Alta Val di Susa - Sgombero in frontiera e solidarietà con Emilio
In corrispondenza con chi lotta contro le frontiere vi parliamo dello sgombero del rifugio autogestito a Claviere e dell'opposizione all'estradizione di Emilio.
In corrispondenza con chi lotta contro le frontiere vi parliamo dello sgombero del rifugio autogestito a Claviere e dell'opposizione all'estradizione di Emilio.
In corrispondenza con una compagna della Rete Campagne in Lotta raccontiamo il contesto di sfruttamento che riguarda i lavoratori di Campobello di Mazara.
Proprio lì un incendio ha distrutto il ghetto dell'Ex Calcestruzzi Selinunte e ha portato alla morte di Omar, una persona tra gli abitanti. Corteo, blocchi e proteste sono la risposta a questa ennesima morte che ha delle responsabilità precise nello stato e nei padroni.
Al centro le rivendicazioni di chi lavora nelle campagne e conosce sulla propria pelle la segregazione e lo sfruttamento.
A una settimana dalla rivolta nel CPR di Corso Brunelleschi raccontiamo la situazione detentiva, le deportazioni e le rappresaglie.
Il 9 ottobre è previsto un nuovo presidio solidale fuori dalle mura.
Con una compagna di Milano ci aggiorniamo sulla situazione nel CPR di via Corelli, dove recentemente c'è stata una forte protesta delle persone recluse sedata dalle forze dell'ordine tra pestaggi e arresti.
Nel corso della corrispondenza presentiamo una recente pubblicazione di Punto di Rottura dal titolo "Di rivolte nei CAS, nei CPR, nelle carceri, per le strade… di repressione, vicinanza e solidarietà" nata con l'idea di tenere alta l'attenzione sulle persone arrestate per la protesta nell'ex Caserma Serena di Treviso.
Qui potete scaricare l'opuscolo per la stampa.
Buon ascolto
[0:00:00] Sommario
[0:01:17] Sigla
[0:04:19] Movimento per il Diritto dell’Abitare
Si minaccia lo sgombero dell’occupazione di Via Caravaggio mentre il tavolo di confronto per trovare soluzione alle 105 famiglie ospitate non offre soluzioni
Si preparano forti mobilitazioni
Venerdì 11 Giugno la città fa muro contro la minaccia di sgombero di via Caravaggio (dalle ore 5 colazione di lotta; tutto il giorno attività ricreative e assemblea; alle 18 riunione coordinamento regionale sanità; a seguire proiezione e cena sociale)
[0:27:07] Diritto Al Vaccino?
Gli immigrati (irregolari extracomunitari o fragili comunitari o studenti comunitari o regolari senza tessa sanitaria) avrebbero diritto a effettuare i vaccini
Ma la prenotazione non è ammessa senza tessera sanitaria
Risultato: non si possono vaccinare (a dispetto delle dichiarazioni sull’importanza dei vaccini)
Non è un problema loro, ma di tutti noi
Ora (dopo circa 2 anni) sembra che la Regione Lazio si stia organizzando
Comunque ogni regione si muove in modo diverso
[0:50:25] Assemblea 20 maggio Quadraro + Torpignattara Solidale
Iniziative di propaganda e dibattito sulla sanità
Aggiornamenti e risposte dal territorio
[1:11:02] Uniti per la Sanità Pubblica Velletri
Problemi sanità territorio in particolare sull’Ospedale di Velletri
Propaganda elettorale con promesse mai mantenute
SMEMORAX: Farmaco Senza Prescrizione Per Ricordare Tutte Le Bugie Elettorali dal 2006 a oggi (un opuscolo a cura del comitato)
[1:25:11] Riepilogo Appuntamenti
Giovedì 10 giugno ore 17:00 – Dibattito a 10 anni dai referendum su acqua e nucleare
Archivio dei Movimenti – Via Torpignattara 124
Venerdì 11 giugno – Muro Popolare all’Occupazione Caravaggio
dalle 5 per tutto i giorno, compresa riunione coordinamento regionale sanità ore 18
Sabato 12 giugno ore 15:30 – Manifestazione Acqua pubblica
Esquilino
[1:28:09] Enzo Del Re, un ricordo a 10 anni dalla morte
Un piccolo audio doc realizzato da raccolte sulla rete
Fonti: Funkhaus Europa / Intervista di Guido Chiesa
Il punto sull'aumento dei fermi e degli arresti dei cittadini UE al confine britannico dopo il Brexit.
A più voci mettiamo al centro le lotte delle persone immigrate in questo paese. La prossima mobilitazione è prevista per il 12 aprile. A Roma l'appuntamento è a piazza San Silvestro alle ore 10.
Di seguito l'appello che convoca la giornata di lotta:
Documenti per tutt*, repressione per nessun*!
Il 12 aprile scendiamo in piazza a Roma e in altre città d'Italia in contemporanea, per dire basta al ricatto dei documenti, agli abusi delle questure e al razzismo che viviamo ogni giorno!
Dopo un anno di pandemia, una sanatoria fallita e promesse di regolarizzazione non mantenute, migliaia di lavoratori e lavoratrici immigrati continuano a vivere appesi ad un permesso di soggiorno sempre più difficile da ottenere e sempre più facile da perdere.
Le richieste che portiamo in strada alle istituzioni sono molto chiare, tra cui:
- permesso di soggiorno incondizionato per tutt* non legato al contratto di lavoro
- accesso alla residenza
- accesso alla cittadinanza
- abolizione di tutti i decreti sicurezza
- fine degli abusi e dei lunghi termini nelle questure,
- azzeramento dei costi dei permessi
- chiusura dei centri di detenzione (CPR) e stop ai rimpatri
- permesso di soggiorno europeo
Il ricatto del documento non influisce soltanto sullo status giuridico e sulla libertà di movimento delle persone: è anche un enorme ostacolo all'accesso al lavoro, alla residenza, alla sanità e ai servizi in generale. Per questo la lotta per i documenti riguarda tutti e tutte noi, immigrati e italiani. Se ci sono persone sfruttate e discriminate perché senza un documento, siamo tutti e tutte più sfruttabili!
Vogliamo documenti per tutti*, e repressione per nessun*!
Dopo la morte di Ibrahima Barrie, ucciso in un commissariato di Bruxelles a gennaio 2021, l’esplosione della rabbia ha saputo trovare le giuste maniere per esprimersi. Tuttavia, questo assassinio poliziesco non costituisce un episodio isolato nella realtà belga, fatta di razzismo strutturale, brutalità poliziesca e complicità della magistratura; un quadro che la situazione di confinamento degli ultimi mesi ha puntualmente aggravato. Di questa vicenda e di questo quadro ci parlano un compagno e una compagna di Bruxelles.
Fonte: https://radiocane.info/bruxelles-police-partout-justice-complice/
Con due corrispondenze facciamo chiarezza su quanto avviene nelle campagne della Piana di Gioia Tauro.
Il primo a parlare è un lavoratore rinchiuso nella tendopoli, la seconda è una compagna della Rete Campagne in Lotta.
Dopo mesi di gestione militare del campo di lavoro presente nella zona industriale di San Ferdinando, al comparire dei primi contagi, nessuna misura dello Stato riguarda la tutela della Salute.
Partendo da un articolo comparso su Macerie riguardo le navi-quarantena e la situazione attuale nel Mediterraneo abbiamo discusso con un compagno in corrispondenza.