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Repressione

Aggiornamenti su Alfredo Cospito e le prossime mobilitazione

Data di trasmissione

Diamo alcuni aggiornamenti riguardo la condizione di Alfredo Cospito e commentiamo la situazione con il suo l'Avvocato. In ballo, il primo dicembre, c'è molto di più che la vita di Cospito. Rompere il silenzio, la cappa che ha sorretto il 41bis, sembra sempre più difficile. Martedì ore 16 a La Sapienza ci sarà un incontro pubblico in cui si cercherà, ancora, di infrangere questo vetro protettivo dell'inumanità democratica. 

Interverranno: 

AVV. Caterina Calia la quale ha seguito 3BR in 41bis. 

 

AVV. Flavio Rossi Albertini, legale di Alfredo Cospito attualmente in 41bis 

 

Intervento di 'pagine contro la tortura' 

 

Nicoletta dosio da remoto. 

 

Alleghiamo comunicato del presidio per il 1/12

 

 

FUORI ALFREDO DAL 41 BIS

Giovedì 1° dicembre 2022 ore 9.30

PRESIDIO AL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA A ROMA

 

Il 1° Dicembre si svolgerà l’udienza del riesame sul provvedimento di applicazione del regime detentivo 41bis per i prossimi quattro anni all’anarchico Alfredo Cospito.

Alfredo, trasferito dal circuito di Alta sicurezza 2, è stato rinchiuso nel carcere di Bancali a Sassari in regime 41 bis dal 5 maggio e contro questo provvedimento ha intrapreso uno sciopero della fame ad oltranza dal 20 ottobre.

Nel frattempo Juan Sorroche, Ivan Alocco e Anna Beniamino si sono unitx allo sciopero della fame da altre carceri e il sostegno alla lotta è arrivato da numerosi prigionieri rivoluzionari.

È passato più di un mese ed è sempre più urgente rispondere con la solidarietà.

 

L’udienza nei confronti di Alfredo si svolgerà presso il tribunale di sorveglianza di Roma che ha competenza esclusiva per le decisioni sui reclami avverso i provvedimenti applicativi del regime di 41 bis per qualsiasi persona detenuta.

 

Negli anni le procure sono passate da varie inchieste antiterrorismo, con tutto il seguito di mediaticità e propaganda degli organi di stampa e di stato, al facile inserimento dei reati associativi, per poi arrivare all’oscura ombra del 41bis.

Un regime di tortura che rappresenta una minaccia e un pericolo che riguarda tutte e tutti.

Sappiamo infatti che la repressione si muove su più livelli: non solo quello punitivo della pena inflitta per il reato contestato, ma anche quello preventivo, di monito, per chiunque pensi possibile ribellarsi, e quello vendicativo, volto a debellare l’idea rivoluzionaria e di lotta in generale.

 

Alfredo ha sempre contribuito al dibattito con scritti pubblici e ha continuato l’attività di editoria anarchica anche dal carcere. Proprio questa è stata ritenuta dagli inquirenti “istigatoria” del movimento anarchico, descritto come una organizzazione formale con ruoli e gerarchie.

Quindi, la logica del 41bis di recidere i contatti con la presunta “associazione” di appartenenza esterna viene messa in pratica vietando, nell’isolamento totale, rapporti epistolari con chiunque, la socialità e perfino letture di quotidiani, libri e riviste, anche di movimento.

L’obiettivo è l’annientamento di un prigioniero rivoluzionario.

Al punto che, al giorno d’oggi, non è possibile conoscere la dichiarazione con cui Alfredo spiegava le ragioni dello sciopero della fame perché, durante il processo in videoconferenza, il giudice ha tolto l’audio al microfono.

 

Vogliamo fermare questa spirale repressiva. È la lotta di Alfredo in sciopero della fame che sta rischiando la sua vita, è quella di Juan, Ivan e Anna ed è la nostra lotta.

 

PER CHI HA A CUORE LA VITA DI ALFREDO, JUAN, IVAN E ANNA

Giovedì 1 dicembre ore 9.30 presidio al Tribunale di sorveglianza in via Triboniano 5 (nei pressi di piazza Cavour).

FUORI ALFREDO DAL 41 BIS

CONTRO IL CARCERE E LA SOCIETÀ CHE NE HA BISOGNO

 

anarchiche e anarchici

 

Catania no border

Data di trasmissione

Manifestazioni e iniziative a Catania in solidarietà con le persone che cercano rifugio nella città, ne parliamo con uno studente dello Spedalieri e con Alfonso di LasciateCIEntrare.

La seconda corrispondenza fa un aggiornamento sul presidio del pomeriggio.

Torture a Santa Maria Capua Vetere: inizia il processo

Data di trasmissione

E' iniziato oggi il primo troncone del processo per le torture nel carcere Santa Maria Capua Vetere avvenute il 6 aprile del 2020 in piena pandemia. Ne parliamo con Luigi Romano autore del libro “La settimana santa. Potere e violenza nelle carceri italiane” (Monitor edizioni, 2021) e presidente di Antigone Campania.

Frontiere in città

Data di trasmissione
Durata 56m 22s

Assistiamo con sempre più frequenza a delle politiche urbane estremamente violente che cambiano la struttura della città. Parliamo di un quadrante particolare di Roma, zona termini che negli ultimi mesi ha visto cambiamenti urbanistici che tendono ad escludere una fetta di popolazione che viveva le strade. Porzioni di città che si trasformano e diventano sempre più ostili per alcune persone, nel nome di una riqualificazione che fa sempre più rima con ricatto ed esclusione.

Un legionario a viale Trastevere

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Tracciamo una biografia non autorizzata del nuovo ministro del ministero dal nome nuovo: Giuseppe Valditara, uomo sia della Lega sia di An, unisce federalismo, conservatorismo, riforma Gelmini, merito. Nulla di buono ci attende.

Proseguiamo con due corrispondenze che raccontano la repressione nella scuola (Istituto tecnico economico Bodoni di Parma) e nell'università (La Sapienza): con una compagna del collettivo studentesco autorganizzato di Parma e con una compagna del collettivo di scienze politiche de La Sapienza.

Coordinamento Regionale Sanità

Data di trasmissione
Durata 1h 27m

Prima trasmissione dopo la pausa estiva e verso la mobilitazione per la salute del 20 settembre 2022 alle ore 16 sotto la sede della Regione Lazio a Piazza O. da Pordenone.

La salute è determinata dalla condizione sociale economica e relazionale delle persone per questo il 20/9 vedrà presenti contenuti e organismi di lotta al ciclo dei rifiuti, contro il carovita e per la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori.

Per questo in trx sono intervenuti:

- un compagno del coordinamento contro l'inceneritore di Albano Laziale con aggiornamenti sulle mobilitazioni e la lotta sul ciclo dei rifiuti;

- una compagna del coordinamento delle assemblee delle libere soggettività e delle donne dei consultori del Lazio;

- una compagna dell'ospedale Spallanzani per rilanciare la mobilitazione di solidarietà al tribunale di Piazzale Clodio venerdì 16/9 ore 11 in occasione del processo contro due lavorat@ che hanno denunciato le carenze di organico e strutture dell'ospedale;

- una donna che ha denunciato la disumanità del trattamento sanitario riservato a una paziente di oltre 90 anni.