Parliamo con una compagna dell'ANPI Renato Biagetti della situazione all'interno dell'ANPI, con una dissociazione dal corteo di oggi da parte della dirigenza nazionale legata alle strumentalizzazioni elettorali, ma una risposta molto diversa della base.
Da via Teano a Macerata, i fascisti cercano di fare un uso strumentale del femminicidio, usandolo in senso razzista e colonialista come giustificazione di un razzismo diffuso.
Ne parliamo con una compagna di Non una di meno Marche in viaggio verso Macerata per il corteo di oggi, ribadendo l'importanza di una presa di parola femminista contro questi rigurgiti fascisti.
Aggiornamenti da Macerta rispetto al corteo di Sabato. Nella corrispondenza con i compagni che stanno organizzando il corteo, si commenta la decisione da parte delle segreterie nazionali Anpi, Anci, Cgil e Libera di revocare il corteo nonostante non fosse stato organizzato esclusivamente da queste organizzazioni. Intanto, da tutta Italia ci si prepara a partire per il corteo.
Nonostante i divieti della Questura, antirazzisti e antirazziste hanno manifestato oggi a Pavia, dopo la vile aggressione di matrice razzista (25 contro 5) di sabato scorso di cui abbiamo dato notizia ieri.
Aggiornamento ore 21.32: #Pavia, #nazi raggiunti dagli #antifascisti prendono cintolate anche se protetti dalla polizia.
In studio con alcuni compagni di "Torpignattara solidale", rete che ha indetto una manifestazione per questo sabato – dalle 18.30 a piazza Malatesta – perché, come si legge sul manifesto, "i fatti di Macerata devono segnare un punto di non ritorno". Il redazionale inizia dopo la canzone dei Serpe in Seno e contiene anche l'intervento di un radioascoltatore.
Con un compagno di Sciarada ricostruiamo il clima a Macerata dopo l'attacco fascista di Traini contro 6 migranti. Lanciata per sabato una manifestazione nazionale.
Appuntamento alle 17 a Piazza Malatesta per ribadire nessuna campagna elettorale sul corpo delle donne. Il riferimenti ai banchetti di Casapound che continua da due anni ad usare il corpo delle donne per raccattare miseri voti.
NESSUNA CAMPAGNA ELETTORALE SUL CORPO DELLE DONNE.
L'UNICA RISPOSTA ALLA VIOLENZA È L'AUTODETERMINAZIONE!
Manifestazione femminista di sole donne e soggettività LGBTQI
La violenza sulle donne è agita dagli uomini, è un fenomeno politico e sociale che ha poco a che fare con l’emergenza e non si può trattare come tale. La violenza sulle donne è il prodotto di una cultura machista che vede la donna come inferiore e indifesa, è trasversale nella società nel senso che non esclude classi e contesti sociali, etnie o provenienze e non ha confini. La violenza sulle donne non bussa alla porta, ma ha le chiavi di casa.
La violenza è anche istituzionale fatta di tagli ai servizi, ai consultori, asili nido, assistenza agli anziani,che limita la nostra autonomia e autodeterminazione. A fronte di questa ridimensionamento noi donne, come sempre, dobbiamo sobbarcarci ancora di più il doppio lavoro: quello di cura e quello fatto di stipendi sempre più miserie con una enorme disparità salariale rispetto agli uomini a parità di mansione. Consapevoli di questo, siamo convinte che la nostra difesa passi dalla riappropriazione di quei diritti che ci vengono negati.
Per questo motivo, non possiamo accettare che si usino i nostri corpi ai fini della campagna elettorale. Sono anni che assistiamo alla speculazione impunita di organizzazioni di estrema destra,
come Casapound, che usa le donne per ottenere consenso. Lo reputiamo inaccettabile: rifiutiamo fermamente qualsiasi campagna elettorale che sfrutti i nostri corpi per accaparrarsi voti e non
vogliamo essere difese da un'organizzazione che diffonde con le proprie pratiche la cultura maschilista, machista e violenta in questo paese.
Ricordiamo che non é il degrado a generare violenza, ma la cultura maschilista e patriarcale interna alla società e alle istituzioni. Non abbiamo intenzione di sapere cosa ha da proporre un’organizzazione neonazista ad un quartiere che è quotidianamente aggredito dalla speculazione e che da anni si batte contro la cementificazione e per il recupero delle aree verdi a tutela della qualità della vita. Siamo convinte che la violenza sulle donne debba essere prevenuta attraverso l'educazione nelle scuole e contrastata attraverso il lavoro quotidiano dei centri antiviolenza, mantenendo viva la lotta per la riappropriazione di spazi e diritti.
Oggi scendiamo in strada per gridare a gran voce che non vogliamo essere difese da nessuno: la nostra difesa è la solidarietà tra donne. L’unica risposta alla violenza è l’autodeterminazione!
NOI CI DIFENDIAMO PERCHÉ LOTTIAMO
FUORI I FASCISTI DAI NOSTRI QUARTIERI
Parliamo della morte di Erica Garner, attivista di Black Lives Matter, ricoverata in ospedale per un problema cardiaco, non ha ricevuto le cure necessarie. Ennesima donna nera morta per noncuranza. Erica era diventata attivista in seguito all'uccisione, da parte della polizia di suo padre, Eric Garner, strangolato perché vendeva sigarette sfuse. Continua in USA quindi la guerra contro gli afro americani, soprattutto verso le donne. In un momento in cui Trump annuncia di voler espellere 800 mila dreamers, giovani entrati in USA con i genitori e che ormai adulti ed inseriti nella società americana, si trovano ancora in una situazione di illegalità.