Siria
Due corrispondenza sulla Siria
Sembrerebbe che il Grande Califfato di Erdogan e la Grande Israele di Nethanyau si trovino ormai a confrontarsi in Siria. Ne parla Mauro Pompili nella sua corrispondenza. Una situazione sicuramente tutta in divenire quella della Siria e anche quella in Libano che ha visto Hezbollah perdere un suo grande alleato come Assad. Stanno comunque tutti aspettando che arrivi Trump che possa riposizionare la Russia in mediooriente con la fine della guerra in Ucraina. Nel frattempo curdi e palestinesi stanno pagando i prezzi più alti.
Sentiamo anche il professore Fabrizio Eva ricostruisce quello che sta succedono in Siria partendo dallo Stato Islamico e la sconfitta da parte dei curdi. Erdogan vuole sicuramente chiudere l'esperienza politica della democrazia del femminismo e della ecologia del Rojava. Infatti l'esercito siriano controllato dai turchi già aveva fatto sfollare migliaia di persone dal nord est della Siria. I curdi riconosceranno qualsiasi governo che possa applicare il confederalismo democratico. Vedremo che cosa risponderà l'HTS.
Il dato preoccupante in entrambe le corrispondenza è il fattore religioso sempre più estremista e preoccupante, di tutte le religioni.
Aggiornamenti dal Medioriente
Con Michele Giorgio, inviato del manifesto da Gerusalemme, un aggiornamento sulla prosecuzione quotidiana del genocidio nella Striscia di Gaza con una situazione umanitaria ogni giorno più drammatica, la repressione sanguinaria in Cisgiordania per poi proseguire con un quadro geopolitico tra Israele, Libano, Siria e Turchia.
Dopo 13 anni ancora guerra in Siria
Con il giornalista Mauro Pompili commentiamo l'ennesima guerra in Siria.
Il Libano dopo l'uccisione di Nasrallah
Con Marco giornalista, attivista e cooperante commentiamo l'uccisione in Libano da parte dell'esercito israeliano del leader di Hezbollah, Nasrallah. Cosa succederà ora all'interno del partito più importante in Libano? Chi sono gli sciiti e quali quartieri e aree del Libano sta bombardando Israele? Un commento anche sull'Iraq dove nella giornata di sabato è stata attaccata una caserma militare statunitense.
Libano e Siria tra guerre e instabilità
Con il cooperante Marco Magnano facciamo un punto sul Libano e sulla Siria, già da tempo bombardati da Israele
Hasakah attacco Isis alla prigione di Sina'a
L’attacco realizzato dallo Stato islamico alla prigione di Sina’a, nel quartiere di Ghiweiran ad Hasakah, nord est siriano, tra giovedì 20 e venerdì 21 gennaio, è stato il più grave degli ultimi anni. Un attacco coordinato, tra dentro e fuori, tra i prigionieri islamisti detenuti dalle Forze democratiche siriane (Sdf) e le cellule ancora libere di operare.
Ne parliamo con Chiara Cruciati giornalista del Manifesto
Rojava: situazione bellica e sanitaria in tempo di Covid-19
In Rojava continuano le operazioni belliche nonostante la pandemia globale. Lo scorso 30 aprile un attentato ha scosso la città di Afrin, occupata da due anni da milizie turche e islamiste, provocando 46 morti. La Turchia continua la sua politica di accerchiamento dell'esperienza confederale cercando di spezzare i collegamenti tra i cantoni della Federazione Democratica della Siria del Nord. Nel frattempo, sale il numero di rifugiati che trovano asilo nella Federazione, al momento oltre 600.000. Per ora non si registra un'epidemia diffusa da Covid-19, ma la situazione è fragile e le condizioni igienico-sanitarie non sono buone.
Ne parliamo con Ylmaz dell'Ufficio di Informazione per il Kurdistan in Italia.
Erdogan tra il nord della Siria e la Libia
Insieme a Murat Cinar abbiamo parlato della presenza delle truppe di Ankara in Libia e delle sue politiche economiche in Siria.
Durata 23' ca
Rojava: nessun cessate il fuoco
Due corrispondenza che ci raccontano del Kurdistan iracheno e della resistenza delle Ypg Ypj in Rojava