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Bologna

Bologna: scontri davanti a Bankitalia

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Questa mattina circa 300 persone si sono trovate davanti alla sede di bankitalia di Bologna per rivendicare il diritto di non pagare il default e perché bankitalia ha un ruolo centrale nell'applicazione di quelle politiche scellerate a livello internazionale che poi vengono attuate a livello locale da questo governo.

 

Ci sono stati scontri con le forze dell'ordine.

Durata: 3':49''

 

qui il comunicato di Occupybologna

http://www.infoaut.org/index.php/blog/precariato-sociale/item/2838-

 

Fuori e dentro i Cie

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Nella puntata di venerdì 6 maggio 2011:

 

Una compagna che ha partecipato al presidio permanente davanti alla tendopoli di Manduria (Taranto), ci aggiorna sulla situazione dei tunisini dopo la trasformazione del Cai (centro di accoglienza e identificazione) in Ciet (i nuovi centri di identificazione ed espulsione temporanea recentemente istituiti con decreto del presidente del consiglio dei ministri). La telefonata si svolge proprio nel momento in cui compagne e compagni baresi stanno contestando la presentazione di un libro davanti alla sede di CasaPound, mentre la polizia inizia a caricare i/le manifestanti.

Ascolta: http://www.ondarossa.info/newsredazione/sulla-tendopoli-di-manduria-e-il-presidio-contro-casapound-bari

 

Un compagno del CUA, collettivo autonomo universitario di Bologna, ci racconta come studenti e studentesse, precari e precarie, hanno attraversato lo sciopero generale proclamato dalla cgil, bloccando la città, e di come si stanno preparando a contestare il Ministro leghista e razzista Maroni, che oggi ha deciso di presentarsi in città per sostenere il candidato della Lega Nord a sindaco di Bologna. La manifestazione si intitola, significativamente, Respingiamo Bob.

Ascolta: http://www.ondarossa.info/newsredazione/bologna-respingiamo-bob

 

Grazie all'intervento telefonico di uno dei redattori di Macerie, la trasmissione di Radio Blackout di Torino, tentiamo di fare il punto sulla situazione attuale nei Cie, in seguito all'arrivo di donne, uomini e bambini dalla Tunisia e da altri paesi del nord Africa, dopo la cosiddetta primavera araba. Notizie e riflessioni sui risultati ottenuti grazie alle lotte dei reclusi e delle recluse dentro le gabbie, e considerazioni sulle potenzialità e i limiti del movimento contro i Cie, che affianca e sostiene le loro lotte all'esterno, in questa fase di pesante repressione.

Ascolta: http://www.ondarossa.info/newsredazione/la-situazione-nei-cie-dopo-la-primavera-araba

 

Inoltre, un saluto complice e solidale a tutta la redazione del mensile anarchico «Invece», e ad Anna, Martino, Nicu, Robert e Stefi, i compagni e le compagne di Fuoriluogo che si trovano in carcere a Bologna in seguito all'operazione poliziesca del 6 aprile scorso, proprio a causa del loro impegno per un mondo senza gabbie né frontiere.

Se volete scrivere loro, nomi e indirizzo li trovate qui. Se volete leggere «Invece», venite a prenderlo negli studi di Radio OndaRossa o cercatelo negli infoshop degli spazi occupati.

 

Infine, un paio di appuntamenti da non perdere: stasera, come ogni primo venerdì del mese, tutte e tutti alla Taverna del csoa Forte Prenestino per la cena con le ricette evasive a sostegno di Scarceranda!

 

Mentre domani sera, al csoa ex-Snia, Rap2Gaza: il rap a sostegno del convoglio Restiamo Umani (CO.R.UM.), una carovana internazionale che partirà l’11 maggio 2011 per entrare a Gaza dal valico di Rafah, con tutti e tutte coloro che nel mondo condividono l'urgenza di gridare forte e chiaro quello che la voce di Vittorio Arrigoni ci ha detto tante volte: Restiamo Umani!

 

 

Bologna: Respingiamo Bob

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Nella giornata in cui studenti e studentesse, precari e precarie, hanno attraversato lo sciopero generale proclamato dalla cgil, bloccando la città, un compagno del CUA, collettivo autonomo universitario, di Bologna - nel corso della puntata di oggi di Silenzio Assordante - ci racconta  dell'accoglienza che hanno intenzione di riservare al Ministro leghista e razzista Maroni, che sta per arrivare in città per sostenere il candidato sindaco della Lega Nord.

Comunicato di solidarietà con gli arrestati e le arrestate del 6 aprile

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Radio Onda Rossa esprime piena vicinanza, solidarietà e complicità alle compagne e ai compagni coinvolte/i nella montatura giudiziaria orchestrata dallo Stato e dai suoi apparati repressivi, sfociata negli arresti e nelle perquisizioni del 6 aprile. Un'operazione che ha come obiettivo essenziale quello di sfaldare e criminalizzare un percorso di lotta esemplare contro i Cie, le galere, lo sfruttamento e il controllo sociale, portato avanti con determinazione e chiarezza di obiettivi.

 

Magistrati, giudici, inquirenti e poliziotti credono sia sufficiente un impalpabile teorema giudiziario per fermare il dissenso manifestatosi contro le politiche oppressive, razziste e segregazioniste adottate dai governi europei nei confronti dei e delle migranti. E allora, compito imprescindibile dei e delle solidali di ogni luogo diventa quello di sostenere le ragioni di chi lotta affinché questo dissenso cresca, proseguendo con più forza la lotta contro i Cie e combattendo con decisione l'isolamento a cui mira la repressione, attraverso spettacolari quanto inconsistenti "blitz", come quello inscenato il 6 aprile scorso in diverse città italiane.

 
Vogliamo con forza la libertà immediata di tutte e tutti le/gli arrestate/i, la riapertura del circolo "Fuoriluogo", insieme alla libertà immediata per tutte le persone migranti e la chiusura di tutti i CIE!

 

Radio Onda Rossa

Bologna: Aggiornamenti sulla repressione subita dalle compagne e dai compagni bolognesi

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 Il 6 aprile il circolo Fuoriluogo di Bologna è stato messo sotto sequestro durante un'operazione di polizia congiunta in 16 città al termine della quale si contano 60 perquisizioni, 6 arresti e 7 misure cautelari. L'accusa è quella di "associazione a delinquere". La verità è che vogliono colpire chi da anni si oppone alla guerra e al razzismo con ogni mezzo necessario.I fatti specifici tirati in ballo sono una serie di iniziative e attacchi contro i Cie, la guerra, il nucleare, e contro le aziende che ci lucrano sopra - o che direttamente ne sono i mandanti e contro chi la guerra e la detenzione di massa la propaganda ogni giorno.

 

 

Nella seconda corrispondenza l'appuntamento per il 16 aprile.

Tutti a Bologna in corteo a sostegno delle rivolte del mediterraneo, contro la guerra e i suoi complici, per continuare la lotta di chi è stato arrestato e per dire a gran voce che in questo mondo siamo tutti fuoriluogo.

 

 

 

Per scrivere ai compagni  arrestati una settimana fa.

I loro nomi e l’indirizzo del carcere sono:

Martino Trevisan 

Robert Ferro 

Nicusor Roman 

Stefania Carolei 

Pistolesi Anna Maria

 

c/o Casa Circondariale via del Gomito, 2 40127 Bologna

 

Bologna: un appuntamento per il 16 aprile

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Sei fermati, sessanta perquisizioni, il circolo "Fuori luogo" messo sotto sequestro.

E' il bilancio dell'operazione di repressione attuata in tutta Italia (e in particolare contro i compagni di Bologna) ed il chiaro tentativo di criminalizzare i movimenti che si battono contro i Cie, la guerra, il nucleare, le aziende che ci lucrano sopra come l'Eni. Per non farsi intimorire dal clima di terrore poliziesco e mediatico, oltre ad esprimere solidarietà ai compagni fermati, rilanciamo la lotta, attraverso la manifestazione del 16 aprile a Bologna.

 

PEr info: http://www.autistici.org/macerie/

 

Atlantide a Bologna sotto sgombero

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Atlantide, il cassero di P.S.Stefano, è da numerosissimi anni un luogo di riferimento per le donne e le lesbiche in città, un luogo nel quale collettivi, associazioni e singole, native e non, hanno trovato la possibilità di esprimersi ed organizzarsi al fine di promuovere insieme alle altre, libertà e autonomia per tutte.
Vogliamo quindi che sia nota la nostra determinazione (che già altre volte in passato abbiamo dovuto tirar fuori’ per difendere i luoghi delle donne da chi voleva privarcene) a voler  conservare la nostra sede che consideriamo un bene comune di tutte.
L’esperienza condivisa ad Atlantide ci ha insegnato quanto pericolosi possano essere i luoghi a cui ci credono naturalmente destinate, come le case, all’interno delle quali ogni anno maturano più omicidi di quanti ne produca la criminalità organizzata, e di quanto sia importante avere spazi di scambio ed organizzazione per sottrarsi a questa stessa violenza, non di rado avvallata anche da scelte istituzionali scellerate.
Per questi motivi difenderemo Atlantide come spazio delle donne e delle lesbiche e dei gruppi che l’hanno vissuto ponendo come base imprescindibile l’antisessismo.
Clitoristrix femministe e lesbiche Ufficialmente Donne di mondo

Vi chiediamo di difendere Atlantide insieme a noi
-partecipando al presidio cittadino che si terrà Venerdi 8 aprile alle h. 18 in piazza Nettuno.
-Inviando mail di sostegno ad Atlantide (potete anche utilizzare questo testo togliendo l’intestazione e cambiando la firma) da inviare al quartiere chiara.perale@comune.bologna.it
E alla Cancellieri commissariostraordinario@comune.bologna.it
 
per il comunicato e info su Atlantide:

 

Bologna.I muri ribaltati diventano ponti (Angela Davis)

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Dalle lotte di liberazione afroamericane alle lotte conto i Cie: ascolta la presentazione dell’iniziativa a Bologna il 10-11 febbraio 2011, organizzata dalla rete “Mai più schiave”, con la proiezione del film "Out: the making of a revolutionary" (Sonja De Vries) sulla prigioniera politica statunitense Laura Whitehorn, e con la partecipazione di Silvia Baraldini.

Qui la locandina.