Notte al freddo e senza cibo per i quattro dipendenti della Conus Spa, società appaltatrice della lettura del gas per conto di Italgas (Eni). I lavoratori, tutti romani dai 50 ai 60 anni sono saliti ieri mattina sul Gazometro di Roma per salvare il posto di lavoro e sono ancora arrampicati ad un'altezza pari a 4 piani.
«Non abbiamo chiuso occhio per il freddo, e per la fame - dice uno di loro, Mauro Ricci -. Il Gazometro è pericolante e non abbiamo protezioni ma non molliamo finchè non ci verranno date garanzie occupazionali.Siamo determinati a proseguire questa forma di protesta estrema - ha aggiunto Ricci - perchè a rischio ci sono il nostro posto di lavoro, la nostra pensione e le nostre famiglie. E non siamo i soli, nella nostra stessa situazione ci sono circa 400 persone in tutta Italia».
A tre anni di distanza dall’insediamento di Alemanno come sindaco al campidoglio non c’è traccia dei cambiamenti da lui con tanta veemenza annunciati in campagna elettorale.
Domani, 19 Febbraio, manifestazione cittadina alle 15,00 da Piazza Vittorio.
Dopo l'assemblea pubblica di ieri pomeriggio, alcuni compagni hanno formato un presidio nello stabile di via Romagna, in vista dell'incontro di domani col sindaco e degli stati generali.
Contro la "vetrina mediatica" degli stati generali della giunta comunale, che si terranno a Roma il 22 e il 23 febbraio, appuntamento sabato 19 alle ore 15.00 in piazza Vittorio per un corteo cittadino.
Ecco il comunicato dopo l'azione di stamane alla Fim e Uilm.
NO AI SINDACATI IN MASCHERA, NO AL NUOVO PATTO SOCIALE… SCIOPERO GENERALE!
Non ci andava di aspettare, abbiamo anticipato il Carnevale festeggiando a casa di Colombina-Fim e Arlecchino-Uilm, le due maschere dei servi più noti. A Pantalone ci penseremo più avanti.
Eccoci di nuovo, lavoratori, studenti, precari e cassintegrati; portando coriandoli e stelle filanti, abbiamo voluto omaggiare i prodi vassalli del padrone come più si meritano, con stoffe gialle per ricordare loro quale colore si addice ad un sindacato servile e con tante dimostrazioni di affetto per il lavoro che fanno al servizio di Marchionne/Pantalone.
I precari che subiscono le marachelle dei Sindacati-Farsa sono venuti a smascherare chi non ha più niente a che fare con la difesa dei diritti di chi lavora, preferendo invece nascondersi dietro le ricompense dei denari che Pantalone accumulerà sulle nostre ossa e sul nostro sudore.
Chissà come festeggeranno quegli operai che non potranno piu' rivolgersi all'O.S. che preferiscono, ma solo a quelle scelte da Pantalone!!?
Chissà come festeggeranno quelle famiglie che, per spaccarsi la schiena in fabbrica, guadagneranno meno per il bene delle "azioni che devono risalire"!!?. Chissà come festeggeranno i lavoratori che subiranno infortuni per l'ulteriore aumento dei ritmi lavorativi!!?
Sappiamo come festeggeremo noi, ogni volta che avremo perso il posto di lavoro, una casa o ci sarà negato il diritto all'istruzione: puntuali come la crisi, torneremo a smascherare i colpevoli e i complici di questo sfruttamento!
Al fianco degli Operai della Fiat, così come gli studenti, per difendere il Contratto Collettivo Nazionale; non staremo a guardare mentre trasformerete i nostri diritti nelle macerie sulle quali costruire un nuovo Patto (anti) Sociale!
Sosteniamo il NO al Referendum della Fiat, perché oggi questo è la vera "zona rossa" che non deve essere violata; lo sosteniamo per rilanciare già da oggi lo Sciopero Generale contro le politiche antipopolari di Governo e Confindustria, ma anche per rilanciare un'opposizione reale che rinasca dalle scuole, dalle università, dai posti di lavoro e non si presenti in abiti carnevaleschi come fanno i partiti che urlano contro gli scranni più alti del Parlamento solo per candidarsi ad essere i più affidabili servi di Marchionne.
A Colombina e Arlecchino diciamo di svestire la maschera di OO.SS. e indossare tutto l'anno quella più consona di Carnevale! A far ridere siete davvero i migliori nel paese!
CONTRO IL NUOVO PATTO SOCIALE, VOTIAMO NO AL REFERENDUM DI MIRAFIORI.
PER UNO SCIOPERO GENERALE UNITARIO, SOSTENIAMO GLI OPERAI FIAT.
Lavoratori, Studenti, Precari e Cassintegrat
Il corteo si scioglie una volta rientrato all'Università La Sapienza, dopo aver bloccato alcuni degli snodi centrali della città e dopo la notizia della morte di Mohamedd Bannour, un operaio di 35 anni al lavoro presso la Facoltà di Scienze Politiche.
Valutazioni sulla giornata. Indietro non si torna.
Gli aggiornamenti dal corteo dei medi e degli universitari, che bloccano la tangenziale all'altezza della Prenestina, ma nella città c'è anche chi sceglie di muoversi in modo indipendente dalle altre piazze.