Lavoratori in sciopero anche oggi a Genova, nonostante la precettazione di ieri e le minacce che incombono sulla giornata di oggi. Alta la determinazione dei lavoratori, decisi ad andare avanti per impedire la privatizzazione del servizio.
In Grecia continua lo sciopero nel settore pubblico che anche oggi ha paralizzato le principali città del paese contro i pesanti tagli annunciati dal governo. Un clima nel quale destano preoccupazione anche le scorribande di Alba Dorata: la notta scorsa un antifascista è stato accoltellato a morte da uno di questi gruppi di fascisti.
Il 12 luglio sarà un'altra giornata di sciopero nel settore della logistica. Al centro dell'attenzione la solidarietà nei confronti dei 41 licenziati Granarolo (consorzio SGB) e la prosecuzione delle singole vertenze aperte in un anno di lotta in tante città italiane.
Una corrispondenza con un lavoratore della Granarolo di Bologna sul picchetto di martedì e in previsione della giornata di mobilitazione nazionale del 29 giugno.
Una corrispondenza con SI COBAS di Roma che riassume la situazione dei facchini di Roma
Voci dalla piazza del presidio davanti al ministero dell'Istruzione, indetto per la terza giornata di sciopero indetto dai Cobas contro l'Invalsi, i tagli, per i diritti dei docenti inidonei.
I lavoratori della logistica sono scesi in sciopero per il rinnovo del Contratto Nazionale. Lo stato di agitazione, proclamato da SI-Cobas e ADL-Cobas, ha coinvolto diverse città italiane e si pone in continuità con un'esperienza di lotta che dura da mesi, portata avanti con determinazione da lavoratori in massima parte migranti, sottoposti a turni di lavoro infernali per pochi soldi e a trattamenti arbitrari. A Roma, sostenuto da realtà autorganizzate, si è svolto un presidio a Corcolle, sede di un magazzino SDA-Gruppo Poste Italiane.
Tornano a scioperare dei lavoratori della Granarolo: i facchini bloccano da ieri i cancelli,impedendo l'ingresso ai camion. Protestano contro le trattenute in bustapaga che ammontano al 35% per il perdurare dello stato di crisi della quarta azienda alimetare italiana, con 6 stabilimenti e circa duemila dipendenti.