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Il risiko del Medio Oriente: un'analisi con Alberto Negri

Data di trasmissione
Durata 30m 44s

Torniamo a dialogare con Alberto Negri (domenica lo avevamo sentito e puoi riascoltarlo qui), già corrispondente di guerra per il "Sole24Ore" e membro dell'ISPI

Oltre al ruolo della Turchia del neo-sultano Erdogan, analizziamo il ruolo di Israele e di come lo Stato ebraico sia trattato dalla stampa italiana. Nella stampa, nonché nelle radio/televisioni, il filo-sionismo è trasversale, se escludiamo il manifesto. Come parlare allora realisticamente del ruolo di Israele nello scacchiere mediorientale.

Chiude definitivamente l'agenzia MISNA

Data di trasmissione
Durata 8m 38s

Non sono bastati gli appelli e le numerose manifestazioni di stima e solidarietà giunte nelle ultime settimane per scongiurare la chiusura dell'agenzia di stampa internazionale MISNA.

Si conclude così l'esperienza di una importante agenzia di stampa che spesso si è occupata di paesi da cui vengono filtrate pochissime notizie.

 

Nell'audio trovate una corrispondenza con una redattrice che ci racconta come "i rappresentanti delle congregazioni hanno fatto tramontare ogni speranza per il futuro della testata che da 18 anni racconta l'attualità dei Sud del mondo" (cit. dal comunicato, vedi sotto).

 

Le redattrici e i redattori sono stati licenziati. Riportiamo il comunicato stampa diffuso dalla redazione: MISNA: 
 
Non sono bastati gli appelli, le numerosissime manifestazioni di stima e solidarietà giunte nelle ultime settimane per scongiurare la chiusura della 'voce di chi non ha voce'. L'assemblea dei giornalisti di Misna apprende oggi che anche l'estremo tentativo di salvare la testata, grazie al contributo e a una soluzione sostanziale proposta dalla Conferenza episcopale italiana, è stato fatto naufragare.
Ieri pomeriggio i superiori generali dei quattro istituti soci dell'agenzia (Missionari comboniani, Missionari della Consolata, Missionari Saveriani e Pime) hanno lasciato cadere nel vuoto la mano tesa di chi proponeva una 'exit strategy' alla crisi dell'agenzia. Con un voltafaccia inatteso e contrario agli auspici di buona parte del mondo missionario, del volontariato e dell'editoria cattolica e nazionale, i rappresentanti delle congregazioni hanno fatto tramontare ogni speranza per il futuro della testata che da 18 anni racconta l'attualità dei Sud del mondo.
Un vero e proprio tradimento nei confronti della redazione - che molto si era spesa in queste settimane per trovare una soluzione che ormai sembrava a portata di mano - ma soprattutto l'atto finale di un progressivo abbandono dell'unica realtà intercongregazionale nella quale i singoli istituti religiosi erano chiamati a lavorare insieme.
In tempi in cui si fa sempre più evidente la necessità di aprire al dialogo interreligioso ed ecumenico e all'inizio dell'anno del giubileo della Misericordia, è triste dover constatare che a spegnere la voce di Misna sia proprio l'incapacità delle diverse congregazioni missionarie a dialogare tra loro, mettendo da parte interessi particolari, a favore di un più ampio 'bene comune'.
Una sfida persa per il mondo dell'editoria cattolica, di cui a fare le spese saranno non solo le stesse realtà missionarie, confinate ognuna nel suo angolo, i dipendenti laici e le loro famiglie, ma le periferie del mondo su cui, da oggi, cala un po' più di silenzio.

Rassegna stampa vaticana (04.01.2016)

Data di trasmissione
Durata 8m 38s
Durata 9m 23s
Durata 13m 22s
La messa è finita - rassegna stampa vaticana (ogni lunedì dalle 10.30 alle 11)

 

La puntata si apre con due corrispondenze:

 

- nella prima, una redattrice di Misna (http://www.misna.org/) ci spiega cosa è successo all'agenzia di stampa internazionale dei missionari. La testata, ormai di fatto chiusa con i redattori licenziati, ha svolto un ruolo prezioso nel fornire notizie di prima mano dai diversi "Sud del mondo". Durata: 9 minuti ca;



- nella seconda corrispondenza Luca Kocci, giornalista di Adista e collaboratore de "il manifesto", ci spiega cosa sta succedendo al periodico di "informazione e cultura d'ispirazione cristiana" Il Regno. Qui, a differenza dell'agenzia Misna, i dehoniani che editano la rivista hanno ritirato i licenziamenti nonostante, come ci spiega Kocci, l'accordo è piuttosto articolato. Durata: 9 minuti ca.
Sull'argomento cfr. l'articolo uscito su Adista: http://www.adista.it/articolo/55819

 

Infine, a chiudere la rassegna stampa vaticana, l'importante accordo tra Vaticano e Palestina, l'inchiesta sui cattolici al tempo di papa Francesco e le polemiche seguite alla bestemmia andata in diretta su Rai1 la notte di Capodanno.

 

A chiudere, come sempre, le clericalate del mese.

 

Rassegna stampa vaticana (07.12.2015)

Data di trasmissione
Durata 30m 1s
La messa è finita - rassegna stampa vaticana (ogni lunedì dalle 10.30 alle 11)

 

Nella puntata di oggi parliamo inevitabilmente di Giubileo, dato che l'8 dicembre papa Bergoglio inaugura un Giubileo che ha del misericordioso solo per i preti, le suore e le loro strutture ricettive.

Anche i padroni, secondo Bergoglio, dovrebbero essere "misericordiosi" e trattare con più "tenerezza" i loro dipendenti (cfr. l'intervista a Credere, rivista ufficiale del Giubileo).

Intanto torna alla carica il varigato mondo integralista dei "no gender"; l'autonominatosi "Popolo del 20 giugno" farà un congresso nazionale.

Le sterili polemiche su presepe e (ancora!) crocifissi nelle aule scuotono ancora la carta stampata. Tutti si riempiono la bocca di laicità, ma i crocefissi sono ancora il migliore sfogo degli adolescenti nelle mura scolastiche.

Infine, chi è la "papessa" Francesca Immacolata Chaouqui, la "dea ex machina" dell'ultimo Vatileaks? Quando sta emergendo una fitta rete di legami pericolosi, si cerca di insabbiare  la realtà dei fatti con scandali pruriginosi (attenzione agli atti impuri!).

 

Ecco le segnalazioni de "La messa è finita":

 

- M. Damilano, Chi trama con la papessa, "L'Espresso (ma anche "Il Foglio", 7.12.2015)

Chi è davvero la "papessa" Chaouqui? Damilano prova a tracciarne un quadro biografico.

 

- D. Agasso jr., Il Papa: serve "tenerezza" anche dagli imprenditori che sfruttano i lavoratori, "Vatican Insider", 2.12.2015

Stralci dell'intervista rilasciata da papa Francesco a "Credere", rivista ufficiale del Giubileo.

 

- Scuola Rozzano, se la laicità non è un optional, Radio Città Fujiko, 6.12.2015

Disinformazione e polemiche. Trovate anche una breve commento del segretario dell'UARR che fa una sintesi degli eventi.

 

- G. Valente, La Chiesa coreana "in missione" a Pyongyang, "Vatican Insider", 2.12.2015

La diplomazia vaticana tesse la sua tela geopolitica.

 

- F. Pizzolante, Conventi come hotel a 5 stelle, "Il Tempo", 2.12.2015

Un po' care queste suore, altro che accoglienza e misericordia!

 

CLERICALATE DELLA SETTIMANA:

- Esporre il crocefisso "in modo permanente" nell'aula del consiglio regionale della Ligura: la proposta proviene da un consigliere di Forza Italia. La motivazione del consigliere è stata: "Siamo un'aula laica ma non atea".

- I giovani di Forza Italia a Prato spediscono un crocifisso ad ogni scuola: ma non hanno nient'altro da fare?

 

Parigi: la reazione del Corriere della Sera

Data di trasmissione
Durata 20m 1s

Per commentare il "dopo-Parigi" il Corriere della Sera (16.11.2015) fa intervenire Lévy e Galli della Loggia.

Li abbiamo commentati durante la rassegna stampa. Ecco come gli intellettuali della stampa borghese diffondono il razzismo culturale e il solito, becero eurocentrismo.

I morti europei, secondo i due pensatori, valgono molto di più dei morti in Medio Oriente.

 

Bernard-Henri Lévy, I musulmani delle nostre città ora ci dicano con chi stanno, 
leggi qui ---> http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_16/i-musulmani-nostre-citta-ora-ci-dicano-chi-stanno-0ae45f02-8c28-11e5-b416-f5d909246274.shtml;

 

 

E. Galli della Loggia, Attentati a Parigi, la battaglia culturale che dobbiamo lanciare (senza le solite ipocrisie),
leggi qui ---> http://www.corriere.it/cultura/15_novembre_16/battaglia-culturale-db4528e2-8c29-11e5-b416-f5d909246274.shtml.

 

Roma, sciopero giornalisti di Area

Data di trasmissione
Durata 5m 1s

Corrispondenza con il presidio in Piazza del Gesù dei giornalisti della redazione dell'agenzia Area, dipendenti di Area Ag. s.c.p.a. e dipendenti di Audionews Regioni s.r.l, che stanno portando avanti uno sciopero per sette giorni dopo sette mesi senza stipendio.