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Torino: assolto da stupro perchè lei non urla

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Un commento alla sentenza di Torino che assolve lo stupratore perchè lei non urla ma dice solo basta.

Previste delle mobilitazioni di nonunadimeno per il 12 aprile davanti ai Tribunali e per il 2 aprile a Torino. Di seguito comunicato.

Ci basta il basta di Laura
ASSEMBLEA ANTISESSISTA - TORINO·MARTEDÌ 28 MARZO 2017

Il 15 febbraio 2017 il Tribunale di Torino ha assolto Massimo Raccuia, ex commissario della Croce Rossa, accusato di molestie e stupro da una dipendente interinale della Cri. Nel procedimento, avviato nel 2011, il pm Marco Sanini ha chiesto 10 anni per l’imputato, credendo alle parole della donna. La donna invece è passata da parte lesa a imputata per calunnia, poiché il suo racconto è stato giudicato inverosimile e il fatto non sussiste. Ora, prima di ogni analisi, il nostro pensiero va a Laura a cui noi crediamo. Le sue parole e il suo gesto ci danno forza e da ora in poi non la lasceremo sola. Se toccano una toccano tutte! I processi per stupro li conosciamo in tutta la loro violenza, per questo motivo alcune avvocate richiedono un cambiamento sostanziale nel modo in cui vengono affrontati. La prassi è che la donna, parte lesa, venga obbligata a ricordare e raccontare nei particolari i momenti della violenza subita di fronte all’accusato. Inoltre vengono assunti particolari irrilevanti quali le abitudini e lo stile di vita della donna che influenzano la valutazione dell’attendibilità della parte lesa. Ma veniamo alla sentenza del collegio presieduto dalla Giudice Diamante Minucci: non ci stupisce ma ci ricorda l’arroganza dei tribunali. Questa volta però per quanto ci riguarda si è passato il limite del ragionevole. Basterebbe poco a confutare la base stessa della sentenza, secondo cui “se non ha urlato non c’è stata violenza”: molto spesso chi subisce violenza non è in grado di reagire. Ma quello che più ci interessa non è la mancanza di logica e l’evidente ignoranza di questo collegio, ma la precisa responsabilità politica e sociale che si assume con questa pronuncia. Trattando il caso senza il dovuto approfondimento ripropone, perpetua e rafforza un modello culturale sessista e violento, e si rende complice delle violenze future. Qui infatti non si parla di lettura dei fatti ma di ragionamento fondato sul non riconoscimento della violenza perché la reazione ad essa è stata giudicata debole. È evidente che questo impianto non segue alcuna logica, perché la reazione non misura la veridicità della violenza agita. Inoltre la giudice per sostenere la sua tesi sentenzia che dire Basta non Basta e prosegue affermando che il racconto della donna è inverosimile poiché non è accompagnato da condotte tipiche riscontrabili durante uno stupro. Questa posizione del tribunale oltre che assurda e illogica è di una gravità inaudita; non siamo di quelle che chiedono pene e aggravanti ma di certo riconosciamo il portato che queste sentenze hanno sulla nostre vite: rafforzano il potere di chi stupra e indeboliscono chi reagisce. Ora poniamo noi delle domande: La violenza c’è solo se chi la subisce urla? Lo stupro sussiste solo se c’è il test di gravidanza che lo prova o altre condotte tipiche? Se la reazione non è forte vuol dire che c’è consenso? Una donna che racconta uno stupro deve essere lucida e chiara? Ci basta il basta di Laura per dire che se non c’è consenso è stupro. Questa sentenza ci coinvolge tutte per questo la nostra lotta sarà più forte e più determinata.

Il 2 aprile 2017 ore 16, piazza Castello, Torino Casserolata per dire “Basta alla violenza dei tribunali” della Rete Nudm Torino:

INNSE (Milano); Safim (Torino)

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Corrispondenza con un lavoratore INSEE di Milano sulla vertenza che si è aperta nel 2009, quando l'azienda ha annunciato un piano di ridimensionamento dell'organico con decine di esuberi. In questi giorni, dopo una settimana di sciopero, i lavoratori sono stati attaccati con provvedimenti disciplinari e una forte repressione da parte delle forze dell'ordine.

Corrispondenza con un compagno del Si Cobas di Torino sulla vertenza alla Safim, sul licenziamento dei 4 lavoratori avvenuto in seguito alla denuncia all'Ispettorato del lavoro delle condizioni in azienda.

Corrispondenza con un lavoratore INSEE di Milano sulla vertenza che si è aperta nel 2009, quando l'azienda ha annunciato un piano di ridimensionamento dell'organico con decine di esuberi. In questi giorni, dopo una settimana di sciopero, i lavoratori sono stati attaccati con provvedimenti disciplinari e una forte repressione da parte delle forze dell'ordine.

 

Corrispondenza con un compagno del Si Cobas di Torino sulla vertenza alla Safim, sul licenziamento dei 4 lavoratori avvenuto in seguito alla denuncia all'Ispettorato del lavoro delle condizioni in azienda.

diy invasion - trasmissione del 17 gennaio 2017

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In questa puntata ospite negli studi di Radio Onda Rossa, Emanuele (Nofu, xcenerex), con lui parliamo a 360° di libri sul punk, concerti, libero cazzeggio e attraverso i progetti di cui fa parte di suoni, Torino hc e i nuovi lavori delle sue band.

 

All'interno della puntata presentiamo i libro “Franti. Perché era lì. Antistorie da una band non classificata” scritto per la Nautilis dal collettivo Cani Bastardi (http://www.nautilus-autoproduzioni.org/prodotto/franti-perche-era-li-an…)

Ne leggiamo un capitolo qui:

https://archive.org/download/PietraN2LibroFranti/pietra%20n%C2%B02%20-%…

 

Non delegare! Partecipa!

scrivici a: fantasma@ondarossa.info

diy invasion - trasmissione del 03 gennaio 2017

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In questa puntata, ospite in studio Fabrizio che ci racconta della sua esperienza con l'etichetta Mastello Recortz attiva dal 1999 al 2007.

Attraverso questa storia conosciamo alcuni dei suoni e delle storie che ne hanno fatto parte, e nella interessante ed animata chiacchierata emerge l'importanza dei luoghi dove è nata questa esperienza, di come sia importante continuare a suonare negli spazi occupati e di autorganizzarsi e di far vivere attraverso le proprie energie gli spazi che attraversiamo, poiché la musica non è solo musica, come alcuni luoghi non solo solo luoghi.

Non delegare. Partecipa!

scrivici a: fantasma@ondarossa.info

"Quell'erba è anche mia": dopo la repressione parte la campagna del CSOA Gabrio

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Dopo il blitz dello scorso 18 agosto al CSOA Gabrio, che ha portato al sequestro di alcune piante di cannabis e alla denuncia di due compagni al momento presenti all'interno del centro, parte la campagna del centro sociale Quell'erba è anche mia.

 

La campagna cerca di riaffermare la pratica dell’autoproduzione per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico, contrastare le politiche proibizioniste e chiedere libertà per gli/le antiproibizionisti/e perché l’erba prodotta dal CSOA Gabrio è sempre stata condivisa.

 

Ne abbiamo parlato con un compagno del CSOA Gabrio.
 

Sapienza Clandestina: aggiornamenti dalle lotte nel mondo della formazione

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Ripartono le trasmissioni di Sapienza Clandestina (qui l'archivio della trasmissione).

 

I temi della puntata:

 

- test di medicina negli atenei statali;

- corrispondenza con Collettivo Universitario Autonomo Palermo;

- vertenza dei lavoratori delle mense delle residenze universitarie (Torino);

- lotte degli studenti medi in Val di Susa.

diy invasion - trasmissione del 30 giugno 2016

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In questa puntata collegamento telefonico con Mastello da Torino che ci presenta "Torino Hardcore City Antifa' fest", un 'iniziativa nata dal coordinamento di alcuni collettivi antifa di Torino, per rinsaldare una rete antifascista attiva e di solidarietà tra i vari quartieri di Torino, il tutto a sostegno della cassa lotte Torino Antifà. Buon ascolto!

 

Non delegare! Partecipa!

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In scaletta:

Barbera & Champagne - Pirata

Mucopus - Ne centro ne sociale

S-Contro - Torino hardcore

Via Luminosa - Indelebile

Kontatto - Le vostre guerre

Amikristi and the bad sisters - Uomini con piedi con patate e donne patate con piedi

 

 

 

diy invasion - trasmissione del 09 giugno 2016

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In scaletta, Hobophobic, Social Trauma, Injury Broadcast e malore, i vista dell'iniziativa a sostegno di ROR dell' 11 giugno al CSO Ricomincio dal Faro, Kalashnikov Collective ricordando la Squat Around Town n. 2 avvenuta a Torino all' Ex Zoo nel Parco Michelotti, area destinata ad un nuovo "bio"parco o "fattoria urbana", in cui saranno detenuti animali considerati "da reddito". Lo zoo di Torino, nell'area del parco Michelotti, è stato chiuso nel 1987, dopo 32 anni di attività a fini di lucro basata sullo sfruttamento animale.

In chiusura rimandiamo un estratto della corrispondenza registrata da Radio Black Out con Bostik,tastierista dei Contropotere e occupante del Tien'A Ment(http://radioblackout.org/2016/05/di-occupazioni-t-a-z-e-d-altre-utopie-…) a seguito della tre giorni di concerti e dibattititi "Le 3 giornate del TienAMent" seguito da un pezzo dei Contropotere dalla ristampa in occasione dei questa iniziativa di "E' arrivato ah Pook" a 30 anni dalla sua uscita!

Buon ascolto!

 

Non delegare! Partecipa!

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