Germania: repressione al congresso palestinese
In Germania viene represso un convegno sulla Palestina. Sentiamo una compagna.
In Germania viene represso un convegno sulla Palestina. Sentiamo una compagna.
Un compagno a cui è stato impedito di entrare in Palestina ci racconta la sua esperienza alla frontiera, la situazione in Giordania e le tante riflessioni e mobilitazioni che crescono per sostenere la lotta in Palestina.
Sabato 20 aprile alle h 16.30 presidio presso l’ ambasciata tedesca in Via San Martino della Battaglia,4
per protestare contro la politica tedesca che ha portato al blocco e divieto del congresso di tre giorni organizzato per discutere del massacro in corso a Gaza.
Il 17 aprile in Sapienza è stata una giornata di lotta e smascheramento dei rapporti che l'università coltiva (e non vuole interrompere) con la guerra e Israele. Centinaia di studenti hanno sfilato nella città universitaria, la risposta è stata tanta polizia. Non stupisce ma chiarifica: in un contesto di guerra è necessario serrare i ranghi e chi prova a rompere le righe viene represso. All'interno di questo quadro si colloca il racconto mediatico che viene fatto della giornata di ieri e che prova a delegittimare e criminalizzare chi ieri è stato in università.
Da questi microfoni facciamo un racconto diverso, sentiamo la voce di chi ieri si è vissuto la giornata in prima persona.
Oggi alla Sapienza si è riunito il senato accademico che ha votato un documento che sancisce la distanza dalle richieste degli e delle studenti che nel frattempo manifestavano nell'ateneo per chiedere l'annullamento degli accordi con Leonardo, delle collaborazioni con le università israeliane e per le dimissioni della rettrice dal consiglio scientifico della fondazione Med-Or.
Un a prima corrispondenza racconta la mobilitazione studentesca del pomeriggio , la seconda l'aumento della tensione fino al fermo di due studenti in seguito trasformati in arresti.
Trasmissione dedicata alla repressione e alla militarizzazione delle scuole, con tre corrispondenze: la prima, con uno studente del collettivo del liceo Righi sull'annullamento di un'assemblea sul genocidio a Gaza; la seconda, sul presidio antimilitarista alla base dell'aeronautica militare di Ghedi, Brescia, dove l'ufficio scolastico della Lombardia ha invitato le e gli studenti delle scuole a una giornata di orientamento dal titolo "Mettiamo le ali ai nostri sogni"; la terza, sul presidio in corso alla Sapienza in concomitanza con il senato accademico chiamato a deliberare sulle richieste delle e degli studenti per l'annullamento degli accordi con Leonardo, delle collaborazioni con le università israeliane e per le dimissioni della rettrice dal consiglio scientifico della fondazione Med-Or.
In questo redazionale abbiamo affrontato il tema della collaborazione da parte delle Università italiane con le industrie belliche. Da mesi si susseguono mobilitazioni da nord a sud, oggi abbiamo sentito una compagna di Milano che ci racconta la situazione del Politecnico, della Bicocca e della Statale; successivamente abbiamo avuto contatto con una compagna della Sapienza di Roma dove oggi si svolgerà un presidio dalle 15.30 in attesa della risposta da parte del Senato accademico riguardo la questione palestinese.
Abbiamo sentito un compagno con il quale abbiamo affrontato il discorso della repressione, nello specifico quella dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane in vista della giornata dedicata a loro il 17 Aprile e a cui verrà portata solidarietà con un presidio al Regina Coeli di Roma.
corrispondenza con una compagna della Sapienza sull'occupazione davanti al rettorato