Lanciamo il corteo contro l'inceneritore di Roma del prossimo Sabato 22 Novembre ad Albano Laziale in Piazza Mazzini alle ore 15:00 con l'aiuto di due corrispondenze: la prima con un compagno dell'Unione dei Comitati contro l'Inceneritore, per parlare degli ultimi aggiornamenti sul cantiere e dell'organizzazione della manifestazione; la seconda con un compagno del comitato per la difesa dei boschi dei castelli per discutere dell'impatto che l'inceneritore avrà sulle falde acquifere dei Castelli Romani e su tutta le rete idrica del Lazio.
Con una compagna parliamo della mobilitazione di domani 24 ottobre a Roma. Continuiamo lo stato di agitazione permanente, fino alla liberazione della Palestina.
Di seguito il comunicato:
IL GENOCIDIO E' ANCORA IN CORSO!
Quale Pace in Palestina se Giustizia non verra fatta? Non ci sarà pace finchè la Palestina non sarà libera dal Fiume al Mare, finchè le catene coloniali sioniste non verranno spezzate una volta per tutte.
VENERDI' 24 OTTOBRE ORE 18:00 - PIAZZA VERDI - MOBILITAZIONE DALL'AMBASCIATA DI ISRAELE FINO ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA.
Accendiamo i riflettori della Festa del Cinema di Roma sulla Palestina, sul rispetto dei Diritti Umani, sul rispetto del Diritto Internazionale, davanti all'Auditorium, nel cuore simbolico di questo evento. Partiremo da piazza verdi, accompagnati dalle bandiere della Palestina e insieme arriveremo davanti all'Auditorium Parco della Musica dove si svolge in questi giorni la Festa del Cinema di Roma, perchè non possiamo restare a casa mentre in Palestina si continua a morire. Accendiamo i riflettori sulla Palestina insieme a tutte coloro che con il loro lavoro rendono possibile questo festival, a tutte coloro che sono state nelle scorse settimane equipaggio di terra della Global Sumud Flotilla. A tutte coloro che nel profondo credono che la loro arte abbia il dovere morale di occupare spazi e passerelle per portare il proprio sostegno al popolo palestinese.
Una tregua fragile a Gaza e ripetutamente violata non può fermare la marea che in questi giorni ha inondato le piazze e le strade delle nostre cittá. Non resteremo a guardare mentre in West Bank aumentano le prepotenze dei coloni e l'Occupazione e l'Apartheid assumono decisamente anche qui il tono del Genocidio e mentre proseguono incessanti bombardamenti sul Libano. Non resteremo a guardare mentre in tutto il Mondo i governi soffiano venti di guerra sul fuoco della povertá e l'unica soluzione proposta è quella dell'economia del riarmo per alimentare guerra, genocidio, sfruttamento e sopraffazione.
CONTINUIAMO A BLOCCARE TUTTO PER CAMBIARE TUTTO!
Al fianco della popolazione palestinese perchè Palestina Libera vuol dire Liberare Tutt3
Corrispondenza con un compagno del comitato per la Palestina di Udine, in piazza per A Udine scendono in piazza almeno 16.000 persone per il corteo indetto contro la vergogna della partita di calcio Italia-Israele che si svolge questa sera, 14 ottobre, nello stadio della città friulana, una città assediata dalle forze dell'ordine e invasa da migliaia di manifestanti.
Il documento sottoscritto da centinaia di realtà chiede:
alla FIFA di escludere Israele da ogni competizione, come già fatto con la Russia;
alla FIGC di non organizzare una partita che rappresenterebbe l’ennesima vergogna per il nostro calcio: i valori del calcio, come di ogni altro sport, non possono essere usati per ripulire l’immagine di Israele agli occhi del mondo.
Contemporaneamente in decine di città italiane si svolgono manifestazioni analoghe. Alla fine della corrispondenza un ascoltatore annuncia quella di Velletri.
Due corrispondenze con un compagno del Comitato per la Palestina di Udine, la prima a inizio manifestazione, la seconda intorno alle 20 quando il corteo aveva già raggiunto la piazza centrale della città
La prima parte della trasmissione è dedicata a una serie di corrispondenze che illustrano la straordinaria partecipazione della scuola alla mobilitazione per la Palestina di ieri, lunedì 22 settembre.
Nella seconda parte affrontiamo con Graffio di C.I.R.C.E. l'analisi delle linee guida sull'uso dell'intelligenza artificiale nella scuola, recentemente emanate dal ministero dell'istruzione, evidenziandone problemi, rischi contraddizioni, criticità.
In un collegamento con un compagno dei Castelli, diamo un aggiornamento sulla situazione del Centro Sociale Ipò di Marino, sotto la minaccia dell'amministrazione volta al rilascio dei locali con il pretesto della "messa in sicurezza". Giovedì si è svolta una partecipata assemblea. Per sabato prossimo, 26 luglio, è stato indetto un corteo che partirà dal Centro Sociale, in via del Giardino vecchio 1, alle 10:30, per raggiungere la sede del Comune di Marino.
Con due compagne di Priot parliamo dell'appuntamento di questo sabato 14 giugno per le strade di Roma Sud. Concentramento alle 16 a piazzale Ostiense.
14 GIUGNO: SAPPIAMO DOVE SAREMO - LONTAN3 DAL ROMAPRIDE
È arrivato il momento in cui rivendichiamo con forza l’alternativa che tanto abbiamo atteso e in questi anni costruito.
Riteniamo il Roma Pride un’opzione non percorribile. Per questo, non solo abbiamo scelto di non parteciparvi, ma vogliamo altresì costruire un’alternativa possibile per noi. Proprio quel giorno, proprio nella nostra città.
Marceremo insieme altrove, abitando i margini insieme a tutt3 l3 sorell3 che incarnano l’opposizione a un potere assoluto di un sistema oppressivo.
Non possiamo né vogliamo più essere assorbite dalla macchina capitalista che è il Roma Pride e quindi decidiamo di posizionarci, politicamente e fisicamente al di fuori di esso, per tornare a fare politica nei quartieri che abitiamo e che nel tempo abbiamo imparato a chiamare casa.
Desideriamo camminare finalmente liber3 dai ricatti istituzionali e dissidenti dalle logiche del profitto, piuttosto che confonderci tra le centinaia di migliaia al fianco di chi, da anni, svuota di significato le nostre lotte.
Non ci interessa ciò che appare più grande o più visibile.
Non basta più il nostro amore per riempire i loro slogan vuoti e non basta più la nostra sofferenza per dare un senso ai loro compromessi.
Siamo le cucciole che si ribellano e oggi immaginiamo per noi un pride radicalmente trasformato.
Sogniamo una rivolta di corp3 che danzano tenendo strette le mani che curano, sì, ma appicciano il fuoco e sferrano i pugni.
Stanch3 di dimenarci lungo un tracciato che non ci comprende, finalmente straripiamo e ci diciamo: vogliamo tutto! Vogliamo un pride colorato dal rosso e nero e verde e bianco della Palestina libera, animato dalle resistenze dei popoli oppressi. Vogliamo un pride che sia il terrore di ogni abuser, poiché l’autodifesa è la nostra unica opzione.
Desideriamo un corteo in cui arm4rci dei dispositivi medici che ci servono per camminare, per sentire, per stare meglio. E se la transgenerità è una patologia, ce la rivendichiamo! Ci auguriamo di camminare al fianco delle cucciole non umane che, vicine o lontane, lottano per la libertà.
Questo immaginario non è più rimandabile, non più relegabile a momenti in cui sia meno d’intralcio. I pride istituzionali, finanziati dalle multinazionali e complici del sionismo, non sono e mai saranno un’alternativa possibile.
Il 14 Giugno sappiamo con certezza dove saremo e speriamo di poter costruire insieme a tantx la giornata di resistenza e liberazione che ci meritiamo.
Commentiamo la manifestazione del 5 ottobre a Roma con Khaled (udap). Una manifestazione che ha visto la partecipazione di più di 15 mila persone in piazza, ma un coinvolgimento anche maggiore. Non sono mancate le parole di delegittimazione da parte di politica e giornali, in continuità con la legittimazione di israele alla quale abbiamo assistito in questi mesi. Rilanciamo il presidio a piazzale Clodio contro la repressione e in solidarietà a Tiziano, ragazzo arrestato durante la manifestazione. In piazza non c'era una divisione fra manifestanti buoni e altri cattivi quanto una manifestazione unica solidale con la palestina, contro il genocidio, il ddl 1660 e l'irrigidimento della società.
Diretta della manifestazione per la Palestina del 5 ottobre 2024: dopo la mattinata che ha visto le forze dell'ordine bloccare, identificare, emettere fogli di via in diversi quadranti di Roma, nel pomeriggio abbiamo seguito la piazza con varie corrispondenze e sentito compagne/i di altre città i cui pullman sono stati bloccati prima dell'ingresso a Roma. In particolare un bus da Pisa è stato bloccato al casello di Roma ovest dove studenti e altri manifestanti hanno manifestato in autostrada.
A fine pomeriggio le forze dell'ordine hanno impiegato idranti, blindati, manganelli e una pioggia di lacrimogeni di fatto rendendo complesso il deflusso dalla piazza