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elezioni

Ostia: al ballottaggio vince la candidata grillina ma l'astensione aumenta

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Come previsto, la candidata M5S Giuliana Di Pillo ha vinto il ballottaggio del X Municipio di Roma col 59,6%. L'avversaria Monica Picca si è fermata al 40,4%. Ma il vero record lo segna l'asticella dell'astensionismo, che aumenta rispetto al primo turno: ha votato infatti solo il 33,6% dei votanti (60mila circa su 185mila aventi diritto). In aumento - quasi raddoppiato - il numero delle schede bianche e nulle.

Come analizzare tali elezioni all'indomani della sbornia mediatica che ha ubriacato i media e criminalizzato un intero quartiere?

Ne parliamo con Giuliano Santoro, giornalista de "il manifesto" e autore di "Un Grillo qualunque. Il Movimento 5 Stelle e il populismo digitale nella crisi dei partiti italiani" (Castelvecchi, 2012).

Elezioni amministrative ad Ostia: vince l'astensionismo!

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Durata 20m 6s

È previsto per domenica 19 novembre il ballottaggio tra il centro-destra (Monica Picca) e il Movimento Cinque Stelle (Giuliana Di Pillo).

Tuttavia, leggendo i risultati delle elezioni amministrative del X Municipio (Ostia e il suo popoloso entroterra) possiamo decretare il vincitore assoluto: l'astensionismo. Ha votato infatti appena il 36 per cento degli elettori aventi diritto. Il tasso di astensionismo ha toccato dunque la percentuale del 64 per cento circa.

La bocciatura grillina implica un ulteriore spostamento a destra dell'elettorato, con Monica Picca (Fratelli d'Italia, sostenuta da Forza Italia, Noi con Salvini e due liste civiche) che compatta il centro-destra e raggiunge il 26,6%, a pochi punti dalla candidata grillina Monica Di Pillo (30,2%).

Partendo dalla debacle pentastellata (perdono oltre 20mila voti rispetto alle elezioni comunali del 2016), analizziamo inoltre l'avanzata dei fascisti di Casapound che arrivano a toccare il 9 per cento dei consensi, triplicando così il loro risultato rispetto ad un anno fa.

Infine, con il 13,7 per cento dei voti è meno dura la sconfitta del Partito Democratico. 

 

Austria: analisi delle elezioni politiche del 15/10 e dell'exploit dell'estrema destra

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Durata 33m 39s

Vola la destra alle politiche austriache. Con il 31,4% dei voti l’ex ministro degli Esteri austriaco, il 31enne Kurz, guida la vittoria del centrodestra e del Partito Popolare che però non potrà governare da solo. Ma il risultato preoccupante giunge soprattutto dalla destra xenoboba austriaca dell’ FPO di Heinz Christian Strache: si attesta al secondo posto con il 27,4%., Solo terzi i socialdemocratici, finora al governo con il partito popolare, che si fermano al 26,7%.

 

Ne parliamo con Guido Caldiron, giornalista ed esperto di neofascismi

Venezuela: successo di Maduro nelle elezioni per l'Assemblea Costituente

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Il presidente del Consiglio Nazionale Elettorale del Venezuela, Lucena, ha annunciato ieri sera, 30 luglio 2017, che l’affluenza alle elezioni per l'Assemblea Costituente è stata del 41,53 per cento per selezionare 537 dei 545 membri dell’Assemblea. Gli altri 8 rappresentanti verranno scelti tra le comunità indigene il ​​1° agosto in tre assemblee autonome generali, secondo i costumi e le tradizioni dei popoli indigeni del paese.

L'opposizione anti-Maduro, eterodiretta dagli Stati Uniti, continua a gridare alla dittatura. Ma la richiesta di fare un'assemblea costituente era partita proprio dalle opposizioni anti-Maduro. Nel momento in cui Maduro ha accettato e indetto le elezioni, però, le opposizioni si sono sfilate e hanno boicottato le elezioni convocando manifestazioni di piazza dove si sono verificati incidenti.

Con Geraldina Colotti commentiamo queste elezioni e il lungo cammino del chavismo.

Regno Unito, il post-elezioni in Scozia ed in Irlanda del nord

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Durata 39m 16s

Dopo le elezioni di giovedì scorso gli estremisti protestanti del DUP, il principale partito unionista dell'Irlanda del nord, rappresentano l'unica possibilità per formare un governo conservatore a guida Theresa May. Sempre in Irlanda del nord, lo Sinn Fein continua a guadagnare consensi, mentre in Scozia lo Scottish National Party segna il passo dopo i trionfi elettorali del 2015.

Della situazione nel Regno Unito parliamo con Paolo Perri, ricercatore presso l'università della Calabria

Elezioni in Gran Bretagna, la May affonda

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Durata 29m 45s

Le elezioni in Gran Bretagna si chiudono con una sconfitta dei conservatori, che perdono diversi deputati rispetto alle ultime elezioni e non raggiungono la maggioranza dei seggi. Da Londra, facciamo il punto della situazione con il nostro corrispondente Leonardo e cerchiamo di capire quali scenari si potranno aprire a breve.

Edouard Philippe nuovo primo ministro un commento su nomina e mobilitazioni con una compagna residente a Parigi.

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Durata 12m 47s

Il primo ministro nominato da neo presidente della Repubblica francese Macron è Edouard Philippè, sindaco di Le Havre ed esponente del partito dei repubblicani.

Una scelta che mira a minare la stabilità del centro destra francese e che mostra la direzione intrapresa dal nuovo presidente che mira a gestire un esecutivo di centro che si ponga in continuità con le politiche adottate negli ultimi anni.

Abbiamo contattato una compagna italiana residente a Parigi per studi, per commentare le mobilitazioni che dal primo turno elettorale si sono sviluppate nella capitale e nei maggiori centri urbani francesi. 

 

Francia: Macron nuovo presidente ma astensione record. Analisi del voto e aggiornamenti da Parigi

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Emmanuel Macron vince al ballottagio contro Marine Le Pen (65,7% contro 34,3%) e diventa il più giovane presidente della Repubblica francese.

Con Marta Fana analizziamo la composizione del voto francese e le prossime, imminenti politiche del neo-presidente, che non è un homo novus come certa stampa nostrana ce lo vuole presentare. La legge sul lavoro Loi Travail è una sua filiazione politica e Macron è pronto addirittura ad irrigidire alcune norme in materia di politiche sul lavoro. Previsti anche tagli alla sanità.

Con un compagno della nostra redazione ragioniamo invece sul livello della repressione a Parigi, dove, tra l'altro, sabato notte è stato ucciso dalla polizia un ragazzo 17enne. Ma i media erano troppo impegnati a monitorare il duello Le Pen-Macron.

Infine, nell'ultimo audio, un estratto dalla nostra rassegna stampa, per vedere come i nostri principali giornali presentano l'elezione di Macron in Francia.

Elezioni in Francia: al ballottaggio vanno Macron e Le Pen

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Durata 22m 50s

La vittoria di Macron e Le Pen segna una discontinuità politica storica nella Quinta Repubblica francese. Per la prima volta nella storia i gollisti (rappresentati da Fillon) non vanno al ballottaggio del secondo turno previsto per il 7 maggio. Crollo rovinoso anche per i socialisti di Hamon. Tiene Jean-Luc Mélenchon, che raggiunge quasi il 20 dei voti.

Intanto, ieri, a Parigi ci sono state manifestazioni contro il Front National di Le Pen. Il bilancio è di diversi feriti tra i manifestanti e tre fermati dalla polizia.

Analizziamo il voto francese con Guido Caldiron, collaboratore de il manifesto e già autore del libro "I fantasmi della République. La Francia al tempo di Sarkozy" (manifestolibri).