Dibattito sul jobs act
Trasmissione del 23 febbraio 2015 - Notizie dallo sciopero odierno del magazzino Sogetras e riflessioni sul jobs act
Trasmissione del 23 febbraio 2015 - Notizie dallo sciopero odierno del magazzino Sogetras e riflessioni sul jobs act
Un compagno ci racconta la nottata e la mattinata a Torino, presidio davanti ai magazzini ortofrutticoli dei facchini, le carice della polizia, poila morte di un lavoratore per infarto. Ora la conferenza stampa dello Slai cobas e l'appuntamento studentesco in centro
La prima corrispondenza di stamani alle 8, 30 e poi la seconda intorno alle 10 con un lavoratore davanti ai cancelli, completamente chiusi dallo sciopero di SDA1, nei pressi di via Salone, dove continua la manifestazione
La terza alle 12, 30 dal corteo in via tiburtina
Questa mattina sciopero dei dipendenti Rai contro i tagli previsti dal decreto Irpef e l'ipotesi di cessione di una quota di Rai way.
Una corrispondenza con Alessandro Manotovani dal Brasile che ci racconta come dalle proteste dell'anno scorso le lotte non sono mai cessate in tutto il Brasile. Ora che si avvicinano i mondiali dalle favelas e dal proletariato partono i blocchi per ottenere più diritti.
La corrispondenza con un lavoratore di GroundCare, una delle ditte che si occupa dello smaltimento dei bagagli a Fiumicino.
Sciopero del comparto delle municipalizzate oggi a Roma, sotto la scure dei tagli di bilancio imposti dalla giunta in ossequio ai diktat del Governo. In subbuglio soprattutto il mondo delle scuole per l'infanzia, che inquadra personale precario. Marino ha delegittimato le proteste ritenendole frutto di uno "sciopero politico".
Sono le sei quando a Cadriano, frazione di Granarolo, nel bolognese, oltre un centinaio di facchini e solidali di collettivi e altre aziende si concentrano davanti ai cancelli della ZeroQuattro, al consueto grido di “Granarolo Ladri!”.
L'assemblea dello scorso 27 novembre ha visto nascere un'associazione costituita da lavoratori e lavoratrici dell'Atac stanchi del modo in cui operano i sindacati ufficiali, ponendo con forza l'esigenza di percorrere strade alternative, in grado di costruire un rapporto anche con chi usufruisce del servizio di trasporto per lottare insieme contro ogni ipotesi di privatizzazione.