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Repressione

Repressione sulla solidarietà alla Palestina in Europa e aggiornamenti dal Medio Oriente

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Nella prima metà della trasmissione approfondiamo, grazie a due corrispondenze da Parigi e da Berlino, la cappa di repressione nel modo occidentale ai movimenti di solidarietà con la Palestina: dai divieti di manifestare in Francia e Germania al divieto stesso di esporre simboli palestinesi nello UK. Ci concentriamo sia sulle dichiarazioni politiche e sulle linee editoriali delle maggiori emittenti europee, sia sulla composizione e le posizioni delle piazze in tutta Europa e negli Stati Uniti.

Nella seconda metà del redazionale, invece, ci facciamo aiutare da un compagno palestinese a tracciare un quadro della situazione in tutto il mondo arabo, le manifestazioni, le carovane popolari, le posizioni dei diversi gruppi armati e la situazione politica in Palestina, in Libano e in Egitto.

Milano: sgombero degli occupanti dell'ex cinema Splendor

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Durata 10m 41s

Con uno studente di Milano ripercorriamo gli eventi della giornata di ieri 19 settembre 2023 a Milano. Sgomberato in maniera aggressiva l'ex cinema Splendor, occupato da decine di studenti per accendere una luce sull'emergenza abitativa giovanile in città. Il sindaco Beppe Sala tace sull'accaduto e manda avanti i manganelli nella gestione della città.

Ultima generazione contro il fossile condannata dal Vaticano

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Durata 21m 45s

La campagna per la giustizia climatica e in particolare per il ritiro dei finanziamenti pubblici alle aziende del fossile ha portato i/le attivist* di Ultima Generazione a un'azione dimostrativa all'interno dei Musei Vaticani che è costata loro una condanna del Tribunale vaticano (sic!); la seguente azione anche in solidarietà a Ester e Guido fermati in Vaticano è stata a Firenze davanti al Battistero e al Duomo.

Ne parliamo con uno degli attivisti entrato in azione a Firenze

Repressione poliziesca della serata del Catania Pride: il pride continua!

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Durata 10m 45s

La repressione della Questura nei confronti dell’evento conclusivo del Catania Pride, a seguito della manifestazione tenutasi nel pomeriggio, presso una discoteca lungo la costa: poliziotti e guardia costiera a intimidire chi partecipa alla festa post pride.

Il giorno successivo una manifestazione di protesta (nella foto)

Ne parliamo Anna Chisari, attivista del Catania Pride

Contro il lutto nazionale: compagn* identificat* e denunciat* a Roma

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Durata 6m 49s

Questa mattina a Piazza Venezia un gruppo di compagnu ha esposto davanti l'Altare della Patria uno striscione con su scritto "Oggi non siamo in lutto, siamo in lotta" contro il lutto nazionale proclamato da questo governo in onore di Silvio Berlusconi. Compagn* sono stati identificat e denunciat per manifestazione non autorizzata.

 

DOMANI, 2 GIUGNO: NIENTE DA FESTEGGIARE!

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Durata 11m 3s

Continuiamo a organizzarci insieme in vista della ricorrenza del 2 giugno per ribadire che non abbiamo nulla da spartire né tanto meno da festeggiare con una repubblica fondata sulla guerra.

Contro:

-  Le guerre esterne nelle quali l’Italia, insieme ad altri stati è capofila nel fornire armi, soldati e intelligence alimentando le sofferenze delle popolazioni ucraine, russe, yemenite, sudanesi, palestinesi, curde …, depredando i territori e costringendo molte persone a fuggire in cerca di una vita migliore;

-  Le guerre interne: quella che causa stragi sui posti di lavoro, quella contro chi non possiede documenti in regola, contro chi non ha casa e lotta per averla, quella della violenza patriarcale, della devastazione ambientale e del disciplinamento che inizia nelle istituzioni scolastiche e che si è scatenato sull’intera popolazione con la gestione militare della pandemia; quella contro ogni forma di ribellione la cui punta di diamante è rappresentata da 41 bis, ergastolo ed ostatività. Questi i temi che la lotta coraggiosa del compagno anarchico Alfredo Cospito è riuscito a scalfire e che vengono messi sul piatto da tutte quelle organizzazioni ed esperienze che vengono tacciate di “terrorismo”, bollate come “associazioni a delinquere” e che sappiamo invece lottare per una vita migliore per tutti e tutte e alle quali va tutta la nostra soldiarietà.

Lunedì 8 maggio si è tenuta all’interno della facoltà di lettere a La Sapienza l’assemblea pubblica di lancio del corteo.

L’assemblea ha visto una partecipazione varia e diverse sono state le realtà che hanno condiviso punti di vista e proposte. Erano presenti le realtà di lotta di chi è stato al fianco di Alfredo, delle persone migranti, quelle interne alla lotta per la casa, studenti, realtà ecologiste, comitati di lotta presenti nei quartieri, collettivi femministi, transfemministi e contro la repressione.

È stata accolta la proposta di fare il corteo nel quartiere di Don Bosco. Un quartiere popolare con il quale abbiamo voglia di comunicare e condividere un punto di vista. Il quartiere è quello degli enti, tra cui Enasarco, che impuniti lasciano migliaia di case vuote per meri calcoli finanziari a discapito di tutti coloro che una casa non riescono a permettersela. Una parte importante di questo territorio è occupata dal comando operativo di vertice interforze, ovvero l’aeroporto militare di Centocelle che tocca diversi quartieri popolari e luogo in cui si esercita la direzione  delle oprazioni militari delle forze armate italiane, nonché il contributo delle forze armate alla NATO.

Oggi assemblea pubblica a La Sapienza "Niente da festeggiare"

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Durata 6m 20s

Lunedì 8 maggio ore 18 assemblea pubblica presso la facoltà di Lettere de La Sapienza per la preparazione del corteo "2 giugno: niente da festeggiare!” Organizziamoci insieme in vista della ricorrenza del 2 giugno per ribadire che non abbiamo nulla da spartire né tanto meno da festeggiare con una repubblica fondata sulla guerra. Contro: - Le guerre esterne nelle quali l’Italia, insieme ad altri stati è capofila nel fornire armi, soldati e intelligence alimentando le sofferenze delle popolazioni ucraine, russe, yemenite, sudanesi, palestinesi, curde…, depredando i territori e costringendo molte persone a fuggire in cerca di una vita migliore - Le guerre interne: quella che causa stragi sui posti di lavoro, quella contro chi non possiede documenti in regola, contro chi non ha casa, quella che veste i panni del patriarcato e della devastazione ambientale; quella contro ogni forma di ribellione la cui punta di diamante è rappresentata da 41 bis, ergastolo ed ostatività, temi che la lotta coraggiosa del compagno anarchico Alfredo Cospito è riuscita a scalfire: a noi il compito di continuare a lottare fino alla loro completa abolizione. Sentiamo l’esigenza di ritrovarci, confrontarci con chi ha condiviso questi mesi di lotta, con chi ha sempre lottato, con chi continuerà a farlo. Il 2 giugno lo stato torturatore e stragista festeggia se stesso. Noi saremo in strada a costruire solidarietà e resistenza!