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Storie di sfratti a Roma

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Dopo più di un anno di blocco degli sfratti legato alla pandemia, nella città di Roma sono ripresi gli sfratti con un ritmo preoccupante.

Sfratti dove non manca mai la forza pubblica, ma dove invece non vengono date soluzioni alle persone lasciate senza una casa, se non soluzioni emergenziali che non rispettano i bisogni e la dignità delle persone sfrattate.

La questione abitativa a Roma, che ancora si ha il coraggio di chiamare emergenza, necessita da decine di anni un intervento strutturale da parte delle istituzioni, che invece continuano a lasciare le persone affondare nella giungla dei mutui e degli affitti incontrollati, con la paura di rimanere senza una casa appena si perde il lavoro o si hanno delle difficoltà.

Insieme ad Omari, dell'Assemblea di Autodifesa dagli sfratti, parliamo di alcuni sfratti avvenuti nelle ultime settimane, delle storie di alcune delle persone che vivono sotto il ricatto di essere sfrattate da un giorno all'altro e dei prossimi appuntamenti di lotta con i picchetti antisfratto organizzati dall'assemblea.

Inoltre Giovedì l'Assemblea di Autodifesa dagli sfratti presenterà e proietterà il docufilm PUSH a Santa libbirata-la carretteria (Certosa) dalle 19.30 dibattito, nuovi opuscoli e bollettino n.1 "Case in rivolta", a seguire cena e musica

Emergenza abitativa a Roma: sfrattandi/e in lotta contro le Politiche abitative

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L'assemblea di autodifesa dagli sfratti di Roma è andata oggi alla sede delle Politiche abitative in piazza Giovanni da Verrazzano a Roma. 7 milioni le case inutilizzate. Eppure il direttore Massimo Ancillotti ha risposto che le case non ci sono. Decine di milioni le abitazioni di Edilizia Residenziale pubblica lasciate chiuse per mancanza di manutenzione. Le uniche soluzioni messe in campo dal Comune sono impraticabili. Parliamo ad esempio di Bonus affitti, che però non fanno da garanti nel mercato immobiliare e quindi non risolvono i problemi che oggi si trovano di fronte molte persone che necessitano di garanzie per un qualsiasi contratto di locazione e che comunque non bastano se non si è italiano/a. 50 000 sono le richieste di contributo affitto a Roma solo nel 2020 e il Dipartimento delle politiche abitative non ha avuto neanche il personale per soddisfare e/o prendere in carico l richieste. A gennaio nel quadrante Roma Est si resisterà ogni settimana contro gli sfratti eminenti, per impedire che le negligenze istituzionali e la priorità data al diritto di proprietà non si scatenino contro individui e/o famiglie già in difficoltà ma che trovino una comunità pronta a difendere il proprio diritto all’abitare. Il calendario sarà disponibile sulla pagina fb “Assemblea di autodifesa contro gli sfratti” e sul canale telegram “Rent Strike Roma - sciopero affitti”

Pisa: le lotte per l'abitare si uniscono e vanno all'attacco!

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Insieme ad un compagno del comitato abitanti di Sant'Ermete a Pisa, parliamo della mobilitazione cittadina del 16 Dicembre "Assegnare le case vuote, fermare gli sfratti", che si è conclusa con un presidio che ha preso in custodia 3 palazzine di case abbandonate, iniziando un processo di autorecupero dal basso. Famiglie sotto sfratto che hanno da sole individuato i loro futuri possibili alloggi, e che invitano le istituzioni a smettere di lasciare case abbandonate.

Dal 2021 Pisa è stata eletta capitale degli sfratti, che in un solo anno sono cresciuti del 60%. Mentre l'emergenza abitativa cresce a dismisura. La mobilitazione ha come scopo anche di sospendere l'intervento della forza pubblica per gli sfratti fino a Febbraio 2023, richiesta già presentata al prefetto, approvata all'unanimità dal consiglio comunale, ma rimasta lettera morta.

Parliamo inoltre dell'unione che si è venuta a creare fra chi lotta nei quartieri di edilizia residenziale pubblica per la manutenzione e per la ristrutturazione degli alloggi erp, e chi lotta contro gli sfratti, e affronta la giungla del mercato degli affitti di edilizia privata.

Sant’Ermete (Pisa) – in presidio permanente dall’8 novembre

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Da 9 anni va avanti una lotta di inquilini e inquiline di Sant’Ermete, che si è scontrata con un progetto di riqualificazione progettato a ribasso e sulla pelle della cittadinanza. La novità di questa fase, che riguarda il carovita, l’aumento di prezzo di materie prime e l’aumento del costo di vita, si è manifestata a fine luglio, quando si è strappato un negoziato con tutti gli enti istituzionali al quale il comitato è arrivato preparato , con l’esposizione di n. 4 condizioni popolari:

1 la stipulazione di un protocollo di intesa tra famiglie e Comune;

2 il riconoscimento dell’esonero, in quanto le case da abbattere e ricostruire non sono mai state curate dagli enti gestori, questioni sollevate tramite lo sciopero dell’affitto portato avanti da decine di famiglie del quartiere;

3 assegnazione degli alloggi vuoti della parte non soggetta a demolizione

4 la realizzazione dei servizi, in quanto gli spazi comuni nei caseggiati nuovi non sono stati messi a disposizione degli abitanti ma sono stati assegnati a associazioni istituzionali per attività che non vengono neanche svolte.

Tutto ciò è stato ignorato con la solita strategia di prendere tempo, ma questa volta, sia per promesse tradite, sia per aggravarsi condizioni di vita, si è arrivati all’8novembre con la voglia di non volersi far prendere in giro. L‘8 novembre i comitati hanno preso parola al consiglio comunale ma, quando si è arrivati al voto delle mozioni, i consiglieri hanno abbandonato l’aula annullando la votazione. Da quel momento si è in presidio permanente puntando come priorità all’inizio dei lavori e all’occupazione degli alloggi vuoti con un progetto di autorecupero.

Domani sera alle 21.00 ci sarà un’assemblea pubblica per il diritto alla casa aperta a tutta la cittadinanza affinché lo stato di agitazione permanente si evolva.

 

Ne abbiamo parlato con Simone, un compagno del comitato inquilini e inquiline di Sant’Ermete.

Picchetto antisfratto a Torre Angela

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Dopo il blocco degli sfratti nel primo anno di Covid sono ripresi gli sfratti in tutta Roma, con il solito meccanismo che vede famiglie sfrattate lasciate sul marciapiede senza nessuna soluzione. Nella corrispondenza raccontiamo di un picchetto antisfratto che si è tenuto questa mattina a Torre Angela, che ha permesso alla famiglia sotto sfratto per ora di rimanere un mese in più dentro la loro abitazione.

Domani picchetto antisfratto a Monte Stallonara

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Dopo lo stop al blocco degli sfratti del 30 Giugno 2021 la situazione sfratti sta tornando drammatica, i movimenti per il diritto all'abitare insieme a varie realtà solidali, stanno cercando di intervenire su alcuni sfratti bloccandoli con i picchetti. E ci invitano a partecipare al picchetto di domattina a Monte Stallonara dalle prime ore della mattina.