davanti a Villa Tiburtina con una passeggiata rumorosa e un'assemblea pubblica a microfono aperto. Analizziamo i problemi della sanità pubblica, e la necessità di presidi territoriali per la salute e la prevenzione, e di come le istituzioni stiano ignorando le istanze costruite da anni all'interno del comitato, e del rischio di una riapertura di questo polo sanitario che sia un nuovo favore ai privati, e che non garantisca una sanità universale e gratuita per tutte e tutti.