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I primi saranno gli ultimi

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Joseph e Vincent Almudever, Antoine Pinol, Henri Diaz, Geoffrey Servante, Virgilio Fernandez del Real, Aurelio Grossi e Wilhelm Krehm, questi sono i nomi dei reduci antifascisti della guerra civile spagnola che Pasquale D'Aiello e Mauro Manna hanno intervistato per dare vita a "I primi saranno gli ultimi", un documentario sulla guerra di Spagna attraverso il racconto dei suoi ultimi protagonisti ancora in vita.

 

Nel luglio del 1936 l’esercito spagnolo, guidato da Francisco Franco e supportato dalla chiesa cattolica, dalle
forze reazionarie e dagli aiuti militari di Hitler e Mussolini, si ribella contro la Repubblica spagnola e dà origine
a una guerra civile che durerà fino all’aprile del 1939. La solidarietà internazionale fu straordinaria: quasi 50
mila antifascisti provenienti da tutto il mondo accorsero in Spagna in difesa della Repubblica.
In questo documentario narrativo, che esce nell’ottantesimo anniversario dalla fine della guerra di Spagna,
si racconta del viaggio degli autori, compiuto tra il 2015 e il 2018, alla ricerca di tutti gli ultimi combattenti
repubblicani volontari ancora in vita. Gli ultimi che possono raccontare, per averlo compiuto, il senso di un
gesto di solidarietà internazionale senza precedenti, che ha segnato per sempre la Storia. Questi uomini
hanno raccontato la loro storia, le loro motivazioni, condensando in questo modo il loro lascito alle future
generazioni. Sono otto uomini di diverso orientamento politico e di diversa provenienza (un socialista
italiano, un repubblicano francese, un comunista libertario canadese, un comunista spagnolo, tre comunisti
francesi e un avventuroso democratico britannico) ma uniti dalla stessa incrollabile volontà di combattere
per la libertà, rischiando la propria vita. Nel film anche una storia tutta italiana nel cuore della guerra civile
spagnola: la racconta un milite fascista italiano, che la sorte oppose a suo cugino nella battaglia di
Guadalajara.

 

Qui il trailer del film

Qui il blog del film: https://iprimisarannogliultimi.wordpress.com/

Qui la pagina Facebook: https://www.facebook.com/iprimisarannogliultimi/

Qui il canale youtube dell'associazione che ha prodotto il film, con i contributi audio e video:

Governo spagnolo, forse ci siamo

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Nonostante il tentativo di boicottaggio in extremis da parte della magistratura amministrativa, che ha dichiarato destituito dalla sua carica il presidente catalano Quim Torra, il governo presieduto dal socialista Pedro Sanchez pare sia in procinto di essere varato, grazie all'astensione delle forze di sinistra catalane, basche e galiziane e all'alleanza con il partito nazionalista basco. Una coalizione anomala, che dovrà affrontare i borbotti di parte dell'establishment socialista, l'opposizione della destra istituzionale e l'ostilità di quello "Stato profondo" - composto da burocrazia, forze armate, magistratura e potentati economici - che continua ad essere emanazione diretta del vecchio regime franchista.

Il Regno disunito

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Le elezioni britanniche di giovedì scorso ci consegnano un Regno unito più disunito che mai. Boris Johnson e i conservatori hanno la maggioranza assoluta dei deputati ma trionfano solamente nei collegi elettorali dell'Inghilterra bianca e rurale; nelle aree metropolitane, pur azzoppato, il Labour di Corbyn regge. Poi c'è il Galles, che al referendum sulla Brexit aveva votato per il Leave ma che a queste elezioni non premia i tories, la Scozia, dove lo Scottish National Party raggiunge risultati plebiscitari, e l'Irlanda del nord, dove per la prima volta le formazioni politiche repubblicane prendono più voti di quelle unioniste.

La Gran Bretagna è a rischio sparizione? Qual è il reale peso delle forze progressiste e di quelle conservatrici nella corona? Come si muoveranno Boris Johnson e Donald Trump nei prossimi mesi? Questi ed altri interrogativi abbiamo posto a Paolo Perri, ricercatore presso l'università della Calabria

Cartoline dalla Catalogna

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Nell'ultima puntata dell'anno di radio euskadi cerchiamo di fare il punto sulla situazione politica generale in Catalogna e nello Stato spagnolo, dove ancora non c'è certezza sulla formazione del governo nazionale e dove si assiste a una serie di riposizionamenti piuttosto interessanti all'interno della scena politica catalana

Rebus governo, la Spagna è ancora in stallo

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Continuano le trattative per la formazione del nuovo governo spagnolo, complicate dal fatto che la coalizione fra socialisti e Podemos non ha raggiunto la maggioranza parlamentare alle ultime elezioni e c'è bisogno dunque di trovare appoggi anche altrove. Con Victor, uno dei nostri corrispondenti da Barcellona, gli ultimi aggiornamenti sull'andamento delle trattative e sull'atteggiamento dei movimenti politici e sociali di opposizione.

Etnoregionalismi

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Presentiamo oggi "Etnoregionalismi", il libro che il nostro amico e compagno Adriano Cirulli ha recentemente pubblicato per fornire alcune chiavi di lettura utili a comprendere meglio il variegato mondo degli indipendentismi, dei regionalismi e degli autonomismi nel mondo globalizzato, fra chiusure identitarie e tentativi di rigenerare e rafforzare la democrazia.

Elezioni in Spagna, un altro giorno della marmotta?

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Le elezioni generali nello Stato spagnolo non hanno sbloccato, come avrebbe voluto invece Pedro Sanchez, segretario del PSOE, che le aveva fortemente volute, la situazione politica. Socialisti e popolari si confermano rispettivamente prima e seconda forza politica, ma senza la possibilità di poter formare un governo in solitudine, la sinistra di Podemos perde qualcosa. avanza l'estrema destra di VOX a scapito di Ciudadanos, altra formazione di destra che sembrerebbe aver esaurito in pochi anni la sua spinta propulsiva. Tutto questo mentre la situazione in Catalogna continua ad essere incandescente, oggi addirittura è stata bloccata la frontiera fra lo stato Francese e quello spagnolo.

Il nostro corrispondente da Barcellona ci racconta l'atmosfera che si respira in Catalogna, da Bilbao invece il commento sulle elezioni nel Paese Basco (dove nessun parlamentare della destra è stato eletto e dove, in Navarra, è diventata deputata la madre di uno dei ragazzi implicati nella montatura giudiziaria di Alsasua) e su quanto si muove all'interno della sinistra indipendentista.

Aggiornamenti dalla Catalogna

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Ancora una settimana di fuoco per la Catalogna, le mobilitazioni non accennano a fermarsi e l'atteggiamento delle forze di sicurezza continua ad essere violento e prevaricatore, decine i feriti, anche a causa dell'utilizzo delle famigerate pallottole di gomma.

Da Barcellona, il nostro corrispondente Rolando ci racconta le ultime novità riguardo le mobilitazioni, da Madrid, Jaime Pastor fa il punto sulle dimostrazioni di solidarietà arrivate dalla capitale dello Stato, dall'Italia il resoconto della manifestazione di solidarietà con la Catalogna che si è tenuta a Bologna sabato scorso.