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Continua la lotta dei lavoratori di Iron&logistics

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I lavoratori della Iron&Logistics insieme ai sindacalisti del SI Cobas sono in presidio permanente da 40 giorni di fronte all’azienda. Il presidio è iniziato il 4 Ottobre, il giorno successivo al licenziamento dei 22 operai iscritti al sindacato. Le condizioni lavorative prima dell'inizio della lotta, con gli scioperi “8x5” (otto ore al giorno per cinque giorni a settimana ndr) erano un orario di lavoro di 14 ore al giorno per una paga di 4 euro l’ora. Da ieri è arrivata la notizia che l'azienda sta tentando di smantellare la fabbrica, smontando i macchinari presenti. Quindi da ieri l’obiettivo della lotta è anche quello di impedire lo smantellamento, volto a riprodurre il solito meccanismo del “chiudi e riapri”, con il quale più volte nel distretto produttivo toscano si è aggirato il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. Nella corrispondenza un compagno del Si Cobas ripercorre i vari passaggi della lotta, fra cui un incontro avvenuto ieri alla Prefettura di Firenze.

No Draghi Day

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Oggi 4 dicembre è stato convocato da una cordata di sindacati di base il No Draghi Day, contro i provvedimenti economici e sociali del governo Draghi. Manifestazioni in circa 20 città, a Roma corteo da P. della Repubblica ore 15.00.

Ne parliamo con vari interlocutori: un compagno della Cub Trasporti, a partire dalla vertenza ex Alitalia, un compagno dei Cobas Trasporti di Firenze e un compagno dei Cobas settore privato di Siena, lavoratore della Whirpool

Licenziamenti SGT, oggi presidio al MISE

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Durata 7m 43s

  

Corrispondenza dal presidio al MISE a Roma, che si svolge in concomitanza del tavolo di trattativa ministeriale in cui i lavoratori e le lavoratrici del corriere SGT, arrivati da tutta Italia, denunciano il grave atteggiamento del corriere nella procedura di fallimento che ha attuato, nella mancata erogazione degli stipendi e senza alcuna garanzia per il futuro. Ne abbiamo parlato con un responsabile Si Cobas e una lavoratrice SGT.

Sky continua i licenziamenti

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Abbiamo dato voce ad una delle lavoratrici licenziate da Sky dopo aver rifiutato il trasferimento a Milano.

Riportiamo una parte del volantino che stanno diffondendo:

"Sky ha cambiato padrone, ma sempre di squali si tratta.
Dopo la strage dei tecnici, con l'anno nuovo le giornaliste del Tg24 licenziate dalla multinazionale
diventano cinque.
Sì, tutte donne.
No, non è un caso, né un dettaglio.
Con un altro particolare non trascurabile: le ultime due, Chiara e Giovanna, sono dirigenti sindacali, per giunta
USB, la sigla che due anni fa ha infranto il monopolio del sindacato unico della stampa, il solo a resistere
come tale dai tempi del fascismo."

Roma: solidarietà ai lavoratori dell'ospedale Spallanzani che rischiano il licenziamento a causa di una corrispondenza su Radio Onda Rossa

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Durata 1m 15s

Per comunicare col Comitato di solidarietà scrivere a: iostoconalessiaelorenzo@gmail.com

Per chi vuole firmare la petizione può farlo qui: https://firmiamo.it/lo-spallanzani-vuole-licenziare-due-lavoratori-fermiamoli

MERCOLEDÌ 5 LUGLIO: ALLE ORE 18.30, PRESSO IL COMITATO DI QUARTIERE
ALBERONE (Via Appia Nuova 357, metro A Furio Camillo)

Da circa un anno alcuni utenti delle ASL RM2 e RM6 hanno avviato un intervento territoriale sulle problematiche della sanità. In questo percorso si è sempre cercata una relazione con le lavoratrici e i lavoratori del settore e per questo lo scorso 30 maggio abbiamo portato la nostra solidarietà al presidio organizzato da alcuni dipendenti dello Spallanzani in occasione degli 80 anni dell'ospedale e la venuta, per l'occasione, di alcuni responsabili delle politiche sanitarie come il Presidente della Regione Lazio Zingaretti. Le lavoratrici e i lavoratori hanno distribuito alcuni volantini e presenziato all'entrata nella sala del convegno – dove non sono stati fatti entrare così come molti altri lavoratori malgrado ufficialmente invitati.

A seguito del racconto di questa iniziativa fatto in una corrispondenza a Radio Onda Rossa da una lavoratrice e un lavoratore presenti al presidio, due lavoratori dei Cobas sono stati messi sotto inchiesta amministrativa e invitati a presentarsi il prossimo 18 luglio davanti al collegio di disciplina con la minaccia di essere licenziati per “lesa maestà” dell'azienda. Ora oltre al fatto che l'azienda in questione è un bene di tutti, trattasi infatti di ospedale pubblico e non è proprietà della direzione generale, oltre ciò qui assistiamo ad una palese violazione della libertà di espressione.

In occasione della festa di onda rossa, lo scorso 17 giugno, c'è stata una prima chiacchierata fra utenti e lavoratori, si è deciso di rivederci il prossimo mercoledì 5 luglio alle ore 18:30 presso il Comitato di Quartiere Alberone a via Appia Nuova, 357 per continuare a ragionare insieme sull'intervento possibile per aprire una “vertenza sanità”.

Ma visto quanto accaduto, questo appuntamento diventa assolutamente importantissimo per organizzare una campagna di solidarietà e lotta al fianco della lavoratrice e del lavoratore dello Spallanzani a rischio licenziamento.

Invitiamo, dunque, a partecipare tutte e tutti coloro che operano nella sanità o sono interessati a un servizio pubblico, gratuito e che risponde alle necessità dei pazienti a cominciare dai più deboli.

Lavoratori e utenti della sanità pubblica