Assedio e morti a Nablus: il commento di Michele Giorgio
Intervista a Michele Giorgio sull'assedio a Nablus: commento dall'articolo de Il Manifesto. In seguito ad un attacco israeliano, ieri sono stati uccisi dieci palestinesi.
Intervista a Michele Giorgio sull'assedio a Nablus: commento dall'articolo de Il Manifesto. In seguito ad un attacco israeliano, ieri sono stati uccisi dieci palestinesi.
Cosa succede in Cisgiordania e nella striscia di Gaza, ne parliamo con una compagna appena tornata.
Ieri, martedì 7 febbraio 2023, davanti il Comune di Genova si è tenuto un presidio contro l'accordo tra Iren e l'azienda idrica israeliana Mekorot.
Ce lo racconta un compagno palestinese a cui chiediamo anche un commento sul comunicato della Comunità palestinesi in Europa:
Le sanzioni uccidono il popolo siriano Il presidente dell' Unione delle Comunità ed Organizzazioni Palestinesi in Europa, Fawzi Ismail, ha dichiarato: La catastrofe umana che stanno vivendo i popoli della regione a seguito del terremoto che ha colpito la Siria e la Turchia, siano la base per una solidarietà incondizionata. Ismail ha aggiunto che le sanzioni imposte contro il popolo siriano contribuiscono ad uccidere le vittime del terremoto e ne amplificano le conseguenze sul popolo siriano. Esprimendo il proprio cordoglio e le condoglianze a nome delle comunità palestinesi in Europa, dichiara inoltre: I paesi complici nelle sanzioni contro il popolo siriano cessino questo crimine, mettano fine a queste misure punitive e agli ostacoli posti dinanzi all' arrivo degli aiuti e dell'assistenza, in tutte le sue forme, al popolo siriano. Queste sanzioni hanno contribuito all' assedio del popolo siriano e l' obiettivo ultimo quello di affamarlo e metterlo in ginocchio. Nella sua dichiarazione ha quindi invitato alla più vasta campagna di solidarietà con il popolo siriano, invitando ad esercitare pressione sui governi europei complici di queste misure criminali.
Con Maya dei Giovani palestinesi di Roma raccontiamo la situazione in Cisgiordania, dei profughi e la diaspora palestinese, le differenze tra ieri ed oggi le prospettive, i desideri e gli obiettivi futuri.
Un modo per riflettere e rilanciare l'Assemblea di domenica 5 febbraio alle h 16.00 al LOA Acrobax, Via della Vasca Navale 6
Oggi, Martedì 31 Gennaio, dalle ore 17 alle ore 19, si è tenuto un presidio nei pressi dell'ambasciata israeliana.
Vi proponiamo la corrispondenza con una compagna.
Oggi, Martedì 31 Gennaio, dalle ore 17 alle ore 19, si terrà un presidio a Piazzale Don Giovanni Minzoni, nei pressi dell'ambasciata israeliana.
Nel parliamo con Maya, rappresentante dei Giovani Palestinesi.
Riportiamo il comunicato di indizione:
🇵🇸La popolazione palestinese ha diritto alla VITA e alla LIBERTÀ!! 🇵🇸
La popolazione palestinese vive da più di 75 anni sotto occupazione militare, in un sistema d’apartheid esteso da Gaza alla Cisgiordania, le case vengono sistematicamente demolite per lasciare spazio alla continua costruzione di insediamenti in terra di Palestina compresa Gerusalemme, centinaia di palestinesi sono incarcerati senza nessuna accusa e senza nessun processo; l’unica “colpa” che hanno è quella di essere palestinesi!
Dall'insediamento dell'ultimo governo israeliano, il più estremista della sua Storia, con ministri che sono coloni e fondamentalisti nazionalisti -religiosi, si è inasprito il già terribile trattamento inflitto alla popolazione palestinese.
Solo da inizio 2023:
- 32 morti tra cui bambini e donne
- centinaia di feriti
- decine e decine di arresti
- proibizione delle bandiere palestinesi
- distruzione di infrastrutture civili e scuole
NON POSSIAMO RESTARE IN SILENZIO!
La nostra solidarietà, il nostro dolore devono diventare azione.
Parteciperemo al sit-in nei pressi dell'ambasciata israeliana per ricordare che Israele non può essere al di sopra della legalità internazionale.
Israele deve rispondere dei suoi crimini di fronte alla Corte Penale Internazionale.
Troviamoci in
Piazza Don Minzoni, Roma - 31 Gennaio 2023 - 17,00-19,00.
Per la libertà della popolazione palestinese, per la fine dell'apartheid e dell'occupazione israeliana!
Portate le bandiere palestinesi e sventoliamole il più in alto possibile🇵🇸✌️
Aderiscono:
- Amici della Mezza luna rossa palestinese
- Assopace Palestina
- Cultura è Libertà
- Black lives Matter Roma
- BDS Roma
- Cambiare Rotta Roma
- Potere al popolo Roma
- ULAIA ODV
- Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea
- Unione Popolare
- Associazione culturale Livorno Palestina
- Comitato Populare de Lotta Lula Livre Italia
Mentre continuano gli attacchi, gli arresti e le uccisioni in Cisgiordania con un compagno ricordiamo l'appuntamento di domenica 29 gennaio. Appuntamento importante che trasforma il collegamento con il campo di Aida alle h 15.30 in un' assemblea pubblica per denunciare e rilanciare la solidarietà alla lotta del popolo palestinese.
Domenica 29 gennaio a SCUP Il pacco da giù propone una giornata per la PALESTINA LIBERA.
ore 11: spettacoli a villa fiorelli - Niño Maravilha & Ewander Ciú in Born To Be Alive ore 12,30: parata da villa fiorelli a scup a cura del frente murguero ore 13: Ripartono gli spettacoli a scup con un cabaret circense ore 13, in contemporanea: panino con salsiccia + alternativa vegana, birra e vino del pacco da giù (disponibile all day) ore 13, in contemporanea: proiezione documentario "5 broken cameras" ore 15,30: collegamento con campo Aida di Betlemme. Una chiacchierata sulla situazione attuale con racconto del centro Amal Al Mustaqbal ore 17/22: concerti: - Balkan orchestra - ILL NANO - Willy the punk – Los3saltos - Hi-shine ladies - Assalti frontali
All day: mostra fotografica "La Palestina che resiste" a cura di Daniele Napolitano e banchetto con foto e bandiere Tutto il ricavato della giornata verrà devoluto al Centro Amal Al Mustaqbal che si trova nel campo profughi Aida Camp alle porte di Betlemme. Il centro aperto dal 1989 dopo la prima intifada, è nato dall’esigenza di garantire un istruzione ai bambini durante la rivolta, nasce ed è tutt’ora indipendente rispetto al circuito della cooperazione internazionale praticando autogestione. Inizialmente chiamato Aida school, ha preso il nome Amal dalla fondatrice uccisa dall’esercito israeliano. I/le giovani del campo profughi, dopo la seconda intifada, hanno iniziato attivamente a partecipare alle attività dandogli il nome Al Mustaqbal: speranza di un futuro. Da quel momento ospita attività come asilo nido per bambin* sotto i sei anni, corsi di danza dabka, corsi di yoga, di lingue e un giorno al mese diventa punto di assistenza sanitaria gratuita. Inoltre rappresenta un riferimento per la memoria e la cultura palestinese, con particolare attenzione alla storia dei villaggi originari.
Una cronaca di quotidiana repressione nei campi profughi palestinesi offre l’occasione per rilanciare i prossimi tre appuntamenti a sostegno della lotta del popolo Palestinese.
Di seguito il comunicato dei due di questa settimana e a seguire l’altro della prossima settimana:
Dopo l’arresto di un compagno palestinese del campo profughi di Aida La campagna di arresti (66 nel solo giorno di Martedi 17 Gennaio) e l'abominevole statistica di esecuzioni sommarie da parte dell'esercito israeliano (15 palestinesx assassinatx nei primi 18 giorni del nuovo anno) segnano una recrudescenza della campagna di sangue dello Stato di Israele.
L'escalation repressiva portata avanti dalla nuova cricca di Netanyahu, l'esecutivo piú a destra della storia di Israele, peraltro ovviamente in continuità con ogni precedente governo sionista, indica la precisa strategia di tagliare i ponti della Palestina con l'esterno. Non solo la solidarietà internazionale è sotto attacco ma anche la libertà di informazione. Questi fatti dimostrano la volontà sistematica di Israele di mettere a tacere ogni voce contraria al proprio progetto di colonizzazione e assoggettamento della Palestina. Nel silenzio dei media e della politica internazionale l'ondata repressiva di arresti, espulsioni, omicidi cresce in modo preoccupante.
Per questo è necessario fare sentire la nostra voce, la voce della solidarietà internazionale alla popolazione palestinese.
• Giovedì 19 Gennaio ore 17.00 Nessuna Resa la loro Lotta è la nostra Lotta
📍 Piazza San Marco, Roma
Aderiamo alla "Giornata di mobilitazione internazionale al fianco dei prigionieri in sciopero della fame in Grecia, Francia, Turchia,.Palestina, Kurdistan, Italia e per l'abolizione del 41bis e di tutte le forme di isolamento e tortura".
• Sabato 21 Gennaio ore 18.30 mobilitazione davanti all'ambasciata israeliana.
📍 Via Ulisse Aldrovandi angolo Via Michele Mercati, Roma
"Al fianco della popolazione palestinese, contro le politiche genocide sioniste, contro la repressione e l'apartheid israeliane. Contro gli arresti di massa e le esecuzioni nei confronti dei e delle palestinesx che rivendicano la loro terra colonizzata e la propria libertà. Contro l'occupazione che vuole tagliare la solidarietà tra culture, persone, affinché la Palestina non possa più essere raccontata, visitata, vissuta e le violenze avvengano nel silenzio totale."
Compagnx al Fianco della Resistenza Palestinese
Domenica 29 gennaio a SCUP Il pacco da giù propone una giornata per la PALESTINA LIBERA.
ore 11: spettacoli a villa fiorelli - Niño Maravilha & Ewander Ciú in Born To Be Alive ore 12,30: parata da villa fiorelli a scup a cura del frente murguero ore 13: Ripartono gli spettacoli a scup con un cabaret circense ore 13, in contemporanea: panino con salsiccia + alternativa vegana, birra e vino del pacco da giù (disponibile all day) ore 13, in contemporanea: proiezione documentario "5 broken cameras" ore 15,30: collegamento con campo Aida di Betlemme. Una chiacchierata sulla situazione attuale con racconto del centro Amal Al Mustaqbal ore 17/22: concerti: - Balkan orchestra - ILL NANO - Willy the punk – Los3saltos - Hi-shine ladies - Assalti frontali
All day: mostra fotografica "La Palestina che resiste" a cura di Daniele Napolitano e banchetto con foto e bandiere Tutto il ricavato della giornata verrà devoluto al Centro Amal Al Mustaqbal che si trova nel campo profughi Aida Camp alle porte di Betlemme. Il centro aperto dal 1989 dopo la prima intifada, è nato dall’esigenza di garantire un istruzione ai bambini durante la rivolta, nasce ed è tutt’ora indipendente rispetto al circuito della cooperazione internazionale praticando autogestione. Inizialmente chiamato Aida school, ha preso il nome Amal dalla fondatrice uccisa dall’esercito israeliano. I/le giovani del campo profughi, dopo la seconda intifada, hanno iniziato attivamente a partecipare alle attività dandogli il nome Al Mustaqbal: speranza di un futuro. Da quel momento ospita attività come asilo nido per bambin* sotto i sei anni, corsi di danza dabka, corsi di yoga, di lingue e un giorno al mese diventa punto di assistenza sanitaria gratuita. Inoltre rappresenta un riferimento per la memoria e la cultura palestinese, con particolare attenzione alla storia dei villaggi originari.
Ieri, Lunedì 16 Gennaio, Stefania Costantini, compagna presente da anni sul territorio palestinese, è stata arrestata dall'esercito di occupazione israeliano e deportata da Israele.
Si trovava nel campo profughi di Dheisheh, situato a sud di Betlemme, fondato nel 1949, e portava avanti da anni la sua solidarietà attiva verso la causa palestinese.
Nella corrispondenza ci racconta in prima persona dell'arresto e della situazione nel campo profughi.